bacio

IL BACIO PIU’ FAMOSO DEL MONDO - DA “SENSO” DI VISCONTI ALL’ARTE DIGITALE: GLI INNAMORATI MEDIOEVAL-RISORGIMENTALI DI HAYEZ CONTINUANO AD ISPIRARE BACI CONTEMPORANEI - LA RICERCA DELLA PERUGINA: HAYEZ BATTE ANCHE DI CAPRIO

Natalia Aspesi per “la Repubblica”

 

BACIO HAYEZBACIO HAYEZ

Quando si era un po’ snob e un po’ cafoni, Il bacio di Hayez pareva tremendo, proprio una pubblicità della Perugina, che infatti dal 1920 aveva messo sulle scatole azzurre dei suoi amabili cioccolatini un disegno di Francesco Seneca ispirato alla coppia del pittore veneziano-milanese, chiamando Baci quelli che prima si chiamavano, misteriosamente, Cazzotti.

 

Piaceva altro in fatto di baci, a parte quelli veri che la giovinezza consentiva di accumulare: quello pop di Roy Lichtenstein, per esempio, o quello, lunghissimo come non si era mai personalmente sperimentato, tra Ingrid Bergman e Cary Grant in Notorious. 

 

Adesso che Milano fa paziente la fila per vedere la mostra dedicata ad Hayez o a qualsiasi altro, si capisce quanto ci si sbagliava: non c’è bacio più bacio, sia pure in finta atmosfera medioevale, di quello tra una gentile fanciulla in lungo abito e un giovanotto con mantellina e cappello piumato, un po’ da alpino: del resto triplicato dall’artista stesso, e i tre dipinti (1859, 1861, 1867) per la prima volta sono insieme in questa mostra.

 

L’artista dipinse con lo stesso soggetto anche un acquerello in forma ovale, conservato all’Ambrosiana, in cui gli innamorati sono un po’ sbiaditi, anche se sempre allacciati. Legioni di studiosi hanno dedicato la loro sapienza alla rilettura del più celebre dei Baci, alcuni definendolo molto passionale, forse a causa della di lei schiena arcuata e delle di lui avvolgenti braccia: e pazienza se i volti dei due giovani sono seminascosti e se ci si impegna a scoprirli, ci si accorge che le labbra sono accostate, ma ben serrate.

 

BACIO MARINAIO TIMES SQUAREBACIO MARINAIO TIMES SQUARE

Come in un altro Bacio dello stesso Hayez, datato 1823, ( L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta) in cui tra arcate e colonne a tortiglione, Romeo in calzamaglia rossa e pantaloncini a sbuffo, mentre sta per fuggire, bacia una Giulietta in camicia da notte candida e a guardar bene lui appare stupefatto e lei aggressiva, le labbra dei due baciatori sempre cucite.

 

Questo Bacio restò nel ramo di probabile opera d’arte, mentre quello del 1859 divenne massimamente popolare. E per decenni, senza metter piede nella Pinacoteca di Brera cui Alfonso Maria Visconti di Saliceto aveva donato la prima versione, gli innamorati lacrimarono davanti a quell’immagine ridotta a stampa o cartolina, non sempre raccogliendone il significato soprattutto storico-patriottico.

 

Profondi studi si dedicarono ai colori degli abiti, chi richiamando vuoi la bandiera italiana che quella francese (nel quadro del 1861 il di lei abito è bianco, negli altri due azzurro): tenendo conto che quelli erano gli anni risorgimentali della II Guerra d’Indipendenza, e che Vittorio Emanuele II e Napoleone III, insieme, erano entrati trionfanti a Milano, dopo aver sconfitto a Solferino gli austriaci e liberando così il Lombardo- Veneto.

