George Harrison per “The Sun”
La sosia sexy di Minnie fa una puntura al finto Topolino, sdraiato sul lettino, poi si zumma sulle sue tette. Ma il video, che supera il milione di views, non è per gli adulti, né creato da loro.
Si tratta di uno dei video generati da algoritmi su YouTube, per attirare i clic dei bambini. Clip che spesso hanno contenuti nonsense, casuali, sessuali. Ne esistono a migliaia. La loro funzione è semplicemente monetizzare.
Sono assemblati da un freddo programma di computer che mischia suoni e immagini animate, e titola usando le parole più utilizzate nelle ricerche dei bambini, in modo che vengano suggeriti nelle pagine di show più ufficiali.
Il risultato spesso è disturbante, inadatto ai più piccoli: le tette di Minnie, Minnie che defeca sangue, cartoni che si fanno il tatuaggio o lavorano da stripper. Durano circa 10 minuti, quanto basta per un video a cominciare a incassare.
E poi ci sono i video maliziosi fatti eccome dagli adulti, con lo stesso intento di ingannare i bambini. Ad esempio quelli scioccanti e violenti della finta Peppa Pig, con sadici dentisti e rapimenti, o Peppa strappa a morsi la carne di suo padre. YouTube Kids non solo non li blocca, ma li incoraggia. Mette l’etichetta ‘family friendly’ e non controlla davvero i contenuti.
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