UN UOMO SOLO AL COMANDO – IN UNICREDIT FEDERICO GHIZZONI SI LIBERA DEL DIRETTORE GENERALE ROBERTO NICASTRO E NON LO SOSTITUISCE – PER NICASTRO (51 ANNI) I RUMOURS PARLANO DI UN INCARICO NEL GOVERNO, OPPURE IN UNA BANCA ALL’ESTERO
Fabrizio Massaro per “Il Corriere della Sera”
Federico Ghizzoni rimette mano all’organizzazione della complessa galassia Unicredit, con l’obiettivo di semplificarne l’organizzazione di una banca radicata in una ventina di Paesi e unico istituto italiano nella lista delle banche sistemiche a livello mondiale. L’obiettivo del banchiere è puntare di più verso un impianto federale in cui i country chairman nei vari Paesi in cui il gruppo opera abbiano maggiore peso e un riporto diretto all’amministratore delegato. Una semplificazione che porterà all’eliminazione dall’organigramma della casella di direttore generale, attualmente occupata da Roberto Nicastro, un veterano dell’istituto, entrato nell’allora Credito Italiano nel 1997 come responsabile pianificazione e partecipazioni dopo sette anni in McKinsey.
Subito dopo la prima linea di top manager dovrebbe comprendere Marina Natale per la finanza, Paolo Fiorentino come chief operating officer, Gianni Franco Papa come responsabile del corporate & investment banking, Carlo Vivaldi come responsabile della divisione Europa centro-orientale (Cee), più i country chairman nazionali, in Italia Gabriele Piccini.
Le deleghe di Nicastro dovrebbero invece essere redistribuite tra i vari manager o accentrati su Ghizzoni. Del «riassetto e della semplificazione organizzativa» si occuperà il consiglio di amministrazione convocato per il 5 agosto, come confermato dalla stessa banca.
Oltre alla supervisione di Austria, Polonia e della divisione Cee, Nicastro ha avuto in mano negli ultimi anni i dossier sull’innovazione digitale e i public affairs. In questa veste in particolare ha svolto un ruolo, anche in ambito Abi, di interlocuzione con il governo per la revisione del diritto fallimentare, nonché di confronto con le autorità, a cominciare dalla Bce.
Per questo motivo i rumors sul manager trentino, 51 anni il 9 dicembre, indicano come suo nuovo approdo professionale un incarico nell’ambito del governo, oppure in una banca all’estero, anche se non è escluso che possa occupare un ruolo di rilievo nel giro di poltrone previsto dall’imminente risiko bancario, mentre appare più sfumata l’ipotesi di guidare la Bnl dopo l’uscita di Fabio Gallia passato alla Cdp.