Alessandro Ferrucci per “il Fatto Quotidiano”
A quanto pare la Commedia sexy, color rosa, raramente rossa per gli amanti delle sfumature, ha anche delle tinte noir: "Dopo tutti questi anni di ricerca, scritti, indagini e approfondimenti, resta un dubbio: perché questo genere è partito dall' Italia?".
marco giusti dizionario stracult della commedia sexy
L' interrogativo lo pone proprio il professor Marco Giusti, docente in "Commedia sexy non applicata", cattedra nata, voluta e coltivata da lui stesso, all' interno dell' Università di cinematografia mondiale, genere nostrano in grado negli anni Settanta di incassare anche due, tre o quattro miliardi a film, di portare i cinema italiani a 9.000 sale (attualmente siamo poco oltre i 3.000 schermi), di far ottenere ad attrici come Edwige Fenech cachet da 75 milioni di lire ("50 Gloria Guida, tra i 10 e i 15 la Benussi"), e di esportare in tutto il mondo l' ultimo genere di commedia nostrana ("nei Paesi latino-americani molti dei nostri attori sono diventati idoli").
Marco Giusti da quasi vent' anni racconta quella stagione nella sua trasmissione su Rai2, e ora è uscito un suo libro maniacale per quanto esaustivo: Dizionario Stracult della Commedia sexy. "E non volevano pubblicarlo".
Come mai?
Perché la Commedia sexy è ritenuta ancora imbarazzante, e poi le case editrici considerano i testi di cinema invendibili.
C' è del fondamento.
Allora anche i film al cinema vanno male; ma dovevo pubblicarlo ora, con alcuni dei suoi protagonisti ancora in vita, e poi è un genere da veri fuori di testa che abbraccia pellicole molto serie con altre considerate di serie B.
Serie, come?
La nostra Commedia sexy non nasce "sexy", ma come cinema erotico, pure d' autore, e poi si tramuta in genere.
alessandro ferrucci con la moglie francesca chiocchetti foto di bacco
Esempio.
Gli spaghetti western iniziano grazie a Sergio Leone, dopo di lui una serie di registi segue il percorso tracciato; allo stesso modo la Commedia sexy si sviluppa attraverso influenze varie che arrivano da Ultimo tango a Parigi di Bertolucci, il Decameron di Pasolini, Vedo nudo di Risi e le pellicole con Lando Buzzanca protagonista.
Lando Buzzanca idolo.
C' è un altro lato che coinvolge Lando e gli altri protagonisti di allora: in Italia il loro successo parte intorno al 1968 e dura fino al 1975 circa, poi esplodono all' estero con tempi differenti, e questo è il caso della Spagna.
lando buzzanca dracula in brianza 2
Cioè?
Appena finito il franchismo scoprono un' esigenza di libertà, pure erotica, e le nostre Commedie sexy si inserivano perfettamente in quel clima, tanto da rendere Lino Banfi, Edwige Fenech o lo stesso Buzzanca idoli assoluti con ospitate nei programmi televisivi di prima serata.
Iva Zanicchi la settimana scorsa al "Fatto" ha raccontato: "Negli anni Settanta Lando era un mito in Iran".
Solo nei Settanta? Durante la prima guerra del Golfo, i cinema di Baghdad proiettavano i film con Gloria Guida; ribadisco, è una questione di tempi: se con gli spaghetti western la diffusione è stata immediata e trasversale, con la commedia sexy no, e a causa dei nudi.
Benedetti nudi
Resta quell' interrogativo sul perché eravamo così schiavi del sesso; non trovo la risposta, e non tutto è causato dalla nostra cultura cattolica: la Chiesa è una componente, non di più.
Il Sud il più ricettivo.
Quando i film sono usciti in sala i produttori hanno scoperto che la Puglia e la Sicilia erano le piazze migliori, e proprio tra Martina Franca e Trani hanno girato pellicole importanti come quelle dedicate alle professoresse sexy.
È più fan della Fenech o della Bouchet?
Edwige in questo genere non si batte, mentre la Bouchet è più forte nel noir.
Come mai la Fenech è la più amata?
In parte è un altro mistero, in generale resta l' insieme di sfumature che ne rendono la complessità: è madre, è straniera, accento francese, è proibita, è ammiccante senza esagerare, è sfuggente e infine è uscita di scena.
La Guida si è pentita: "Ho fatto troppe docce".
