Daniele Mastrogiacomo per la Repubblica
La faccia tonda, il fisico obeso, lo sguardo triste, Juan Luis Lagunas, 20 anni, ha bruciato la sua giovane vita in meno di 5. È stato ammazzato con 15 colpi di pistola mentre sedeva in un bar di Tlaqueppaque, vicino a Guadalajara, nello Stato di Jalisco. Sedotto dai narcos e dal loro mondo fatto di potenti Suv, belle donne, armi e cocaina, a 15 anni, abbandonato dai suoi genitori, aveva deciso di lasciare Villa Juárez, un Comune al centro del triangolo del narcotraffico messicano, per cercare una vita migliore a Culiacán. Si adatta presto, lavora duro, tra officine e autolavaggi. Qui incontra i suoi padrini: uomini armati, donne esplosive, macchine scure. I sicari lo adottano, lo invitano alle feste.
Lo fanno cantare, suonare, ballare, seguendo quei riti per i quali diventi uomo solo se tracanni fino allo spasimo. Juan Luis è un bambino. Ma è felice, si sente realizzato. Ha la passione per i video, ci sa fare. Registra gli incontri, li posta su Youtube, chiusi da frasi poi virali. Come «Ahí nomás quedó», «la storia finisce lì», un' espressione entrata nel gergo dei giovani di tutto il Messico. Quei video erano assurdi, esilaranti, spezzoni senza senso di una vita da sballo.
Ma piacevano, sempre pieni di donne nude. La rete li cliccava e li condivideva. Presto il giovane da giullare dei sicari si trasforma in un narcoyoutuber. Ha un milione di follower, diventa il Pirata di Culiacán. Fino alla settimana scorsa. Osa l' impensabile. Sfida il più pericoloso e spietato narco.
Butta lì una frase, in apertura dell' ennesimo video che posta sul web: «El Mencho mi fa una pip». Si condanna a morte. Perché il Mencho, un nome che non si può neanche pronunciare, è Nemesio Oseguera Cervantes, leader del Jalisco Nuova Generazione, il cartello dominante. Rincara la dose. Indica ai fans dove si trova lunedì, li invita per l' ennesima festa. Alle 11 di sera sei sicari irrompono nel Los Mentados.
Impugnano le pistole a viso scoperto: vanno dritti verso il ragazzo, gli scaricano addosso una raffica di colpi. Resterà lì a terra per tre ore.
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