Laura Larcan per “il Messaggero”
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Sarà un hello o un bye bye, quello di Beyoncé al Colosseo? La parola spetta ora alla super popstar americana cui è arrivata ieri la contro-proposta ufficiale del Parco archeologico del Colosseo.
Un canone d' affitto dell' Anfiteatro Flavio per 250mila euro, ma soprattutto la conditio che «se vuole usarlo per un videoclip, questo suo progetto deve avere una ricaduta benefica, nel settore del sociale o cause umanitarie», spiega la direttrice Alfonsina Russo.
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Tradotto, oltre al canone, Beyoncé e il marito Jay-Z dovranno individuare concordemente con il Ministero dei beni culturali una causa benefica a cui «devolvere ulteriori fondi specifici».
IL VIDEO
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La storia è nota. Come ha svelato Il Messaggero, Queen B aveva chiesto agli uffici del parco la disponibilità a usare il Colosseo come set per un nuovo videoclip (dopo il successo di Apeshit immortalato al Louvre di Parigi) da girare di notte tra il 7, 8 e 9 luglio.
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Date in cui l' Anfiteatro Flavio risultava già prenotato da tempo da Alberto Angela per le sue Meraviglie della Rai. Il tempo è stato tiranno. Il progetto di Beyoncé, come hanno ribadito dall' istituzione romana, arrivava - tramite agenzia privata di tour operator che parlava a nome della casa discografica della star - senza «il congruo anticipo necessario in considerazione della complessità del monumento, in linea con le politiche culturali del sito».
Insomma, poco preavviso e Alberto Angela aveva la precedenza. Una prima frenata che, dopo la rivelazione del Messaggero, ha scatenato persino un fenomeno di ironia social.
E ADESSO?
Che succederà ora? «Dipende da Beyoncé - spiegano dal Colosseo - la concessione degli spazi è condizionata dall' intento, che può essere divulgativo culturale come quello di Alberto Angela, oppure accompagnata da un' erogazione benefica.
D' altronde, la realizzazione di un video per farsi pubblicità è vietata al Colosseo». Che siano un problema per Beyoncè 250mila euro di canone? In realtà, sembrerebbe che la popstar sognasse talmente il Colosseo da essere disponibile a versare fino a due milioni di euro.
E pensare che per il Louvre avrebbe sborsato circa 40mila euro. Una cifra quasi standard, 2 milioni, per location così iconiche: basti solo ricordare che Gucci aveva proposto proprio questo tesoretto alle autorità greche per sfilare all' ombra del Partenone (salvo poi conquistare Palazzo Pitti alla stessa cifra).
Per chi parteggia allora Alfonsina Russo, per Beyoncé o Alberto Angela? «Per tutti e due - scherza - Sono super partes».