ARGENTO VIVO – “LA CONDANNA DI WEINSTEIN? FIERA DI AVERLO DENUNCIATO” - ASIA ARGENTO A ‘LA VITA IN DIRETTA’: "NON SAPEVAMO SE LE DONNE SAREBBERO STATE CREDUTE MA QUESTO VERDETTO SEGNA UN GRANDE PRECEDENTE, PERCHÉ LUI AVREBBE POTUTO SCHIACCIARCI TUTTE. LA NOSTRA NON E’ UNA RIVALSA: NESSUNO VOLEVA SOLDI, NESSUNO VOLEVA NIENTE. È QUESTA LA COSA ASSURDA. IO NON HO MAI PIÙ LAVORATO CON QUEST'UOMO, DOPO CHE MI HA FATTO LA VIOLENZA”

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Francesca Galici per il Giornale

Harvey Weinstein è stato condannato qualche giorno fa per violenza sessuale e stupro.

 

 

A deciderlo è stato il tribunale di Manhattan, che ha anche disposto l'immediata traduzione dell'uomo in carcere, senza possibilità di uscire su cauzione o di ottenere, per il momento, la carcerazione domiciliare. A La vita in diretta, Asia Argento ha commentato la sentenza di condanna in qualità di vittima e prima accusatrice del produttore.

 

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La figlia di Dario Argento è una delle più attive esponenti del movimento #MeeToo, nato proprio a seguito delle denunce contro Harvey Weinstein. Asia è stata più volte in televisione a raccontare la sua esperienza con il produttore e a spiegare perché abbia deciso di agire dopo 20 anni, trovando il coraggio che in quel momento le era mancato.

 

Nel programma pomeridiano di Rai 1, condotto da Alberto Matano e da Lorella Cuccarini, Asia Argento si è detta orgogliosa di aver fatto quel passo nei confronti di Harvey Weinstein ma nonostante questo, a due anni dall'esplosione del caso, dice che se tornasse indietro non sa se lo rifarebbe. "Se avessi conosciuto allora tutte le conseguenze di dire la mia verità, forse non lo avrei fatto, però oggi sono fiera di averlo fatto", ha commentato l'ex concorrente di Pechino Express.

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Asia Argento è stata spesso al centro delle polemiche per il suo gesto e ha sempre saputo difendere la sua decisione, nonostante gli inevitabili momenti di fragilità. Ha raccontato i dettagli di quanto subito da Harvey Weinstein e ha dato coraggio ad altre donne di raccontare la loro esperienza personale, che ha portato poi alla prima condanna per il produttore. "Penso di aver fatto qualcosa di giusto. Ho fatto quello che era mio dovere fare. Non penso di essere un paladino di niente, l'interesse non è stato mai il mio motivo per fare questo. Io ho sentito tanta ingiustizia... come se io fossi stata una persona che era alla ricerca di attenzioni", ha ribadito la donna, che oggi sembra essersi messa alle spalle quanto accaduto.

 

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La figlia del regista ha seguito con angoscia e attesa la lettura della condanna di Harvey Weinstein e ha ammesso di aver temuto fino all'ultima la sua assoluzione: "Quando l'altro giorno è stato letto questo verdetto contro di lui, io ero con una mia amica, ed eravamo sconvolte perché fino all'ultimo momento non sapevamo se le donne sarebbero state credute. Questo segna un grande precedente, perché lui avrebbe potuto schiacciarci tutte. Noi abbiamo continuato a perseguire la nostra verità, che non era una rivalsa: nessuno voleva soldi, nessuno voleva niente. È questa la cosa assurda. Io non ho mai più lavorato con quest'uomo, dopo che mi ha fatto la violenza."

 

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