I 60 ANNI DI CARRIERA DI PIPPO BAUDO NELL'INTERVISTA A "OGGI": “UNA VOLTA MIKE BONGIORNO MI DISSE: “DOBBIAMO COMINCIARE A SFOTTERCI. AGLI ITALIANI PIACCIONO I DUALISMI, SAREMO I COPPI E BARTALI DELLA TV. ED ERO COSTRETTO A INANELLARE BATTUTACCE SU DI LUI - FUI NOMINATO DIRETTORE ARTISTICO DI MEDIASET E TROVAI DEI RIVALI. CORRADO, COSTANZO, RICCI - SHARON STONE MI ACCOLSE IN CAMERA SOLO CON GLI SLIP: VOLEVA METTERMI ALLA PROVA E IO… LA MIA CLAMOROSA TOPPATA? FIORELLO. LO SCARTAI A UN PROVINO NEL 1986 PERCHÉ PARLAVA TROPPO. LA D’URSO È UNA FURBONA. MARIA DE FILIPPI? RIMANE LA PIU' FURBA E LA PIÙ BRAVA DI TUTTE. AGNES MI RIPRESE IN RAI PERCHE’ UN’ANZIANA DEL SUO PAESE GLI DISSE…”

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pippo baudo pippo baudo

Michela Auriti per OGGI

 

Pippo,  83 anni il 7 giugno e 60 di carriera. Come festeggia?

«Senza particolari clamori, ma con una grande serata che la Rai ha organizzato in mio onore (Buon compleanno...Pippo, su Rai 1 il 7 giugno, ndr). Ci saranno ospiti illustri, Fiorello, Al Bano, Eros Ramazzotti, Lorella Cuccarini, Gigi D’Alessio... tanta roba e tutti hanno accettato con affetto».

pippo baudo sharon stone pippo baudo sharon stone

 

Riavvolgiamo il nastro della memoria. Il suo esordio in video fu con Primo piano. Che ricordi ha di quel periodo?

«Bello. Avevo coronato il sogno della mia vita, apparire in televisione. E non pensavo che potesse realizzarsi così presto. Invece, appena arrivato a Roma, incocciai la funzionaria che si occupava dei provini. Ne feci uno, lo superai ed eccomi subito al lavoro».

 

Dalla Sicilia a Roma, dove era ospite di sua zia.

pippo baudo sharon stone 1 pippo baudo sharon stone 1

«Una cosa tremenda, zia Giorgina! Russava come un contrabbasso, la notte era una specie di elefante. Appena ho potuto, ho cercato una pensione».

 

Il momento più bello della sua carriera?

«Sono stati tutti belli. Mai avrei pensato di incontrare Gassman, Sordi, Manfredi, la Vitti. E a Sanremo cantanti come Annie Lennox, Madonna, Bruce Springsteen, Elton John. Posso dire di aver lavorato con i più grandi. Ogni occasione mi ha lasciato qualcosa e non lo dico per buonismo. Per esempio, sono diventato un grande amico di Mike. M’invitava a casa sua a cena, aspettava che moglie e figli andassero a letto e cominciava a raccontarmi la sua vita. Disse: “Dobbiamo cominciare a sfotterci. Agli italiani piacciono i dualismi, diventeremo i Coppi e Bartali della tv”. Così ero costretto a inanellare battutacce su di lui: mi veniva difficile, mi sembrava incoerente con l’affetto e la stima che ci univa. Ma Mike mi obbligava a farlo».

pippo baudo mike bongiorno pippo baudo mike bongiorno

 

Da Berlusconi non ha funzionato.

«A Mediaset ho avuto una breve esperienza di sei mesi. Coronata da una trasmissione, Festival, che andò benissimo. Così Berlusconi non capiva perché me ne volessi andare. Ma fui nominato direttore artistico e trovai dei rivali. Corrado, Costanzo, Ricci. Gli unici a essere felici del mio arrivo furono Mike e i miei cari amici Sandra e Raimondo. Sentivo la mancanza di quella cuccia che per me è, e rimarrà, la Rai.

 

Rinunciai a miliardi di lire e a un palazzo sull’Aventino che cedetti a Berlusconi per pagare la penale. Tempi tristi. Sono rimasto disoccupato per quasi due anni. Passavo la giornata nella mia casa di Morlupo, dove mi ero ritirato, sperando che il telefono squillasse. E non capitava mai».

pippo baudo armstrong pippo baudo armstrong

 

Nella sua autobiografia, Ecco a voi. Una storia italiana, Pippo racconta divertito come fu richiamato in Rai.

«Ogni 2 novembre, per i defunti, Biagio Agnes andava a Serino, suo paese natio, per onorare la tomba di famiglia. Quell’anno fu avvicinato da un’anziana compaesana che gli disse: “Tu sssi Biagio Agnes? Chillo ca cumanda in televisione? Tu addà fa turnà Pippo Baudo, se no muori”. Biagio, che era molto superstizioso, rimase sconvolto. Fatto sta che mi riprese».

 

Pippo, lei ha siglato 13 Sanremo.

pippo baudo pippo baudo

«Uno più bello dell’altro. Ho avuto la fortuna di incrociare il momento in cui gli autori italiani scrivevano magnifiche canzoni. Cristicchi, Fabrizio Moro e il Trio Morandi-Ruggeri-Tozzi, che vinse nel 1987 con Si può dare di più. Era l’anno della morte di Claudio Villa, interruppi il Festival per dare la notizia. Gianni, che era suo tifoso, mi disse piangendo: “È la vittoria più triste della mia vita”».

