squinzi sassuolo 9

UN SASSUOLO NELLA SCARPA - LA SQUADRA DI SQUINZI È L’AMMAZZA-GRANDI DEL CAMPIONATO: HA PAREGGIATO CON LA ROMA E BATTUTO NAPOLI, LAZIO E JUVENTUS - CON IL COLOSSO MAPEI ALLE SPALLE, IL CLUB NON È UNA “PROVINCIALE” E GLI AIUTINI ARBITRALI NON MANCANO

sassuolo juventus 1sassuolo juventus 1

Francesco Persili per Dagospia

 

Sassuolo ammazza-grandi. Dopo aver fermato la Roma all'Olimpico e battuto in casa Napoli e Lazio, i ragazzi terribili di Eusebio Di Francesco strapazzano la Juve e si issano al quinto posto in classifica. La profezia del patron Squinzi, che aveva vaticinato per la sua squadra un campionato di vertice, prende corpo grazie a una perla su punizione di Sansone che manda di traverso la serata all’ex Allegri. Sulla via Emilia il conte Max ha scritto pagine epiche (promozione in B) e vissuto serate tra le più amare della sua carriera (la sconfitta col Milan che gli costò la panchina).

 

«È una giornata storica», il tecnico neroverde Di Francesco si gode la vittoria contro i bianconeri ma non rinuncia a tirare le orecchie alla sua squadra: «Nel secondo tempo con la superiorità numerica non siamo stati bravi a gestire il possesso palla».

 

sassuolo juventus 7sassuolo juventus 7

Fatturato raddoppiato in 3 anni, boom di abbonati, made in Italy e programmazione, la squadra della città più piccola della A ha una solidità economica che le permette di pensare in grande. Alle spalle ha il colosso Mapei, che sembra un nome esotico, ma vuol dire solo “Materiali ausiliari per l’edilizia e l’industria”.

 

Un impero da 2 miliardi di euro di fatturato e un rapporto con lo sport che inizia dai Giochi olimpici del 1976 e prosegue con la squadra di ciclismo che ha vinto di più al mondo. La Mapei multinazionale della vittoria pulita. Campionati del mondo. Cinque Parigi-Roubaix, «la più bella con Ballerini», un Giro, una Vuelta. Lotta al doping e campioni senza frontiere: Museeuw, Bugno, Bartoli, Ballerini, Bettini, Tafi.

sassuolo juventus 8sassuolo juventus 8

 

«Siamo abituati ad essere i numero uno». Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria e artefice del gioiello Sassuolo, lo disse anche a Romano Prodi, relatore di tesi di sua moglie, prima di Germania-Italia ai Mondiali del 2006.

 

Conti in regola, il nuovo stadio a Reggio Emilia e sponsorizzazioni da record, il Sassuolo non è una favola o un miracolo, non ha niente di iperbolico o retorico, ma è una storia molto emiliana di sudore, passione, creatività e organizzazione.

 

Lambrusco, tortelli e 4-3-3. Nel centro strategico del distretto della ceramica si mangia e si beve bene, ma si gioca meglio. La città emiliana, famosa per aver dato i natali a cantanti (Caterina Caselli, Pierangelo Bertoli e Nek), uomini di chiesa (Camillo Ruini), e per aver battezzato le fughe di ali destre come Giorgio Mariani e Marco Schenardi, ora sogna l’Europa grazie alla banda Di Francesco.

 

squinzi di francesco 4squinzi di francesco 4

Vietato parlare di scudetto, il tecnico cresciuto al magistero di Zeman e del suo 4-3-3 che però declina in chiave più equilibrata, è rimasto scottato dalla sconfitta contro l'Empoli e dopo la vittoria con la Lazio non perde occasione per ribadire la linea: «Piedi per terra. Ogni volta che abbiamo alzato la cresta le cose non sono andate bene». «Se abbassiamo la guardia facciamo brutte figure», gli fa eco al termine della gara con la Juve Acerbi, che ha sconfitto un tumore e adesso è tra i giocatori simbolo del Sassuolo insieme a Vrsaljko e Berardi.

squinzi 3squinzi 3

 

Ariedo Braida, ex ds del Milan, ora al Barcellona, contro la Lazio ha preso nota della partita a tutto campo del ragazzo di Calabria che è rimasto a Sassuolo per giocarsi meglio le sue fiches in vista di Euro 2016. Ieri sera Conte avrà preso nota anche della prestazione sontuosa di Acerbi macchiata da una gomitata a Dybala. La Juve ha protestato a lungo per la sua mancata espulsione.

 

squinzi 7squinzi 7sassuolo juventus chiellinisassuolo juventus chiellinisquinzi di francescosquinzi di francescosassuolo juventus esassuolo juventus esassuolo juventus 6sassuolo juventus 6squinzi sassuolo 6squinzi sassuolo 6

Dopo il contestato rigore con la Lazio nato da un presunto tocco di Lulic su Cannavaro, un altro episodio dubbio viene interpretato a favore del Sassuolo. Di Francesco preferisce mettere l’accento sulla «determinazione» e sulla «cattiveria agonistica» e fa lo gnorri sulla gomitata: «Non l'ho vista...». Bel gioco, faccia tosta e un colosso industriale alle spalle: il piccolo Sassuolo è diventato grande.

 

SASSUOLO LAZIOSASSUOLO LAZIOSASSUOLO LAZIOSASSUOLO LAZIOROMA SASSUOLO 2-2ROMA SASSUOLO 2-2

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…