Mario Gerevini per corriere.it
La villa dove abita Rita Pavone è molto bella, immersa nel verde prealpino, a un tiro di schioppo da Cernobbio e dal lago di Como. Però è in Svizzera. La cantante, 74 anni, è pronta per tornare a Sanremo. L’ultima apparizione la fece a 26 anni. Ha venduto decine di milioni di dischi e partecipato a innumerevoli trasmissioni e film.
Affari svizzeri
La società che incassa i guadagni e i diritti della sua attività si chiama «Nel mio piccolo» ed è intestata («socia e gerente») a «Rita Ori Filomena Merk-Pavone, da Breggia, in Morbio Superiore». Cioè sempre lei (Merk è il cognome del marito Ferruccio, in arte Teddy Reno) ma nella puntuale e burocratica completezza dell’anagrafe societaria. Svizzera anche quella.
Breggia infatti è un comune del Canton Ticino, Morbio una sua frazione (3 chilometri dal confine, poco di più da Como) e dunque la società è di nazionalità elvetica. La sede è sempre a Morbio, presso i figli della coppia, Alessandro e Giorgio Merk, quest’ultimo tra l’altro, autore del pezzo che l’ex Gianburrasca canterà all’Ariston.
Italia chiusa
Insomma la seconda giovinezza della Rita nazionale è ormai da molto tempo al di là del confine, dove spesso si rifugia chi cerca tranquillità e riservatezza. Anche negli affari. E infatti l’ «azienda Pavone» (stesso nome: Nel mio piccolo) che era sul nostro territorio fino a poco più di un anno fa è stata chiusa. Ha lasciato il patrio Fisco - senza pendenze - ed è rinata in Svizzera come etichetta musicale «con facoltà di contrarre contratti per prestazioni televisive, concerti live … la vendita di merchandising, dischi, dvd, etc legati ai marchi Nel mio piccolo di Rita Pavone …».
La pappa e l’Emmenthal
«Guardo le cose, non il partito cui appartiene chi le dice - affermava la cantante poco meno di un mese fa, dopo le accuse di appoggiare i sovranisti -. Sono profondamente italiana: vivo in Svizzera, come Mina, De Benedetti o Tina Turner, e ho il doppio passaporto, ma le mie radici sono in Italia. Mi preoccupo del mio Paese anche se non ci vivo. Se questo è essere sovranisti... I mie genitori sono sepolti in Italia, sono legata alla mia città, Torino, e tifo Juventus». Quindi viva l’Italia e Viva la pappa col pomodoro. Viva l’Emmenthal non avrebbe avuto lo stesso successo.
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