DAGOREPORT
OroMentre frotte di analisti finanziari e qualche grande investitore USA si affrettano a spiegare che il "ciclo di rialzo" dell'oro è giunto al termine, nelle segrete stanze delle banche centrali e presso le cancellerie di alcuni paesi la storia che si racconta è completamente diversa.
Gli uni, abituati a studiare modelli grafici sono convinti che il prezioso metallo sia giunto a fine corsa, mentre gli altri stanno discutendo il rimpatrio delle riserve auree custodite soprattutto presso la Federal Reserve Bank negli USA e presso la Bank of England nel Regno Unito.
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza per capire chi ha ragione. L'oro non è un "bene rifugio". L'oro è moneta; lo è stato per 4 mila anni e solo di recente (con la fine degli accordi di Bretton Woods il 13 agosto 1971) ha cessato questa funzione.
Le ragioni per le quali l'oro è stato da sempre utilizzato come numerario (potremmo chiamarlo Primo Numerario) sono sostanzialmente tre: è incorruttibile, per cui la quantità resta certa nei secoli; è fungibile, per cui in qualunque parte del mondo si voglia pagare per acquistare beni o servizi si troverà sempre qualcuno disposto a convertirlo in moneta locale; non è inflazionabile, per aumentarne il possesso non si può premere un tasto e produrlo ma bisogna organizzare uomini e mezzi (una attività produttiva che crea valore) per andare a cercarlo.
ORO LINGOTTOQueste tre caratteristiche rendono l'oro unico rispetto a qualunque metallo o altro materiale; il diamante ad esempio ha il problema della stima del valore (peso, colore purezza, ecc.) che non lo rende inadatto a fungere da numerario (misuratore) delle quantità e degli scambi economici.
Per tali ragioni l'oro veniva utilizzato nei pagamenti nazionali ed anche internazionali all'alba dell'apertura degli scambi commerciali tra diversi paesi. In queste occasioni piuttosto che venire trasportato dall'acquirente durante l'acquisto delle merci, per evitare il rischio di essere vittima di furto, l'oro veniva depositato in una banca che emetteva un certificato rappresentativo dell'oro depositato.
Il commerciante poteva a quel punto utilizzare il certificato emesso per garantire la quantità di oro depositato e pagare con la consegna del certificato stesso. La banca del venditore della merce e la banca dell'acquirente in un momento successivo si mettevano d'accordo per lo scambio sicuro dell'oro fisico o anche per la compensazioni tra le quantità di oro a debito ed a credito tra i due istituti (fungibilità dell'oro).
Con la nascita della banca centrale la funzione di custodia dell'oro è passata a quest'ultima istituzione che in cambio dell'oro depositato emetteva certificati che con il tempo sono diventati le monete e le banconote in circolazione in ciascun paese.
oroOggi la moneta non è più legata alla quantità di oro depositata mentre il bilancio di tutte le banche centrali è composto sostanzialmente dalle stesse voci. Semplificando molto l'esempio si può dire che nell'attivo di bilancio si hanno: riserve auree, riserve valutarie (ad esempio per la BCE queste saranno i dollari USA, le sterline inglesi, lo yen giapponese, ecc.), titoli di stato (BTP, Bonos, Bund, ecc.) e da qualche anno anche junk bond (soprattutto nel bilancio della Fed americana a causa delle operazioni: TARP, TALF, QE1, QE2, QE3).
L'unica voce del passivo delle banche centrali, oltre il patrimonio della banca, è invece la moneta emessa (per la BCE tutti gli euro in circolazione e le riserve in eccesso delle banche commerciali), che è un debito della banca centrale.
Poiché l'attivo di bilancio garantisce il passivo dello stesso (e quindi la solvibilità della banca centrale) e se guardiamo le voci stesse dell'attivo, si capisce subito che: essendo l'oro una frazione infinitesima della moneta emessa
lingotti oro(a tale riguardo si legga l'articolo e si guardino i filmati al link: http://www.goldnews.com/2011/06/02/fed-lawyer-alvarez-the-federal-reserve-does-not-own-any-gold-at-all/, dove il legale della Fed americana dichiara che l'istituzione che rappresenta non possiede più oro fisico ma certificati rappresentativi di un credito in once d'oro nei confronti del Tesoro americano);
essendo le riserve valutarie un debito delle altre banche centrali (affidabile se queste sono solvibili); essendo i junk bond spazzatura, l'unica voce dell'attivo che garantisce la moneta emessa (la tenuta stessa del sistema monetario) sono i BTP (o se si vuole i Treasury, i titoli di stato).
un tableau de barres d or brillant et beauMa i titoli di stato sono garantiti se il paese cresce, crea reddito quindi gettito che permette di rimborsare tali titoli. La moneta emessa è quindi garantita dal lavoro. Di ognuno di noi. Se l'occupazione scende il sistema monetario salta perchè viene meno la capacità di rimborso del debito.
Ora l'occupazione sta continuamente deteriorandosi da un quinquennio in tutte le principali economie. Allora forse hanno ragione la banca centrale del Venezuela, che vuole rimpatriare l'oro detenuto negli USA e nel Regno Unito (ammesso che esista ancora), oppure la Bundesbank, che anch'essa ha chiesto il rimpatrio delle riserve o i promotori del referendum svizzero che sarà votato tra qualche settimana per modificare la costituzione e rendere inalienabile le riserve auree che devono essere almeno il 20% del bilancio della Banca Nazionale Svizzera.
Negli ultimi 10 anni il prezzo dell'oro é salito in tutte le valute (ma in effetti non ha fatto altro che aggiornare il proprio valore monetario mentre le banche centrali continuavano ad inflazionare) e l'apparente correzione degli ultimi mesi è forse il momento giusto perchè tutti noi ci si protegga dall'inflazione monetaria acquistandone un po', proprio come molte banche centrali.