A cura di MINIMO RISERBO e FALBALA'
BERSANI - MONTI - ALFANO - CASINI DA TWITTER1- TRE SALME E UN MAGGIORDOMO...
Si capisce benissimo perché Piercasinando Casini ha messo su twitter la foto del vertice di ieri con Rigor Montis (Corriere, p. 2). Perché si vede lui e le sue patetiche bretellazze in primo piano, con il ghigno da boss alla bolognese. Alla sua destra c'è Angelino Jolie Alfano con le mani in grembo, come la nonna, e a sinistra il pacioso notaio di famiglia con le carte da firmare (sembra Culatello Bersani). In piedi, sullo sfondo, un anziano e distinto maggiordomo inglese. La realtà invece è un'altra cosa. Quello che il trio Alfano-Casini-Bersani pensa sia un semplice cameriere - a cui affidare il lavoro sporco - li sta seppellendo lentamente e inesorabilmente.
2- PIU' LAVORO? PIU' GIUSTIZIA?...
"Lavoro e giustizia, c'è l'intesa. Il premier e i leader dei partiti decidono un emendamento al ddl corruzione. Articolo 18, lite Fiom-Camusso. Piccole imprese pronte a disdire i contratti" (Stampa, p. 1). "Intesa su giustizia e lavoro" (Messaggero, p.1). E via così, tutti in fotocopia. Ma quasi nessuno spiega veramente chi ci guadagna e chi ci perde qualcosa. Solo gran propaganda sul futuro radioso delle riforme. Bah!
Il sospetto che vi siano sotto interessi corposi si conferma dalla lettura del Corriere, con la solita messa cantata di padre Massimo Franco: "Le esigenze europee dettano ai tre leader un percorso obbligato" (p. 2). Perché dove c'è supposta, c'è sempre "percorso obbligato".
Oh, a proposito di quel che veramente fotte i giornalisti, ma come starebbe bene Massimo Franco al posto di quel Maccari del Tg1...
3- IL VALORE DI RIGOR MONTIS SI VEDE DAL LINGOTTO...
Il Cetriolo Quotidiano sfida il Thatcherino de' noantri a far piangere anche un po' il manager svizzero Marpionne, alla vigilia del loro augusto incontro tra Uomini della Provvidenza. Stefano Feltri e Salvatore Cannavò suggeriscono al Professore cernobbita che cosa chiedere all'uomo troppo povero per comprarsi un giacca. Si va dalla famosa promessa di investire 20 miliardi in Italia (si ride), alla domanda se sia giusto che il meritocatico Marpionne guadagni come il collega della Volkswagen, i cui risultati sono dieci volte migliori dei suoi (p. 10)
Intanto l'ufficio stampa del Lingotto provvede alla smentita: "Fornero: Fiat non chiuderà impianti" (Repubblica, p. 31). Ma com'è docile e rassicurante, quando vuole, l'altrimenti temibile maestrina del Canavese.
4- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
Roba che interessa la famosa ggente: "La benzina verde sfonda quota 2 euro. Tasse, produttori e petroliere, ecco cosa c'è dietro al salasso. Nelle casse dello Stato il 50% del prezzo. Superato il record del 1977, eppure produrre un litro costa 0,80 euro, meno del latte. I veri guadagni se li dividono l'erario, le compagnie petrolifere e gli Stati produttori" (Repubblica, p. 12). Anche qui, attesi nuovi importanti e incisivi interventi di Rigor Montis. Sui benzinai.
5- MA FACCE RIDE!...
"Giuliano Amato conduttore Tv racconta la crisi in 12 puntate". La Stampa omaggia senza alcun senso del ridicolo (p.9) questo vecchio marpione socialista, con la poltrona perennemente attaccata sotto il sederin sottile e il ditino sempre teso a indicare la retta via al popolino. Lui, in vita, ai suoi padroni politici non fu quasi mai in grado di indicarla.
6- NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN...
