Marco Giusti per Dagospia
SERGIO CASTELLITTO IN DANTE DI PUPI AVATI
Il primo posto in classifica di “Dante” di Pupi Avati, quello con Sergio Castellitto che fa Boccaccio, è durato un giorno. Già ieri, Avati&Castellitto&Dante devono cedere il passo alla commedia per anzianotti con George Clooney & Julia Roberts "Ticket to Paradise”, sempre tra inferno e paradiso siamo, che incassa al primo giorno 64 mila euro con 9.866 spettatori in 350 sale, che diventano130 mila totali con l’incasso dell’anteprima di domenica. Con 28 spettatori a sala non è che sia andato benissimo, insomma, per essere un film americano con due star di quel tipo.
“Dante” precipita quindi all’inferno del secondo posto con 42 mila euro, 7.693 spettatori in 308 sale, 24 spettatori a sala, per un totale di 605 mila euro. Terzo “Siccità” di Paolo Virzì, commedia all’italiana modellata sui film di Ettore Scola con Silvio Orlando uscito di galera e Valerio Mastandrea che fa il tassinaro che si addormenta al volante, 38 mila euro, 6.142 spettatori in 324 sale per un totale di 842 mila euro. 18 spettatori a sala. Peccato.
Era partito decisamente bene, poi qualcosa si è inceppato, dopo la disfatta elettorale della sinistra e il pubblico è tornato a vedere i dragoni e gli orchi in streaming. Insomma. Se arriva al milione è tanto. Quarto posto per l’ottimo horror “Smile”, 31 mila euro e un totale di 498 mila euro. Quinto “Dragon Ball Super Super Hero” con 28 mila euro e un totale di 1 milione.
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Sesto con 26 mila euro al primo giorno di programmazione, il film del momento, quello che non dovreste perdere, la complessa commedia cino-americana con la complicazione del multiverso (se dico così non lo vedrete mai…) “Everything Everywhere All at Once” di Dan Kwang e Daniel Scheinert noti come I Daniels con la strepitosa Michelle Yeoh e Jamie Lee Curtis in versione assatanata agente delle tasse, Stephane Hsu. Io vi ho avvisato. Va visto. Se volete essere un po’ alla moda e non parlare a vanvera di cinema con gli amici.
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E non dite che non ci capite niente, perché alla fine è una storia facile di crisi di mezza età tra moglie e marito e crisi tra madre e figlia lesbica che non si sente accettata. Ottimo film anti-salviniano. Non c’è Dio, non c’è Patria e non c’è Famiglia tradizionale. 19 spettatori a sala.
SERGIO CASTELLITTO PUPI AVATI - DANTE
Gli altri film in uscita da ieri sono andati anche peggio. La commedia con Riccardo Scamarcio “Quasi orfano” diretta da Umberto Carteni, quello del terribile “Matrimonio a Las Vegas”, incassa 12 mila euro con 2000 spettatori in 249 sale, cioè la bellezza di 8 spettatori a sala (sì, vabbé, altro che orfano…), “The Hatching – la forma del male” 7 mila euro con mille spettatori in 100 sale, “Gli orsi non esistono” dell’iraniano dissidente Jafar Panahi, reduce da Venezia, 5 mila euro con 931 spettatori in 38 sale, cioè 24 spettatori a sala. Come George Clooney e Julia Roberts. “La vita è una danza” di Cédric Klapisch 3 mila euro, 542 spettatori in 53 sale. Il bellissimo documentario su Papa Francesca “In viaggio” al suo terzo giorno di programmazione scende al 29° posto con 1.891 euro e 258 spettatori. E’ così.
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