BONO QUESTO! DOPO AVERCI SBOMBALLATO PER ANNI CON LE FREGNACCE NO-GLOBAL, AVER INVITATO A CANCELLARE IL DEBITO DEI PAESI POVERI, IL MILIARDARIO BONO VOX SCRIVE UN’AUTOBIOGRAFIA E ARRIVA ALLA CONCLUSIONE CHE IL CAPITALISMO NON E’ POI COSI’ MALE (LUI CHE IN PASSATO AL "WORLD ECONOMIC FORUM" LO AVEVA DEFINITO “AMORALE”) – ANCHE LUI DA INCENDIARIO E’ DIVENTATO POMPIERE: “GLI UOMINI D'AFFARI SE PORTANO LAVORO ALLA COMUNITÀ E TRATTANO BENE LE PERSONE SONO EROI"

-

Condividi questo articolo


Massimo Basile per repubblica.it

 

 

BONO VOX BONO VOX

La rockstar che ha aiutato a cancellare il debito dei Paesi poveri, ora cancella le magliette con scritto 'Che Guevara', critica la tassazione dei super ricchi e l'ingenuità dei no-global, loda nelle canzoni Bill e Melinda Gates e Warren Buffett. In una lunga intervista al New York Times, il frontman degli U2, Bono Vox, parla del suo nuovo memoriale in uscita l'1 novembre, Surrender: 40 songs, one story, inclusi ebook e audiolibro narrato dallo stesso Bono per Penguin Random House (in Italia esce con Mondadori).

 

Il libro rappresenta il manifesto dell'ultima trasformazione del leader di una delle band rock più famose di sempre, oltre duecento milioni di dischi venduti, passato a 62 anni da piromane a pompiere, cresciuto a Cedarwood Road e finito a Davos, il ragazzo che a quattordici anni perse la madre e la star che nel 2019 al World Economic Forum, davanti alla platea di miliardari, disse: "Il capitalismo non è immorale, ma amorale". Ora aggiunge: "Il capitalismo è una bestia selvaggia, ma la globalizzazione ha portato molta più gente fuori dalla povertà di ogni altro 'ismo'".

BONO VOX COVER BONO VOX COVER

 

 

Bono promuove Thomas Piketty, critico della tassazione extra ai super ricchi. "Ma se qualcuno si presenta con un'idea migliore - spiega - la sottoscrivo. Non sono cresciuto con l'idea di fare della gente d'affari degli eroi, ma se portano lavoro alla comunità e trattano bene le persone, sono eroi". "Io - aggiunge - scrissi una canzone che diceva: 'Scegli i tuoi nemici con attenzione perché sono quelli che ti definiranno'. Fare dell'establishment il nemico è un pochino facile, no?".

 

Il testo fa parte di Cedars of Lebanon del 2009 e a molti sembrava declinata verso altri bersagli. Ora sembra rivolta ai noglobal del G8 di Genova. "Entrai in possesso di alcuni nastri dei massacri nella scuola di Genova occupata dai manifestanti - rivela - mi chiesero di farli girare. Lo feci e quando li restituì, dissi loro: 'Bene, cosa farete? Cosa faremo?'. Loro mi risposero: 'Amico, ma noi siamo anarchici, non siamo fatti per quella me...'".

jann wenner con bono vox, mick jagger e bruce springsteen jann wenner con bono vox, mick jagger e bruce springsteen

 

Bono dice di essere un attivista "molto diverso" dagli inizi ("mi piacciono magliette diverse, non quelle con scritto 'Che Guevara'"). "All'inizio pensavo bastasse redistribuire le risorse per risolvere ogni problema, ora so che non è così. È buffo quando ci arrivi da attivista". "Ho trascorso molto tempo in Africa e lì mi dicevano, non ci dispiacerebbe un po' di globalizzazione". Bono resta uno degli artisti più impegnati al mondo contro la povertà, introdotto alla filantropia nell'84 dal suo amico Bob Geldof. È quello della One Foundation, il manager che siede nel consiglio di amministrazione della californiana Zipline che consegna con i droni medicine in Ghana e Ruanda, ma anche il capo di una band accusata di aver spostato gli affari dall'Irlanda all'Olanda per sfruttare i benefici fiscali.

massimo d'alema con bono vox massimo d'alema con bono vox

 

Dall'incontro con papa Giovanni Paolo II nella residenza estiva di Castel Gandolfo per Jubilee 2000, la campagna di cancellazione del debito dei paesi poveri, all'esibizione al Pavarotti & Friends con il Maestro per una toccante 'Miss Sarajevo' dedicata alle vittime della guerra in Bosnia, sono tante le istantanee di una carriera che ha visto Bono spesso impegnato anche in cause politiche e civili

 

NELSON MANDELA E BONO VOX NELSON MANDELA E BONO VOX

C'è questo libro, non proprio rock: "L'ho scritto nel tentativo di spiegare che la vita è un atto creativo, le grandi tele sono tutte le cose che fai nella vita. Tutto quello che volevo una volta era trovare un posto, scrivere una grande canzone e sentirla cantare da tutti". "La canzone pop - aggiunge - è l'espressione del divino. Non sarei sorpreso se gli U2 facessero nei prossimi anni il loro miglior album. Non perché il mondo ne ha bisogno ma perché potremmo".

bono vox the edge bono vox the edge

 

papa francesco bono vox 1 papa francesco bono vox 1 bono vox bono vox BONO VOX IN AFRICA BONO VOX IN AFRICA tajani bono vox tajani bono vox bono vox bono vox bono vox bono vox bono vox 1 bono vox 1 bono vox bono vox papa francesco bono vox 4 papa francesco bono vox 4

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?