nastri d'argento 2014

VIDEO-CAFONALINO - ARIECCOCE! DOPO I DAVID, I NASTRI. IL CAST E' PIU' O MENO LO STESSO. STAVOLTA, PERO', SE MAGNA! - GRAN SHOW DI PIF: “SONO ENTRATO NEL MAGICO MONDO DEL CINEMA. PRIMA NON MI CAGAVA NESSUNO, OGGI MI INVITATE A TUTTI PREMI"

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

 

Taormina celebra i Nastri d'Argento 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Nastri d'Argento 2014.

 

Arieccoce! Dopo i David, i Nastri. Il cast e' piu' o meno lo stesso. Stavolta, pero', "Il capitale umano" di Paolo Virzi', senza la concorrenza di "La grande bellezza", domina la premiazione di Taormina con ben otto Nastri, a cominciare dal miglior film e miglior regista dell'anno. Ce lo potevamo aspettare. Ovvio.

pif pierfrancesco diliberto e virzipif pierfrancesco diliberto e virzi

 

Vince anche per la coppia di migliori attori protagonisti, Fabrizio Gifuni e Fabrizio Bentivoglio, miglior montaggio, Cecilia Zanuso, migliore sceneggiatura, firmata da Francesco Bruni, Francesco Piccolo e lo stesso Virzi', miglior fonico. Piu' o meno come ai David, insomma. E come ai David pesa la mancanza del convitato di pietra Checco Zalone e del suo film campione d'incassi "Sole a catinelle'. Niente, rifiuta qualsiasi premio e distintivo.

 

Virzi' vince anche un nostro premio speciale per aver messo in piedi una diretta su telefonino dei rigori tra Brasile e Cile durante il cocktail prima della premiazione. Nastro per la miglior commedia dell'anno va al sorprendente "Song'e Napule" dei Manetti bros che vince anche miglior musica, di Pivio e De Svalzi, migliore canzone, cantata da Giampaolo Morelli e migliori attori non protagonisti, cioe' Carlo Buccirosso e Paolo Sassanelli.

valeria solarino valeria solarino

 

I Manetti dedicano il premio a due persone da poco scomparse, il loro produttore Luciano Martino, padre storico del cinema di genere e della commedia sexy, e il loro vero padre. Come ai David anche qui Pif trionfa come miglior regista esordiente per "La mafia uccide solo d'estate" e si scatena sul palco come il comico della serata. Salutato da un boato del pubblico, visto che gioca in casa, si presenta con un "Sono entrato nel magico mondo del cinema. Rassegnatevi!" rivolto ai colleghi cineasti.

 

E prosegue poi ricordando che "Prima non mi cagava nessuno, oggi mi invitate a tutti premi". Sante parole. E si lancia nel sequel della gag iniziata ai David con Luigi Abete che non gli aveva finanziato il film. Kasia Smutniak vince il Nastro come miglior attrice protagonista per "Allacciate le cinture" di Ferzan Ozpetek, che le consegna il premio, come lo consegna a Paola Minaccioni come miglior attrice non protagonista nel ruolo di Egle, prima moribonda comica del cinema italiano.

virzi con micaela ramazzottivirzi con micaela ramazzotti

 

Ai David le due attrici non avevano vinto e il film di Ozpetek era stato anche un po' ingiustamente snobbato. Daniele Cipri' vince il Nastro per la migliore fotografia per "Salvo" di Piazza e Grassadonia. Luigi Abete come presidente della BNL consegna un premio speciale a Alice Rohrwacher per "Le meraviglie" e riprende il discorso interrotto con Pif sul fatto che non gli aveva finanziato ilfilm. Momento totalmente stracult. Da riprendere l'anno prossimo.

 

Sempre Abete consegna il premio al miglior produttore a "Smetto quando voglio" di Sydney Sibilia, cioe' ai produttori Matteo Rovere e Domenico Procacci che hanno creduto al film. Fin troppi i premi speciali legati a sponsor et similia. Premio speciale per la commedia a Claudia Gerini, fin troppo ingessata. Nastro Bulgari a "Incompresa" di Asia Argento, che non si presenta a prenderlo (Bulgari non gradira').

 

valeria solarinovaleria solarino

Premio "Nino Manfredi", organizzato dalla vedova Erminia vestita da samurai, a Marco Giallini, a Claudio Amendola e a Edoardo Leo. Il primo racconta un pezzo de "Il gaucho", il secondo ricorda un brano di "Nell'anno del Signore". Premio Falconeri a Valeria Solarino per "Smetto quando voglio". Premio Personaggio dell'anno Persol a Claudio Santamaria per "Il venditore di medicine" di Antonio Morabito.

stefano accorsistefano accorsi

 

Premio Porsche "tradizione e innovazione" (de che, poi?) a Pierfrancesco Favino per "Rush" di Ron Howard. L'uomo della Porsche ha fatto partire un pippone interminabile come fossimo a una convention Porsche. Premio per il miglior cortometraggio a"Io non ti conosco" diretto da Stefano Accorsi al suo esordio da regista prodotto da Federico Marchetti entrato per l'occasione nel cinema.

 

 Premio speciale pure a Milena Canonero per "Grand Hotel Budapest" di Wes Anderson e "Something Good" di Luca Barbareschi, che non sono proprio dello stesso genere. Premio Biraghi a Matilde Gioli, giovane attrice de "Il capitale umano" e a Eugenio Costantini. Laura Delli Colli, presidentessa del Sindacato Giornalisti Cinetografici Italiani ha pressentato senza dar della bella topa a  nessuno la serata nell'Anfiteatro Greco di Taormina. All'anno prossimo.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...