Quasi tutte hanno un pessimo rapporto con il passato; la Fenech non ne vuole parlare, e non ha mai accettato un invito in trasmissione anche se siamo amici; (ci pensa, storce la bocca) a loro non piace l' immagine di quel tempo.
Proprio a nessuna?
Forse a Nadia Cassini, mentre la Bouchet è più cinica e pragmatica, quindi ci scherza; comunque c' è anche un problema di rapporto con il corpo.
La Guida è sempre bella.
Pure Edwige, ma non cambia idea.
L' altro sogno erotico degli italiani è stata Laura Antonelli.
Il vero prototipo della donna sexy, talmente alto da non diventare un genere; la Antonelli è stata veramente una delle più grandi.
La Commedia sexy ha grandi caratteristi.
Meravigliosi, alcuni di loro protagonisti pure della commedia all' italiana: da Riccardo Garrone a Carlo Delle Piane, fino a Mario Carotenuto e Alvaro Vitali; i più ricercati sono arrivati a girare dieci film all' anno.
Che fine hanno fatto?
Alcuni non bella, scomparsi, altri come Lino Banfi sono stati bravi a riciclarsi dentro la narrazione televisiva.
Alvaro Vitali?
L' unico dei big non recuperato, è andato troppo oltre: con Pierino si è sputtanato.
Jimmy il Fenomeno.
Anche lui male, gli ultimi anni passati in un ospizio, solo e dimenticato; non era un vero attore, ma una persona simpatica e assatanato di donne.
Chi non ha conosciuto?
Renzo Montagnani e Nando Cicero: quest' ultimo è considerato il Sergio Leone della Commedia sexy; gli altri li ho incontrati e in certi casi, quando li chiamavo per la prima volta, neanche si stupivano, rispondevano: "Ti stavo aspettando".
Qual è la battuta che ama di più dentro questo genere?
Non è sexy, ma c' è una frase di Mario Carotenuto in grado di condensare la saggezza popolare romana: "È sempre l' ultimo rigatone quello che te frega".
Ugo Tognazzi.
Ha interpretato ruoli estremi, ha partecipato a film complicati: sui travestiti, lo scambio di coppia, o scene nude imbarazzanti. E spesso è l' autore.
Perché Tognazzi?
Un po' come Pasolini o Bertolucci, viveva il suo lavoro con uno spirito rivoluzionario.
E queste pellicole lo erano?
Probabilmente; Tognazzi allora era molto vicino a Marco Ferreri, e si lancia immediatamente nel gioco, si spinge sempre più in alto, così come Pasolini con il Decameron; solo che da Pasolini uno se lo aspettava, da Tognazzi no, e per questo aveva molto da perdere.
Simonetta Stefanelli ha rivelato: "A quel tempo se non ti facevi toccare sul set, passavi per una che se la tirava".
Lei si era proprio incazzata, ma in quei contesti le attrici restavano perennemente nude, il rapporto con il corpo era letto in maniera differente; durante il Dacemeron si racconta di orge reali tra gli interpreti.
Sui set statunitensi adesso c' è il garante delle scene di nudo.
Non si può sapere, non metto la mano sul fuoco rispetto a quello che accade oggi.
Insomma, allora
Anche qui: la Fenech e le altre erano sempre nude, ma quando vengono intervistate lo rinnegano.
Gli uomini attori?
Buzzanca si è sempre vantato di averle sedotte tutte. Ma lui è sempre un caso a parte.
E Lino Banfi?
Lory Del Santo ha definito quei set molto casti, e le credo: di quel genere se ne giravano circa venti all' anno, con un nucleo di interpreti molto ristretto che si incrociava: alla fine era una famiglia allargata.
Attore preferito?
Alvaro Vitali è il Clint Eastwood del genere, poi Banfi e Montagnani.
Come la giudicano i suoi colleghi rispetto a questa passione?
I critici? Prima non apprezzavano, da un po' di tempo l' argomento ha acquistato delle sfumature storiche; ma io questi film li vedo dagli anni Settanta: andavo in sala e venivo considerato un pazzo.
Per alcuni sono i migliori anni della nostra vita.
Per me è così; allora uscivano contemporaneamente le Commedie sexy e le commedie classiche di Pasquale Festa Campanile o Castellano e Pipolo con Adriano Celentano protagonista, oppure i tardo Risi e Monicelli: per me quest' ultimi erano borghesi, piatti, modesti, mentre i sexy erano più rivoluzionari e basati sul reale.
