LE ROSNEFT SONO FIORITE PER PIRELLI - IL GRUPPO RUSSO, DAL FATTURATO DA 100 MILIARDI DI DOLLARI, SBORSA 552 MILIONI E COMPRA IL 13% DELLA SOCIETA' GUIDATA DA TRONCHETTI PROVERA. CHE RESTA, IN BARBA A TUTTI I CDB, SOLO AL COMANDO

Federico De Rosa per ‘Il Corriere della Sera'

Rosneft è ufficialmente il nuovo partner strategico della Pirelli. Il colosso petrolifero russo ha firmato l'accordo che gli consentirà di rilevare il 50% di Camfin e con-trollare così indirettamente il 13% del capitale del gruppo della Bicocca. Marco Tronchetti Provera ieri era a San Pietroburgo per siglare l'alleanza con la compagnia guidata da Igor Sechin e fissare i termini della governance allargata ai russi, a cui andranno subito sei posti su 15 nel consiglio della Pirelli.

Una prerogativa sancita dai nuovi patti che assegnano a Rosneft anche diritti di veto in Camfin per le operazioni straordinarie che dovessero riguardare Pirelli, e un'opzione «put» per cedere la propria quota nel caso Tronchetti decidesse di lasciare la guida del gruppo.

L'architettura dell'operazione studiata dalla banca d'affari Lazard (a cui hanno lavorato anche Banca Imi, Unicredit e Studio Chiomenti per Tronchetti, PwC e Linklaters per Rosneft) è piuttosto complessa, ma non lo è la logica dell'alleanza. Ieri la Bicocca ha annunciato un nuovo accordo commerciale con Rosneft che prevede l'apertura di 200 punti vendita a marchio Pirelli nelle stazioni di servizio del gruppo di Sechin, e uno per la ricerca e sviluppo e fornitura di gomma sintetica.

La società milanese aveva già stretto altri accordi in Russia per l'avvio della produzione in loco e di carattere commerciale, orientati a fare un salto dimensionale in un'area dove il segmento premium e i pneumatici winter hanno ancora un forte potenziale di crescita. Ora con l'ingresso di Rosneft nel capitale la strategia fa un passo avanti decisivo.

Ma decisiva è soprattutto la svolta per il futuro della Bicocca e per i piani di Tronchetti, che adesso può contare anche sulle solide spalle di un partner da oltre 100 miliardi di dollari di fatturato. Il presidente della Pirelli non solo resterà alla guida operativa del gruppo ma sarà anche garante dell'investimento di Rosneft, che ha ottenuto un'opzione «put» che le consente di vendere la sua quota in caso il numero uno dovesse lasciare. I nuovi partner hanno anche voluto che venisse semplificato il perimetro di business di Camfin, che cederà a un apposito veicolo la quota in Prelios e altre attività, per concentrare tutto su Pirelli.

La firma della nuova alleanza chiude di fatto la lunga operazione di riassetto iniziata un anno fa, culminata con l'Opa su Camfin. Esce quindi di scena Clessidra. Il fondo di private equity entrato nella filiera di controllo per consentire a Tronchetti di sciogliere la tormentata alleanza con la famiglia Malacalza, passa la mano.

Venderà ai russi la società veicolo Lauro64, in cui è custodita una quota di un'altra scatola, Lauro61, che a sua volta possiede il 100% di Camfin, la holding della Pirelli. Uscendo di scena, Clessidra rinuncerà anche a quattro posti nel prossimo consiglio del gruppo milanese per far spazio ai rappresentanti di Long Term investments S.a., il veicolo lussemburghese con cui Rosneft effettuerà materialmente l'operazione, a cui la Nuove Partecipazioni di Tronchetti cederà altre due poltrone. L'ingresso è previsto al closing atteso per il 30 giugno.

Il gruppo di Sechin, che nell'operazione ha investito 552 milioni di euro (equivalente a 12 euro per azione Pirelli) comprerà poi un altro pezzo di Lauro61 da Intesa Sanpaolo e Unicredit. I due istituti manterranno una piccola quota, che verrà sindacata con quella di Tronchetti. Tutto è poi destinato a finire in una Newco controllata dal presidente del gruppo milanese, che avrà il 50% di Camfin vincolato a un patto di durata quinquennale a cui Rosneft apporterà l'altra quota della cassaforte in cui è custodito il 26% della Pirelli.

 

 

MARCO TRONCHETTI PROVERA E MASSIMO MORATTI SERATA CALENDARIO PIRELLI Marco Tronchetti Provera e Massimo Moratti tronchetti e putinPirelli re - marchioIgor Sechin di rosneft IGOR SECHIN

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…