IL DIVANO DEI GIUSTI - SU AMAZON PRIME “THE FATHER”, CON ANTHONY HOPKINS PIÙ RINCOJONITO DI NOI SUL DIVANO DI CASA – TRA “UN’ESTATE AI CARAIBI” DEI VANZINA BROS E IL DELIZIOSO ”TUTTO QUELLO CHE VUOI” DI FRANCESCO BRUNI, FONDAMENTALE L’ARRIVO SU CINE 34 ALLE 2, 50, DI “LADIES&GENTLEMEN” DI TONINO PULCI CON ANIA PIERONI. SI NARRA CHE, INFASTIDITA DAI RIMPROVERI DEL REGISTA, UN GIORNO ANIA SI PRESENTO’ SUL SET SCORTATA "DALL’AMICO DEL CUORE" BETTINO CRAXI PER METTERE LE COSE A POSTO… - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

 

the father the father

Si torna a scuola. E si tornano a vedere il film sul divano, alla faccia di Venezia, dove ancora brillano la topona di Luisa Ranieri in “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino e il pisellone di Benjamin Voisin in “Illusions perdues” di Xavier Giannoli. In sala, vedo che i soli due film reduci dal concorso della Mostra, “Qui rido io” di Mario Martone e “Il collezionista di carte” di Paul Schrader sono rispettivamente secondo, a 313 mila euro, e sesto a 132. Il primo incasso, forte di 692 mila euro e di un totale di 2 milioni 702 mila euro è il fracassone “Shang-chi e la leggenda dei dieci anelli” targata Walt Disney. “Come un gatto in tangenziale 2” è terzo nel box office della settimana con 308 mila euro con un totale di 2, 3 milioni di euro. Poteva andare meglio…

 

the father 23 the father 23

Ieri sera, vi dico subito, mi sono visto su Amazon Prime a 4,99 euro, un affarone, l’allegrissimo “The Father”, scritto e diretto da Florian Zeller con Anthony Hopkins come il padre malato di Alzheimer e Olivia Colman come sua figlia che non ne può più di stargli dietro e progetta di mollarlo per andare a Parigi.

 

Per tirarci su e non andare a letto con l’immagine del disastro mentale descritto dal favoloso premio Oscar Anthony Hopkins, io e mia moglie, ci siamo catapultati su un serie islandese piena di morti e di neve che abbiamo trovato. La appena arrivata su Netflix “Trapped”, diretta dallo specialista Baltasar Kormacur, due stagioni vi avviso, ma benedetta con un 100% di gradimento su Rotten Tomatoes. Ha funzionato, anche se mi devo essere non poco addormentato, tutte le negatività di “The Father” se ne erano andato con la tempesta nei mari del nord, le navi, la neve.

 

the father 17 the father 17

Stasera in chiaro vi avviso che tornano due perle delle nostre serate da più o meno vaccinati&divanisti, “Il commissario Montalbano” su Rai Uno con un episodio già visto e rivisto, ma va bene lo stesso, e il fondamentale salotto di Lilli Gruber “Otto e mezzo” su La7.

 

Anche con Scanzi o chi per lui sarà sicuramente una serata meno angosciante rispetto a vedersi “The Father” con il grande Anthony Hopkins più rincojonito di noi sul divano di casa. In alternativa, mi chiederete, che vediamo? Il cafonissimo “John Wick 3 – Parabellum” di Chad Stahelski con Keanu Reeves, Anjelica Huston e Laurence Fishburne su Rai Due potrebbe essere la scelta giusta per prepararsi all’arrivo del nuovo Matrix a Natale.

 

Vedrei volentieri anche “Un amore all’altezza”, commedia sentimentale comica francese di Laurent Tirard con lo strepitoso Jean Dujardin, Virginie Efira e Cedric Kahn, Iris alle 21, remake di un film argentino mai visto in Europa dove è di scena il difficile rapporto tra una donna alta e un uomo simpatico ma molto basso, diciamo un metro e quaranta. “Vendetta all’O.K. Corral- L’ora delle pistole” di John Sturges, Rai Movie alle 21, 10, è un film per esperti di western americani.

 

the father 33 the father 33

Ha un grande cast, con James Garner come Wyatt Earp, Jason Robards come sputazzante e ’mbriaconissimo Doc Holliday, Robert Ryan come Old Clanton, ma è il sequel del primo “Sfida all’O.K.Corral” dello stesso Sturges con altro cast, cioè Burt Lancaster, Kirk Douglas, e come tutti i sequel, insomma, il meglio è già passato. Inoltre a Sturges la United Artists vietò di chiamare gli attori del vecchio film per renderlo un prodotto completamente diverso. Il film soffrì all’epoca dell’arrivo degli spaghetti western, diventando così un western classico un po’ tardivo. E non così accurato, visto che Ike Clanton aveva allora 34 anni e non i 57 di Robert Ryan. Ma, personalmente, lo adoro.

