IL DIESELGATE UCCIDE! - SCANDALO VOLKSWAGEN, DAGLI USA RICERCA CHOC: "CON LE EMISSIONI 60 MORTI" - IL BUCO NEI CONTI DEL COLOSSO DI WOLFSBURG: PRIMO ROSSO IN 15 ANNI -

Uno studio del Mit e di Harvard e il Mit quantifica i danni per la salute delle emissioni: il Dieselgate causerà spese per 450 milioni di dollari - Il gruppo tedesco perde 1,67 miliardi ma l' impressione è che non sia andata (ancora) troppo male: lo scandalo è emerso alla fine del trimestre, quindi è ancora presto per trarre conclusioni sugli effetti sulle vendite.... -

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Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”

VOLKSWAGEN 1 VOLKSWAGEN 1

 

Volkswagen «sta affrontando un enorme buco nero nel quale dovrà buttare soldi nel prossimo futuro e non ha idea, al momento, quanto sia profondo». Ottima sintesi, quella espressa ieri dall' analista Laith Khalaf di Hargreaves Lansdown, dopo il primo bilancio in rosso da oltre quindici anni presentato dal colosso di Wolfsburg. Che tuttavia, visto in filigrana, è meno drammatico delle attese.

 

Una pessima notizia è arrivata invece da due delle migliori università al mondo, Harvard e il Mit, che hanno pubblicato il primo studio che quantifica i danni per la salute delle emissioni generate dalle 482mila auto Vw con i motori diesel truccati vendute negli Stati Uniti.
 

VOLKSWAGEN MOTORE PULITO TRUFFA VOLKSWAGEN MOTORE PULITO TRUFFA

Contribuirà direttamente alla morte prematura di 60 persone nel Paese e causerà spese sanitarie e altre spese sociali per 450 milioni di dollari, secondo gli studiosi americani.
Se il gruppo non richiamasse tutte le auto entro la fine del 2016, si aggiungerebbero ulteriori 130 morti premature e 840 milioni di dollari di spese sociali.

 

I dati, spiega Steven Barrett del Mit, vogliono aiutare le autorità a quantificare meglio i danni dovuti alla truffa: «È un tema importante, a cui noi possiamo dare un contributo informativo imparziale che può essere d' aiuto nel quantificare le implicazioni umane della condotta di Volkswagen».
 

VOLKSWAGEN VOLKSWAGEN

Intanto, dopo la notizia del sorpasso di Toyota - 7,49 milioni d i auto vendute nei primi nove mesi dell' anno contro i 7,43 milioni di Vw - il gruppo di Wolfsburg ha presentato ieri il primo bilancio in rosso da almeno quindici anni.

 

Nel terzo trimestre del 2015 le perdite hanno raggiunto i 1,67 miliardi a causa degli accantonamenti da 6,7 miliardi decisi un mese fa per far fronte ai costi dello scandalo. Il nuovo amministratore delegato, Matthias Mueller ha ribadito che «faremo di tutto per riconquistare la fiducia perduta» e ha promesso una maggiore trasparenza in azienda ma anche chiarezza sullo scandalo delle emissioni: «Dobbiamo scoprire la verità e imparare da essa».
 

MUELLER AD VOLKSWAGEN -Web-Nazionale MUELLER AD VOLKSWAGEN -Web-Nazionale

Ma guardando da vicino i conti, l' impressione è che non sia andata (ancora) troppo male. Le flessioni nelle vendite riguardano aree del mondo - Cina e Brasile - che registrano un rallentamento generale dell' economia, tuttavia lo scandalo è emerso alla fine del trimestre, quindi è ancora presto per trarre conclusioni sugli effetti sulle vendite.

Guardando ai complesso dei primi nove mesi dell' anno, Vw ha venduto circa 1,5 punti in meno rispetto allo stesso periodo del 2014.

 

Nel rapporto del bilancio Vw cita i fattori che scaveranno un buco nei prossimi conti: le multe e le sanzioni che verranno dalle cause che clienti ma anche azionisti stanno avviando in Europa e in America. Secondo il quotidiano finanziario Handelsblatt sono già oltre 300 le azioni collettive presentate nei tribunali americani.
 

Mueller ha definito «enormi ma affrontabili» i costi dello scandalo, senza dare ulteriori dettagli. L' ad ha anche precisato che l' azienda si focalizzerà maggiormente sulla redditività invece di puntare sui volumi delle vendite, in futuro (cambiando dunque strategia rispetto al suo predecessore, Martin Winterkorn).

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