"I conti correnti gratuiti non si toccano". Monti conferma la norma pro-pensionati. Apertura alle banche sulle commissioni" (Repubblica, p. 4). Ben fatto il dossier del quotidiano diretto da Eziolo Mauro: "Bonifici, depositi, scoperti. In Italia è caro-sportello e si risparmia solo online. Un giorno in rosso sul fido costa anche 50 euro". Mentre i sindacati dei bancari, notoriamente tra i più miti del pianeta per via dei fondi pensione e della gestione degli immobili, osano chiedere "un tetto agli stipendi dei banchieri fissato a 20 volte la media del personale".
7- SALVATE IL SOLDATO GAMBERALE (E LA GUERRA GRECO-ROBLEDO COMINCIA A EMERGERE)...
"La vendita Sea, il fascicolo sparito. Vito Gamberale e l'intercettazione su ‘quell'offerta fatta su misura'. L'indagine da Firenze a Milano". Da quel racconta Luigi Ferrarella sul Corriere (p. 15), si capisce che il fascicolo vaga un po' per i piani alti della Procura di Milano, ben gestito tra Francesco Greco e Bruti Liberati, ma non riesce ad arrivare negli uffici di Alfredo Robledo, l'aggiunto competente per i reati contro la pubblica amministrazione.
Il derby Greco-Robledo ormai è il segreto di Pulcinella, ma i giornali smussano in ogni modo e hanno paura di esser presi in mezzo. Del resto, se becchi una querela da un magistrato l'unica certezza è che la perdi sempre. E i risarcimenti sono sempre milionari.
8- EMILIANO E LA FAMOSA DIETA MEDITERRANEA...
"Emiliano e lo Champagne: sì, dovevo rifiutarlo. Il mea culpa sui social network. "Ma se regalavano culatello a un collega del Nord sarebbe successo questo? Il prossimo cenone ci sarà solo verdura. Assunzioni? Mai chieste a chicchessia" (Corriere, p. 14). Il sindaco-pistolero di Bari chiede di leggere le carte, ma il suo ex collega Laudati, noto castigatore seriale di giornalisti scomodi, gli risponde picche.
Per la toga azzurra arrivata dal ministero, una qualunque fuga di notizie sarebbe uno smacco personale, no? Però Virginia Piccolillo ne sa abbastanza e scrive un bel pezzo: "I pm: la strategia vincente di piazzare gli uomini al posto giusto. Intercettati i Degennaro: "Siamo intervenuti sul governo...". Famiglia in grado di influenzare la politica locale, ma anche esponenti nazionali" (Corriere, p. 15).
Disperato pezzo di Guido Ruotolo sulla Stampa: "Bari, il sindaco magistrato tenta una contro-inchiesta. "Difenderò il mio onore". Chieste le carte alla Procura che le nega" (p. 10). Invece Libero recupera un ex assessore che attacca: "Cacciato perché denunciai Emiliano" (p. 3).
bankitalia big9- CATAFALC SQUARE...
soltanto un regime con una scimmia morta sulla spalla può concepire la seguente soffiata: "Rai, anche Napolitano chiede un nuovo cda. L'ipotesi di un ticket Piero Angela-Bondi" (Corriere, p. 3).
10- DISECONOMY...
In attesa che l'inflessibile (con Berlusconi) procura di Milano si svegli, don Salvatore Ligresti è sempre nel mirino della Consob, che gli fa slittare il bilancio Fondiaria Sai. L'organismo di controllo sulla Borsa ha chiesto di spiegare meglio alcune poste di bilancio. Secondo Vittoria Puledda (Repubblica, p. 32) "la Commissione ha chiesto delucidazioni su riserve, immobili e Popolare vita". Nuovo cda il 26 marzo con le risposte alla Consob. Aumento di capitale confermato da 1,1 miliardi.
11- CARO, PRENDITI UNA VACANZA...
Il delirio di insulti di Carlo Freccero a un giornalista di Libero spiega molte cose dei fighetti di sinistra che campano su Mamma Rai. Ascoltate il file audio su internet o leggete il pezzo sul quotidiano diretto da Maurizio Belpietro (p. 7)
12- ONORE A UN GIORNALISTA VERO...
Marco Giorcelli, direttore de "Il Monferrato", è morto a 51 anni per un mesotelioma. Con sua moglie ha promosso la campagna di informazione sull'Eternit (Stampa, p. 21).