“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto dal sito
http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm
pubblicato da “Italia Oggi”
la repubblica, acqua bollente a 371 gradi
«Oceano bollente», aveva titolato nei giorni scorsi a tutta pagina La Repubblica, per segnalare che la temperatura media massima degli oceani era arrivata a 21 gradi. Ne mancavano 79 per portarli al punto di ebollizione, ma fa niente.
Il gap è stato ora colmato da questo titolo apparso sul sito del medesimo quotidiano: «La vita nell’habitat oceanico infernale: filmati gli “strani animali” nell’acqua bollente a 371 gradi». Intendiamoci: l’acqua in una pentola continua a barbugliare quando tocca i 100 gradi, ma La Repubblica ha trovato il modo per farla bollire a una temperatura quasi quattro volte più alta. Prodigi del giornalismo applicato alla fisica.
(La notizia si riferisce a una ricerca guidata da Monika Bright, dell’Università di Vienna, per conto dello Schmidt ocean institute, che la descrive così: «Il team scientifico ha ribaltato pezzi di crosta vulcanica, scoprendo sistemi di caverne brulicanti di vermi, lumache e batteri chemiosintetici che vivono in acqua a 75 gradi Fahrenheit», cioè 24 gradi Celsius. Non 371).
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Continua la lotta che Roberto Saviano ha ingaggiato da tempo con la grammatica. Su 7 lo scrittore parla di Elena Milašina, «aggredita da uomini incappucciati che le hanno fratturato le dita con un bastone, distrutto telefonini e tablet, rasata, pestata con calci e pugni».
Le hanno si accorda con il participio fratturato, ma con rasata e pestata no di certo. Saviano aggiunge: «Infine l’hanno cosparsa di zelyonka, antisettico simile alla tintura di iodio, diffusissimo in Russia e che i gruppi nazionalisti e populisti putiniani usano contro “gli oppositori”».
In redazione si uniformano prontamente al lessico savianeo con questa didascalia: «Addosso le è stato buttato del zelyonka». Premesso che in russo zelyonka è femminile, davanti ai sostantivi maschili che cominciano per z si devono usare l’articolo determinativo lo e la preposizione articolata dello. Regola che s’insegna in seconda elementare.
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pedro sanchez elezioni in spagna 2023
Titolo di spalla sulla prima pagina della Repubblica: «Spagna, i catalani aprono a Sanchez / una socialista guiderà la Cortes». Due errori in quattro righe rappresentano una media poco invidiabile: si scrive Sánchez (nella lingua iberica gli accenti sono obbligatori) e le Cortes.
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Maurizio Crippa, vicedirettore del Foglio, cita sul proprio giornale Il senso religioso, libro di Luigi Giussani: «Bur-Rizzoli ne ha da poco pubblicata una nuova edizione, nel centenario della nascita dell’autore (1923)».
Tralasciando che la Bur è una collana, e non un editore, Crippa appare in ritardo di un anno, benché sia cresciuto al Sabato, fucina di giornalismo ciellina. Don Giussani, fondatore di Comunione e liberazione, nacque il 15 ottobre 1922 a Desio.
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Titolo di spalla sulla prima pagina dell’Unità per un articolo di Mario Capanna: «Intellegenza artificiale e futuro umano». La rubrica si chiama Sottosopra. Scelta appropriata.
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Titolo dal sito del Corriere della Sera: «La ex non lo fa entrare in casa e lui sfonda una vetrata a calci: giovane muore dissanguato. La vittima trovata riversa in un lago nell’atrio del palazzo». Di Garda o di Como?
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marcello veneziani foto di bacco
Marcello Veneziani enumera sulla Verità i motivi per cui, a suo parere, il generale Roberto Vannacci è stato ingiustamente rimosso dall’incarico a seguito della pubblicazione del libro Il mondo al contrario. Ma l’editorialista perde il filo e, giunto al quarto punto, ripete «tre».
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Libero intervista Roberto Magni, generale di brigata in congedo della Guardia di finanza, che dà il suo sostegno al generale Roberto Vannacci. Nel titolo Magni viene definito «l’ex graduato della Finanza».
Nelle Forze armate italiane, i graduati sono intermedi tra i militari di truppa e i sergenti. Nella Guardia di finanza i graduati rappresentano il penultimo gradino gerarchico e comprendono, in ordine decrescente d’importanza, appuntati scelti qualifica speciale, appuntati scelti, appuntati, finanzieri scelti, finanzieri. Sotto i graduati ci sono solo gli allievi finanzieri. A Magni è andata peggio che a Vannacci: degradato.
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Serenella Bettin alle prese con l’alluvione di Bardonecchia sulla Verità: «Inizialmente gli sfollati erano 120, poi in mattinata si sono dimezzati, riducendosi fortunatamente a una sessantina». Essendo 120, ed essendosi dimezzati, ci pare improbabile che potessero ridursi a una ottantina o a una quarantina.
Poi fa parlare Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte: «Ho già sentito il vice premier Antonio Tajani che ha fin da ora dato la disponibilità del governo a fare la propria parte per aiutarci ad affrontare questa situazione». Conclusione del pezzo: «Il governo, tramite Tajani, promette aiuti». Già sentita anche questa.
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principe harry meghan markle 1
Federica Bandirali sul sito del Corriere della Sera annota che il principe Henry e la consorte Meghan Markle hanno depennato George Clooney e la moglie Amal «dalla lista di persone fidate» e aggiunge: «L’attore andava molto d’accordo con i Sussex fino al loro matrimonio nel 2018, poi piano piano i rapporti sono andati sciamando». Sarebbero potuti andare scemando, ma, si sa, i rapporti sciamano dietro la (mancata) regina, come le api.
••• Dal sito della Stampa: «Addirittura ciò vorrebbe avvenisse come favore alla Juventus, insolla, puro complottismo. Scenario, tra l’altro, che mal si concilierebbe con quello della trattativa del tecnico con la Nazionale dell’Araba». Quando si dice parlare arabo.
ILARY BLASI PUNTA IL ROLEX DI FRANCESCO TOTTI
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Giovanna Cavalli e Ilaria Sacchettoni sul Corriere della Sera, a proposito della causa di separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi: «E infine il collegio ha ritenuto infondata la richiesta di restituzione di altre borse, scarpe della cui sparizione Ilary non si sarebbe accorta prima, benché abbia avuto quasi 7 mesi». Borse o scarpe?
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Secondo Microsoft Start, che copia dal sito Showbizz daily una storia dal titolo «I dettagli (a volte scioccanti) delle autopsie delle star», «i medici hanno passato ore a cercare di salvare la vita di Brandon Lee. Gli hanno persino fatto una trasfusione di oltre 60 litri di sangue, ma i loro sforzi sono stati vani».
microsoft start, trasfusione da 60 litri
In realtà, 30 anni fa il figlio dell’attore Bruce Lee rimase vittima di un tragico incidente durante le riprese del film Il corvo e morì dopo che gli furono trasfuse 60 pinte di sangue, come scrisse il Washington Post, quindi 33 litri (la pint negli Stati Uniti, dove Lee spirò, equivale a 0,551 litri).