IL TESTO DE ''LA NOSTALGIE DU BIDET'' DI CHECCO ZALONE
La fragrance del a baguette
le perfume de l'omelette
passeggiar per les Champs Elysee
però me manc le bidet
mon Dieux la nostalgie du Bidet
A la place de la tour Eifelle
vien da moi la mademoiselle
me domande
excuse moi le Louvre dov'è?
mademoiselle non te respond, desolè
pourquoi?
parce que tu non ai fait le bidet
Ne pas possible
non è credible
mi vuoi far credere che tu
vraiment fai la doccia a ogni pupù
la liberté, fraternité, l'egualité
nient a confront du bidet
No, il ne pas [?]
je retorn in Italie
la culot fa prurì
e così proprio oggi so turnt nella mia Foggia
la delinques, la spazzatur, la poverté
però si tu entre ne la toilette
voilà, mon amour, le bidet
Andrea Parrella per www.fanpage.it
Checco Zalone sta per tornare al cinema con il suo nuovo film, Tolo Tolo, in uscita il 1 gennaio 2020. Per la presentazione è passato anche a VivaRaiPlay, il programma di Fiorello che in queste settimane vanta un parterre di ospiti da fare invidia al Festival di Sanremo. L'ospitata di Checco Zalone ha naturalmente cavalcato la polemica generata nei giorni scorsi da "L'immigrato", la canzone di lancio del suo quarto film.
Così Fiorello e Zalone hanno scherzato in studio facendo a gara a chi ha l'immigrato migliore. Da una parte Zalone con Maurizio Bousso, tra i protagonisti di Tolo Tolo e anche del video de "L'immigrato". Dall'altra Fiorello con Phaim Bhuiyan, protagonista assoluto di VivaRaiPlay. Entrambi romani, ma entrambi usati come immigrati. Fiorello fa dire a Phaim alcuni detti romani, come a voler dimostrare che lui sia capace a farlo, mentre Zalone fa raccontare a Bousso la trama del film. "Perché la fai dire a lui?", chiede Fiorello, "Sono quei lavori che noi italiani non vogliamo più fare", risponde Zalone.
Poi a dispetto di quanto ci si attendesse, Zalone non canta "Immigrato", ma un'altra canzone, "La nostalgie du bidet", presunta colonna sonora del suo prossimo film, in uscita fra 7 anni: "Cesserò di essere il solito qualunquista, becero. Sarà un film profondo. La storia di un italiano che si trasferisce a Parigi". Si chiude così l'ospitata di Zalone, che dimostra ancora una volta di sapere benissimo come le polemiche siano spesso l'ingrediente perfetto per la ricetta del successo di un film.
GIORGIA MELONI E L'IMMIGRATO DI CHECCO ZALONE
Il film dell'attore pugliese, che con i precedenti lavori ha battuto tutti i record di incassi della storia, è preceduto infatti preceduto da enormi polemiche, incentrate tutte sulla canzone con cui Zalone ha deciso di lanciare il film, dal titolo "L'Immigrato", nella quale Zalone cavalca i più beceri stereotipi relativi agli extracomunitari di origine africana.
Un milione in pochi giorni per la clip di "Immigrato", che in pochi giorni è già diventata un piccolo caso. "Immigrato", infatti, gioca sia nel testo che nel video con gli stereotipi che in questi ultimi anni hanno raccontato il fenomeno migratorio in Italia, quella parte declinata in maniera razzista. Nel video che dà il lancio a "Tolo Tolo" Zalone mette dentro tutti gli stereotipi, dai migranti al semaforo, a quelli che aiutano con i carrelli al supermercato o dal benzinaio.
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