NON C'E' HAPPY END PER HAPPYPRICE - IL TRIBUNALE DECRETA IL FALLIMENTO DELLA SOCIETA' DEI FIGLI DI BERLUSCONI E VERONICA CHE OPERAVA TRAMITE IL PORTALE PREZZOFELICE.IT E SOGNAVA DI DIVENTARE LA GROUPON DE’ NOANTRI
Andrea Montanari per “Mf”
barbara berlusconi, vestita con la maglietta rossonera 2
Nessuno è intervenuto per salvare Happyprice, società che puntava a diventare la «Groupon italiana» e nella quale i fratelli Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, figli dell'ex premier e di Veronica Lario, avevano investito fino ad acquisire il 40% del capitale. Così il Tribunale di Milano ha decretato il fallimento della società, che gestiva il portale Prezzofelice.it, nominando il curatore Marco Mistò e assegnando la procedura al giudice Irene Lupo.
La prima udienza per conoscere nel dettaglio i termini del crack - ci sono migliaia di clienti rimasti col cerino in mano - è stata fissata per il 10 febbraio 2015. Nel frattempo toccherà a Mistò capire come fare per ripagare i creditori e definire gli ambiti di una possibile azione di responsabilità nei confronti dei vertici societari, ossia lo stesso Giovine, presidente e maggiore azionista, o dell'ad Pietro Dore per le divergenze emerse nel corso dei primi mesi del 2014 e certificate dai documenti societari.
«Risulta evidente», si legge infatti in uno dei documenti, «che la società ha operato nel periodo compreso tra settembre 2013 e maggio 2014 quasi sempre con margini netti sulle vendite inferiori al 5%, di fatto annullando il primo margine e causando perdite gestionali occulte cumulate e stimate intorno ai 2 milioni di euro, con un peggioramento di 1,4 milioni rispetto alle stime, e portando a una previsione di chiusura per il 2013 stimata in una perdita nell'intorno di 1,1 milioni di euro rispetto alle rappresentazione di bilancio consuntivo di 400 mila euro». (riproduzione riservata)