 

Pare che Sharon Stone l’abbia accolta nella sua stanza completamente nuda.

pippo baudo fantastico pippo baudo fantastico

«Eh no, gli slip ce li aveva! Ma è una donna molto libera, voleva mettermi alla prova: vediamo un po’ se questi italiani sono così provinciali e assatanati come vengono descritti. Invece mi sono comportato da gentleman e questo lei l’ha molto apprezzato. Una volta sul palco mi diede un bacio, come riconoscimento per la mia galanteria».

 

Perché non ha mai presentato un reality?

«Non mi piacciono, sono tutti finti. Roba scritta e montata in studio, presentata come fosse realtà. No, io non li vedo nemmeno. Sono irreality. Ma ho presentato il primo talent della Rai, Settevoci. Un programma nato per scoprire nuovi talenti, che era poi la mia fissazione. Ne ho scovati tanti. Ho preso solo una clamorosa toppata: Fiorello. Lo scartai a un provino nel 1986 perché parlava troppo».

pippo baudo peppe vessicchio pippo baudo peppe vessicchio

 

Lanciò anche Grillo.

«Una mia bella scoperta. Gli ho trovato autori bravi come Stefano Benni e Luca Goldoni. Poi però è stato aggredito dal morbo della politica, dal quale morbo mi pare si sia ora un po’ liberato. Il suo vero habitat è quello teatrale, io preferisco il Beppe comico. Non avrei mai accettato un suo invito politico, come sono sicuro che non me lo avrebbe mai proposto. Mi conosce».

 

Dia un voto alle signore della tv. Barbara d’Urso.

«È una furbona, eh. L’ho avuta come valletta a Domenica in, diceva due parole soltanto. Ora ne dice 2 milioni al minuto, chi l’avrebbe mai pensato!»

 

Maria De Filippi.

«Rimane la più furba e la più brava di tutte».

 

Milly Carlucci.

«Da figlia di militare è una mitraglia. Brillante e sicura, non accusa mai un minimo di stanchezza. Sotto questo aspetto è imbattibile».

 

pippo baudo pippo baudo

Raffaella Carrà: ha firmato interviste eccellenti per Rai 3.

«Mi ha fatto piacere il suo ritorno in tv. La guapa, com’è chiamata nei Paesi ispanici dove anche oggi è la numero uno, ha ancora frecce al suo arco».

 

Pippo, esiste un suo erede?

«No e non lo vorrei nemmeno, ma non per invidia. Ognuno deve avere la sua personalità e i suoi difetti. Se avessi scimmiottato Mike, Tortora o Corrado, sarei stato solo una pallida imitazione. Invece mi buttai subito sulla musica che era un campo scoperto. Tra i giovani, oggi, Cattelan non è male».

 

pippo baudo a sanremo 2018 pippo baudo a sanremo 2018

Per lei hanno coniato il termine «baudismo».

«La cosa comica è che esiste un trattato sul “baudismo” all’Accademia della Crusca a Firenze. Il termine richiede presenza, preparazione e poliedricità. Faccio tante cose ma ballare proprio no. Sono troppo alto e ho le gambe lunghe: cadrei».

 

Le donne importanti della sua vita: Angela Lippi, Maria Grazia Grassini, Adriana Russo, Alida Chelli e Katia.

«Con Angela ho un ottimo rapporto, è la mamma di mia figlia Tiziana. Abbiamo due nipoti, i gemelli Nicole e Nicholas. Sono anche bisnonno, lo sa? Alessandro (il figlio che Pippo ha riconosciuto nel 2000, ndr) è a sua volta nonno. Adriana Russo invece la incontro spesso al Salone Margherita: è sempre molto affettuosa».

michelle hunziker e pippo baudo michelle hunziker e pippo baudo

 

Racconti di Alida.

«Sono stati sette anni di amore bello e pazzo, nato quasi per scherzo. Ho visto crescere suo figlio Simone (avuto dalla Chelli con Walter Chiari, nel 1970, ndr). L’ho seguita negli ultimi giorni della sua vita, è stata una cosa molto penosa».

 

È la donna che più le è rimasta nel cuore?

«Sì, indubbiamente sì».

 

Katia la sposò nel 1986.

«Con lei ho avuto un matrimonio durato molti anni, è stato importante... ora basta però».

 

Mi tolga una curiosità: com’è andata la storia con le Kessler?  Le gemelle non confermano il suo ricordo.

«Lo ripeto: eravamo a Sanremo, avevamo mangiato e bevuto. Io un po’ troppo Tocai e sono crollato. L’indomani mattina mi sono trovato con il pigiama a letto, quindi qualcuno mi aveva riaccompagnato in camera, svestito e messo a dormire. Se non sono state le Kessler, sarà stato il loro segretario. Ma io l’episodio lo ricordo benissimo».

 

CORRADO - MIKE BONGIORNO - PIPPO BAUDO CORRADO - MIKE BONGIORNO - PIPPO BAUDO

Pippo, qual è il pensiero che più spesso le tiene compagnia?

«Nella mente rivivo il film della mia vita. Incontri, spettacoli, coreografie, ballerine, ballerini, ospiti. Vedo tutto scorrere nel campo della mia memoria, più e più volte... E non mi stanco mai».

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