 

Cine 34 rilancia alle 21 un film vacanziero dei Vanzina bros, “Un’estate ai Caraibi” con Enrico Brignano, Carlo Buccirosso, Biagio Izzo, un grande Gigi Proietti e la coppia inedita Martina Stella e Paolino Ruffini. Vistissimo ormai, ma divertente. Ci sarebbe anche, su Tv2000 alle 20, 55, il film televisivo dei fratelli Frazzi del 1997 “Don Milani-Il priore di Barbiana” con Sergio Castellitto, Ilaria Occhini e Arturo Paglia quando faceva l’attore e non ancora il produttore. I Frazzi facevano del buon cinema per la tv, serio e documentato.

 

tutto quello che vuoi tutto quello che vuoi

Su Canale 20 alle 21, 05 passa il thrillerone tutto ambientato al Polo Sud, con tanto di delitto tra i ghiacci e copevole da scoprire, “Whiteout. Incubi bianco”, diretto da Dominic Sena, buon regista uscito insieme a David Fincher, con Kate Beckinsdale e Gabriel Macht.

 

Non brillò alla sua uscita “The Guardian”, actiron diretto da Andrew Davis con un Kevin Costner ormai spompato che addestra reclute per il salvataggio in mare, Cielo alle 21, 15. Eviterei anche il “Killer Elite” diretto da certo Gary McKendry con Clive Owen, Jason Statham e Robert De Niro, Italia 1 alle 21, 20, tratto da un romanzo semi-autobiografico di certo Ranulph Fiennes sul caso, vero, di agenti delle forze speciali inglesi che trovano la morte per mano di un gruppo di killer mercenari.

 

Per proteggere gli agenti rimasti viene formato un gruppo di elite che se la vedranno con i cattivi. In pratica Clive Owen contro Jason Statham. In seconda serata non posso non segnalarvi su Rai 5 alle 22, 10 il delizioso ”Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni che vede protagonista il vecchio Giuliano Montaldo e il giovane scapestrato Andrea Carpenzano.

 

tutto quello che vuoi 19 tutto quello che vuoi 19

“L’Alzheimer che malattia è? Si attacca?”. Annamo bene… Un vecchio signore, addirittura un poeta di 85 anni un bel po’ svanito, e un ventiduenne ignorantello trasteverino, ma de core, si incontrano. Il giovane, che è l’inedito Andrea Carpenzano, fa da accompagnatore al vecchio, interpretato da Giuliano Montaldo, che vive tra un presente nebuloso e un passato da ventenne in tempo di guerra che ritorna prepotentemente.

 

Nel passato c’è qualche segreto che porterà a una buffa caccia al tesoro in Toscana che coinvolgerà il vecchio poeta, il suo giovane accompagnatore e altri tre pischelli, suoi amici fraterni. Alla fine del viaggio chi dovrebbe aver capito qualcosa dalla vita e dalla poesia l’avrà capito. Uno degli amici, avviso, è Arturo Bruni, rapper dei DarkPoloGang nonché figlio del regista. Geograficamente il film è perfetto.

 

Il giovane Alessandro è trasteverino purissimo, frequenta pure le zecche del Cinema America Occupato, mentre il vecchio poeta Giorgio abita a Via Dandolo, nel quartieri alti di Trastevere, dove abitano registi e scrittori di fama. Non è neanche romano, ma torinese.

 

Alessandro, quindi, ogni mattina deve muoversi verso il quartiere alto per portare a spasso il vecchio signore. Bruni sa come muovere i suoi due protagonisti, come farli dialogare e come costruire attorno a loro una serie di personaggi minori riusciti. Il padre un po’ coatto di Alessandro, interpretato da un Antonio Gerardi in gran forma e molto umano, la madre del suo miglior amico, Donatella Finocchiaro, con cui ha una storia un po’ infamella. Montaldo è adorabile nel suo ruolo di poeta svampito, Andrea Carpenzano una bella scoperta (ha girato, ma dopo, Il permesso), gli altri pischelli pure e fanno parecchio ridere. Ma forse il meccanismo della caccia al tesoro nascosto al tempo di guerra è un po’ lieve.

ladies e gentlemen ladies e gentlemen

 

Per i fan dei vecchi western avverto che ripassa “Assalto finale”, Rai Movie 23 con Glenn Ford, George Hamilton, Inger Stevens, Harry Dean Stanton e un giovanissimo Harrison Ford, firmato alla regia da Phil Karlson, ma in realtà iniziato e ideato dal ben più interessante Roger Corman e montato, almeno fino a quando lavorava Corman, dal grande Monte Hellman.

 

Non so perché venne sbattuto fuori Corman, ma il film ebbe vari problemi, visto che il produttore Harry Joe Brown, per completare le riprese, cacciò un assegnuccio da un miliardo di dollari. Si racconta che al tempo George Hamilton era fidanzato con la figlia del presidente Johnson e quando lei lo venne a trovare sul set era pieno di cecchini e poliziotti.