BACIO BANKSYBACIO BANKSY

 

Passato il tempo del valore patriottico, Il bacio proseguì il suo immenso successo tra gli innamorati in cerca di un loro artistico simbolo, mentre il suo valore finanziario restava contenuto: Il bacio del 1861, con lei in abito bianco, fu venduto all’asta nel 2008 da Sotheby’s per 416mila sterline, mentre si contendevano a milioni certe opere d’arte alla moda, cioè contemporanee, che gli innamorati meno chic e più squattrinati non avrebbero voluto neppure in gabinetto.

 

BACIO URGOBACIO URGO

Ma quel Bacio apparentemente casto eppure conturbante ha proseguito una sua vita artistico-commerciale, attraverso il lavoro e le furbizie di artisti, di grafici, di pubblicitari, tra una montagna di altri Baci che non si riferivano a quelli di Hayez. E per esempio nel 1922 Tamara de Lempicka dipinse un d’Après (Hayez), mettendo in testa al baciante un cappello a cilindro da seduttore d’epoca e mostrando il bel viso da maschietta di lei in tutto il suo sperdimento. Ma già nel 1862, in contemporanea con i Baci di Hayez, Gerolamo Induno aveva dipinto Triste, con una giovane donna, appunto triste, seduta su un misero lettuccio, e alla parete alle sue spalle si vedono oltre a un busto di Garibaldi, anche una riproduzione del Bacio più famoso al mondo.

 

Nel film Senso del 1954, Visconti fa avvinghiare Alida Valli, dama risorgimentale con ricchissimo abito ottocentesco, a Farley Granger, soldatino austriaco poco affidabile, in divisa bianca, nella stessa posizione del Bacio. 

 

BACIO RODIN BACIO RODIN

E a parte i tanti Baci famosi indipendenti da quelli di Hayez, tra due signore, di Toulouse-Lautrec, tra due poliziotti, di Banksy, e poi un’infinità di altri Baci, da Munch a De Chirico, da Chagall a Picasso, da Klimt a Magritte, e nelle fotografie più celebri, il Bacio in Times Square tra un marinaio e un’infermiera, del 1945, alla fine della guerra, di Alfred Eisenstaedt, e il Bacio nella Parigi 1950 di Robert Doisneau.

 

Gli innamorati medioeval-risorgimentali comunque continuano ad ispirare Baci contemporanei: come in un manifesto del 2010 nel giorno di San Valentino, intitolato “La cultura fa bene all’amore”, per incentivare le visite ai musei, in cui al giovanotto con cappello da alpino e mantellina grigioverde di Hayez, si aggrappa una ragazza in jeans. Ma c’è anche un remake digitale di Daniele Urgo, che si definisce Urban Artist, intitolato Il Bacio nel posto sbagliato al momento sbagliato, in cui alla coppia avvinta di Hayez si accosta un incappucciato venditore di rose.

 

Per la mostra milanese la Perugina ha commissionato una ricerca per stabilire quali sono i Baci più amati almeno in Italia: ovviamente quelli di Hayez sono al primo posto, con 82% di preferenze, seguiti da quello tra Vivien Leigh e Clark Gable nella guerra di secessione, in Via col vento e tra Leonardo Di Caprio e Kate Winslet tra i marosi del Titanic. 

BACIO DI CAPRIOBACIO DI CAPRIO

 

Certo anche i Baci di Hayez, di casto romanticismo risorgimentale, stavano passando di moda già nel loro stesso tempo. Infatti un anno prima della terza versione del 1867, Gustave Courbet a Parigi, dipingeva quella Origine du monde che illustrava come mai si era osato il sesso femminile.

 

BACIO KLIMTBACIO KLIMT

Altro che baci! Il suo ultimo proprietario privato fu lo psicoanalista Lacan, la cui vedova lo cedette allo Stato per non pagare le tasse. Oggi spaventa ancora i giovanotti più riguardosi dalle pareti del Musée d’Orsay, mentre davanti ai Baci di Hayez si continuerà per sempre a commuoversi.

BACIOBACIO

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…