"Fantozzi" è borghese o rivoluzionario?
Vive da sé.
Quindi nel 1977 tra "Ecce bombo" e un "Giovannona", lei preferiva…
Ecce bombo era carino: io andavo contro i film da figlio di papà, quelli considerati ricchi, da persone perbene, invece erano flosci, come con Bolognini o Comencini.
A posteriori?
Ci ho preso, sono rimaste più le Commedie sexy.
Quando muore qualcuno degli attori lei è l' unico a scrivere il necrologio su "Dagospia".
Mi chiamano i parenti, e arrivo prima dell' Ansa, ma non è un punto d' onore, più di dolore perché vedo piano piano scomparire un percorso umano e professionale.
Tra le attrici di allora c' è Ewa Aulin, suocera del premier Conte.
È una delle protagoniste di Candy, film assurdo con Walter Matthau e Marlon Brando. Poi ha partecipato ad altre pellicole, compresi i decamerotici (film erotici ispirati al Decameron); non diciamo niente di male perché voglio recuperarla.
Dicevamo la Bouchet.
Barbara è furba e sempre sexy, con alle spalle un passato importante, intenso: era la migliore amica di Sharon Tate, ha vissuto in pieno quella tragedia (ex moglie di Roman Polanski, uccisa a Los Angeles nel 1969 dai seguaci di Charles Manson).
Pasolini e il "Decameron".
Ha rivoluzionato il cinema anche solo per aver messo in scena i peni, e alla fine si è un po' pentito perché riteneva di aver dato sfogo a un cinema basso e adatto ai guardoni.
In un film appare Giusva Fioravanti.
Follemente innamorato di Edwige: quando è uscito in sala Grazie nonna lui era già latitante o stava per diventarlo, ma quelli erano veramente set assurdi, figli dei tempi pazzeschi.
Altro esempio?
In Mordi e fuggi, film di Dino Risi dedicato alla fuga di una banda di brigatisti, ebbe dei problemi Nicoletta Machiavelli quando arrestarono il suo fidanzato.
paulo roberto cotechino alvaro vitali carmen russo
Come vorrebbe venir ricordato, come esperto di Commedia sexy o di Spaghetti western?
I western li amo di più, ma perché ero ragazzo quando li ho visti per la prima volta; a posteriori considero superiore la commedia sexy, ma solo perché mantiene una qualità media più alta.
Bell' azzardo.
Se parliamo di apici, gli Spaghetti western toccano punte pazzesche. (sorride) Una volta Bombolo mi definì "il critico della merda", perché gli chiesi se le "scuregge" al cinema le avesse in inventate lui.
Tra Sergio Corbucci e Sergio Leone?
Il secondo è senza dubbio superiore.
Il fenomeno Tarantino ha rilanciato il genere.
Solo per sé, non ha toccato il genere in quanto tale, bensì alcuni dei suoi protagonisti ed Ennio Morricone per le musiche.
Il ruolo della censura.
Rispetto alla commedia sexy è stato fondamentale: ha indirettamente spinto film che non sarebbero mai stati notati, però in altri casi li ha distrutti, soprattutto quando è riuscita a bloccarli per due anni.
Sono stati realizzati miliardi.
I film costavano magari 50 milioni di lire, e incassavano un miliardo e mezzo, e alcuni produttori sono diventati veramente ricchi; altri si sono giocati intere fortune perché fuori di zucca.
ALVARO VITALI - EDVIGE FENECH - LINO BANFI
Il suo film stracult?
Uno di Nando Cicero, una delle sue "insegnanti", come per Un pugno di dollari: un propellente per la liberazione dei costumi, e ciò non può venir letto in maniera negativa; poi c' è La pretora scritto da Fulci con la Fenech completamente nuda, ma a lei non piace e non capisce che quel genere di pellicole funzionano quando sono basse, non pretenziose, quando mantengono una narrazione lineare e coerente.
renzo montagnani e la fenech nei giochi di luce del vaticano
Fulci nasce come giornalista.
Lui ci credeva, tanto da girare una pellicola sui democristiani: All' onorevole piacciono le donne; film strepitoso, tanto da causare un caso politico, con dibattiti e censura.
I cinepanettoni
Mi sembrano una deriva facile della formula proposta negli anni Settanta, e neanche si spogliano più (ride); se oggi giri lo stesso tipo di scene, forse scoppia la rivolta, e magari non avrebbero neanche torto.
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