 

Per i giovinastri ci sarebbe “Tutto molto bello” di Paolo Ruffini, Cine 34 alle 23, 15, un film che venne lanciato in 450 copie da Medusa, a un anno di distanza dal successo (sei milioni di euro) del film precedente di Paolino, “Fuga di cervelli”, sbertucciato da critica e blogger, e una manciata di mesi dopo il clamoroso “topa meravigliosa” detto ai David a Sophia Loren (“Non capisco questo idioma” fu la risposta).

ania pieroni ania pieroni

 

Ovviamente assieme a Paolo Ruffini c’è la superstella Frank Matano, ci sono varie celebrità di “Colorado”, Gianluca Fubelli detto Scintilla, Angelo Pintus e Chiara Francini, brava presentatrice e anche qui primadonna. Il film è una sorta di variazione italiana di “Una notte da leoni” con due padri in attesa della nascita dei rispettivi figli, Paolino e Matano, che escono dall’ospedale e saranno risucchiati in un vertice di follia che li farà tornare solo la mattina dopo vestiti rispettivamente da Beep Beep e da Heidi.

 

Per i fan dell’action c’è “Escape Plan3: L’ultima sfida” di John Herzfeld con Dave Bautista e Sylvester Stallone, Rai 4 alle 23, 50. Nella notte niente di meglio che celebrare lo scomparso Jean-Paul Belmondo con uno dei suoi film più celebri, “Borsalino” di Jacques Deray dove divide la scena con Alain Delon, l’amico/nemico di sempre, Rai Movie alle 00, 30. Tra i mistery brilla “1921-Il mistero di Rockford” di Nick Murphy con la bella e sofisticata Rebecca Hall, Dominic West e Imelda Staunton, Iris all’1, 05, film di fantasmi che si aggirano nella campagna inglese dopo la Prima Guerra Mondiale. Non male.

ania pieroni 8 ania pieroni 8

 

Assolutamente da non perdere “Tutto l’amore che c’è”, uno dei migliori film diretti da Sergio Rubini, scritto da Domenico Starnone con una giovanissima Vittoria Puccini, Teresa Saponangelo, Gerard Dépardieu, Michele Vanitucci, Margherita Buy, ambientato in un paesino della Puglia negli anni ’70 tra desideri di ogni tipo e voglie di fuga, Cine 34 all’1, 05.

 

ania pieroni. ania pieroni.

Arriva un po’ di sano cinema stracult con il thriller “Le ultime ore di una vergine” di Gianfranco Piccioli, poi passato alla produzione, con Massimo Farinelli, figlio di un esercente di Perugia, Don Backy, Sydne Rome, Rete 4 alle 2. Rai Premium alle 2, 25toglie dalla naftalina delle teche Rai l’horror “Miriam” girato nel 1980 da Biagio Proietti con Luisa Rossi, Claudia vegliante, Corrado Annicelli. Mai visto davvero da nessuno. Fondamentale l’arrivo di “Ladies&Gentlemen” di Tonino Pulci con Maurizio Micheli, Renato Scarpa, Ania Pieroni, Massimo Lopez e Mario Maranzana, Cine 34 alle 2, 50, sorta di remake all’italiana, non finissimi, il primo titolo era addirittura “Toilette”, della celebre commedia fantastica di René Clair “Accadde domani”. Prodotto da Nello Santi per la Reteitalia di Berlusconi, vedeva come protagonista addirittura Ania Pieroni, allora fidanzata ufficiale di Bettino Craxi.

 

bettino craxi bettino craxi

Si narra che, infastidita dai rimproveri del regista, forse volò anche uno schiaffo, un giorno Ania si presentasse sul set scortata proprio dall’amico del cuore Bettino per mettere le cose a posto. E da allora, per molti lunghi anni, diciamo quattordici, il povero Tonino Pulci non diresse più niente. Il film andò però direttamente a Venezia nella sezione famigerata De Sica’84 e tutti a chiedersi perché mai un film di quel tipo fosse andato… Anime candide del cinema italiano. Al mio amico del cuore Giovanni Buttafava, vero giornalista dell’Espresso (quello di allora non questo di adesso) venne chiesto di interpretare il giornalista baffuto, che venne poi interpretato da Mario Maranzana.

ania pieroni ladies and gentlemen ania pieroni ladies and gentlemen

 

Alle 4, 15 su Iris arriva pure “Scorticateli vivi”, film sui mercenari in Africa non proprio edificante di Mario Siciliano con Bryan Rostrom, Anthony Freeman alias Mario Novelli, Thomas Kerr. Chissà chi l’ha visto? Credo sia anche più raro del terribile decamerotico “le amorose notti di Ali Babà” diretto da Luigi Latini De Marchi con Krista Nell, Ivana Novak, Alan Barker, Cine 34 alle 4, 30. Tutto termina con un mai sentito “Le lacrime delle Dolomiti di Sesto” girato nel 2014 da Hubert Schinegger con Thomas Prenn e Florian Sumerauer, Rai Movie alle 5. Magari mi alzo per capire cosa sia…

ANIA PIERONI ANIA PIERONI ania pieroni oggi foto di bacco ania pieroni oggi foto di bacco

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...