"Ci sono campioni che appartengono a tutto il calcio"#Sanremo2020 pic.twitter.com/sSV5ym1BvB
— Festival di Sanremo (@SanremoRai) February 6, 2020
Cultura, intelligenza, sapere ... immenso Roberto Benigni... finalmente a Sanremo si alza il livello #Benigni #Sanremo2020 pic.twitter.com/o827aaNMSK
— Giuseppe Galeano (@peppinoga07) February 6, 2020
Tra trattare Benigni come Dio sceso in terra e l'ultimo dei coglioni c'è una via di mezzo. Benigni ha semplicemente fatto Benigni. #Sanremo2020
— Giuseppe Candela (@GiusCandela) February 6, 2020
La spettatrice media di Sanremo l’ultima prosa che aveva sentito a tema amplesso era l’audiolibro di 50 sfumature.
— Guia Soncini (@lasoncini) February 6, 2020
Personalmente ritengo #Amadeus il miglior presentatore del #festivalsanremo2020 dopo i mitici #MIKE BONGIORNO e #Pippo Baudo
— massimo boldi (@MassimoBoldi) February 7, 2020
Basta, facci Dante e vattene. #Benigni
— Saverio Raimondo (@saverioraimondo) February 6, 2020
Sanremo, ascolti: 9, 8 milioni per terza serata, 54,5% share
(LaPresse) - Gli ascolti della terza serata del Festival di Sanremo condotto da Amadeus superano in share quelli delle prime due con 9 milioni e 836mila spettatori con il 54,5%.
Sanremo, ascolti: per terza serata miglior risultato share dal 1997
(LaPresse) - Il risultato della terza serata del 70esimo Festival di Sanremo targato Amadeus è il migliore dal 1997, edizione condotta da Mike Bongiorno e Piero Chiambretti e vinta dai Jalisse, che registrò uno share medio del 55,55% con 13 milioni 977mila spettatori.
Lo scorso anno la terza serata aveva registrato una media del 51,6% di share con 10 milioni 825mila spettatori.
Alberto Mattioli per “la Stampa”
Ci sono più monologhi in questo Sanremone che in tutto Shakespeare. Però il monologo più monologo, il monologo dei monologhi, il monologo al quadrato è Il Cantico dei cantici spiegato e recitato da Roberto Benigni ieri sera.
roberto benigni arriva a sanremo
Anche perché dura 31 minuti, che ne fanno il più lungo del Ventiventi e forse dell' intera storia del festival. Nemmeno Baudo aveva mai parlato tanto, almeno di seguito. Benigni arriva (finalmente) alle 22.53. Accompagnato dalla banda, una vera banda da strapaese longanesiano, sbuca dal red carpet in piazza, entra all' Ariston dalla platea, evoca i suoi Sanremo precedenti e fa la prima (e ultima) battuta politica: «Quest' anno si vota anche via citofono».
Poi però spiazza tutti. Perché decide che la sua canzone per il festival è il Cantico, il più antico, il più bello e il più misterioso di tutti i poemi d' amore. Eros sacro, certo, ma anche sesso «vero», carnale e concreto nelle sue metafore poetiche ma trasparenti. Sarebbe roba vietatissima in prima serata, ma la Bibbia la mette al riparo da contestazioni, o almeno speriamo. Come faceva con Dante, Benigni prima spiega queste parole divine poi le legge. Il pubblico della platea è più basito che conquistato, figuriamoci quello dei tinelli.
elettra lamborghini myss keta 2
Però, per un momento, diciamo pure un momento lungo, nella rumorosa inutilità di Sanremo passa il soffio della poesia. La basica emozione canzonettara si schianta nel confronto con l' unica immortalità autentica, quella della bellezza. E non è poco.
amadeus con la maglietta dell'inter
Tutto il resto, ovviamente, è cronachetta. La prima serata senza Fiorello è quella delle cover e dei duetti. La musica migliore ascoltata finora: le canzoni non sono infatti quelle del Sanremo corrente, ma ultraclassici di quelli precedenti. Si inizia con un duetto fra Zarrillo e Fausto Leali, ma poi qualche accoppiata vincente c' è. Arisa con le labbra nuove piace nei gorgheggi di Vacanze romane con Masini. Gualazzi e Simona Molinari, elegantissimi, miniano E se domani senza far rimpiangere troppo la Suprema.
La voce del silenzio con Alberto Urso in doppiopetto glitterato e Ornella Vanoni con capelli arancione e amnesie, 63 anni di differenza, è talmente surreale da risultare perfino piacevole. Voti finali dell' orchestra, che contano per la classifica finale: primi Tosca, Pelù e Pinguini Tattici Nucleari, ultimi Riki, Elettra Lamborghini, Bugo e Morgan.
Per il resto, Amadeus ha capito che far finire Sanremo alle due di mattina significa far la festa al festival, quindi cerca di accelerare e ci riesce pure, ma in scaletta c' è sempre troppo di tutto. Nel turn over delle primedonne tocca a due fanciulle nuove. Una è Alketa Vejsiu, star della tivù albanese che parla italiano a velocità supersonica: la prossima volta Sanremo fatelo presentare a lei, ce la caveremmo in un' oretta. L' altra è la modella Georgina Rodriguez, giunta in elicottero per la modica somma, pare, di 140 mila euro, celebre in quanto fidanzata di Cristiano Ronaldo, seduto in prima fila.
il tango di georgina rodriguez 2
il tango di georgina rodriguez 3
E qui si ripropone il problema di tutto il festival, nel senso che le gentili ospiti non possono fare le vallette perché sarebbe politicamente scorrettissimo, quindi per loro bisogna inventare qualcosa. I siparietti in spagnolo maccheronico fra Georgina e Amadeus sono imbarazzanti. Molto meglio quando lei balla il tango, intanto perché se la cava benissimo, spaccata compresa, e poi perché alla fine c' è l' atteso bacio con il campione bianconero e la coppia è una gran bella coppia. Sempre sul fronte femminile, da segnalare lo spot per il concerto «Una, nessuna e centomila» contro la violenza sulle donne il 19 settembre a Reggio Emilia: Nannini, Mannoia, Pausini, Giorgia, Emma, Amoroso, Elisa sono le magnifiche sette sul palcoscenico dell' Ariston. Ma le donne del festival restano personaggi in cerca di autori (non questi, però).
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