ALBA DI FUOCO – "IN TV SOLO IL 10% SA FARE BENE IL SUO LAVORO. MOLTO SPESSO LA GENTE È INTERCAMBIABILE, A SECONDA DELLO SCHIERAMENTO POLITICO. MI DOMANDO COME FACCIO A FARE QUESTO MESTIERE SENZA AVERE AVUTO UN PADRINO. IO NON SONO SALITA SUL CARRO DEI VINCITORI NEMMENO CON RENZI…" - E POI PARLA DI SALVINI ("MOLTO SPESSO IL PROLETARIATO SI TROVA MOLTO PIÙ VICINO A LUI"), DELL’EX FRANCO OPPINI (“MI HA OFFESO, ASPETTO LE SCUSE") E DI SELVAGGIA…

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Alice Penzavalli per "Libero Quotidiano"

 

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Se c' è una donna del mondo dello spettacolo che non ha paura di esporsi, quella è sicuramente Alba Parietti. 58 primavere e 40 anni di carriera, ha sempre detto ciò che pensa, senza mai nascondere le proprie idee. «Avrei potuto essere una ruffiana, ma dico sempre quello che penso. Non sono salita sul carro dei vincitori nemmeno con Renzi», dichiara.

 

Si rispecchia ancora nei valori della sinistra?

«Bisogna fare i conti con la situazione attuale del Paese. Molto spesso il proletariato si trova molto più vicino a Salvini perché non si vede riconosciuti i diritti. Lo Stato non garantisce il welfare, l' ascensore sociale è inesistente e sembra che per crescere sia necessario fare qualcosa di illecito e non passare attraverso lo studio».

 

Crede nella meritocrazia?

«No. Mi domando come faccio a fare questo mestiere senza avere avuto un padrino. Chi fa una bella carriera solo per meriti personali viene sottovalutato e superato da chi ha gli amici più potenti».

 

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Ha esordito negli anni '80. Erano tempi migliori?

«C'era la possibilità di imparare un mestiere, ma bisognava studiare. Adesso la gavetta da cosa è rappresentata, dai reality? Chi ha delle qualità e fa queste trasmissioni viene bruciato senza possibilità di crearsi una vera carriera».

 

Si riconosce nella tv di oggi?

«Poco, soprattutto perché le persone che veramente sanno fare bene televisione sono il 10%. Molto spesso la gente è intercambiabile, a seconda dello schieramento politico, e questo abbassa il livello generale».

 

L'incontro che le ha cambiato la vita.

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«Quello con Ricardo Pereira, che mi diede la grande possibilità di Galagol a TeleMonteCarlo. Mi mise sullo sgabello a parlare di calcio e disse: "Accidenti, questa non capisce niente di calcio, ma non importa". Imparai e cambiai velocemente le regole del gioco nelle trasmissioni sportive».

 

Esporsi le è costato caro?

«È la mia natura. I miei nemici politici mi rispettano perché sanno che sono coerente».

 

Cosa pensa delle critiche rivolte alla Cuccarini?

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«Penso che ognuno risponda di se stesso. Se ha sentito di esprimere un suo un parere e le è convenuto ha fatto bene, ma non mi permetto di giudicare. Preferisco essere giudicata».

 

Infatti a Ballando con le Stelle è stata giudicata.

«E anche querelata. Lì ho trovato assurdo ricevere insulti davanti a milioni di italiani da una signora che fa questo di mestiere. Mi ha offeso e poi mi ha pure querelato. Cosa che ho ricambiato, obtorto collo, ma avrei evitato questa terrificante buffonata».

 

Le manca avere un programma tutto suo?

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«È evidente, ma non mi piace lamentarmi. Credo che la vita sia stata molto generosa con me e qualche piccola ingiustizia mi fa pareggiare i conti».

Nei giorni scorsi ha risposto al suo ex marito, Franco Oppini, in seguito alle sue dichiarazioni sul vostro primo incontro.

«Non sono disposta per amor di pace familiare a sopportare di essere offesa. L' unico intervento serio e risolutivo sarebbe stato quello di scusarsi, cosa che non c' è stata. L' ho sottoposto a una gogna mediatica che non immaginavo e ho chiesto scusa, ma ho difeso con tono educato la verità dei fatti e il valore più importante al mondo, la mia dignità».

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È una donna forte.

«Lo sono sempre stata, ma anche diventata. Sono cresciuta con una madre complicata, ho imparato a difendermi fin da piccola. Ma le lagne non portano a niente, bisogna prendere la propria vita in mano.

 

Le donne lo devono ancora imparare?

«Per una donna che si ribella a un uomo ce ne sono mille pronte ad accoglierlo per paura di non essere all' altezza. La cosa che mi disgusta di più è che noi donne non siamo capaci di farci rispettare. Veniamo cresciute nella cultura di tenerci un uomo a qualsiasi costo, ma io di un uomo che non mi rispetti non so cosa farmene».

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