Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Beh. In chiaro su Tv2000 alle 21 ci sarebbe un grande classico da riscoprire, “Un posto al sole” diretto nel 1951 da George Stevens, tratto da “Una tragedia americana” di Theodor Dreiser con Montgomery Clift, Elizabeth Taylor, Shelley Winters. All’epoca vinse sei Oscar, regia, sceneggiatura, musica, fotografica, ma nulla agli attori. Titolo fortunato, visto che in Italia finirà per siglare la serie più longeva della Rai. Mentre quello originale, “Una tragedia americana”, venne usato per il celebre sceneggiator della Rai con Virna Lisi e Warner Bentivegna.
liz taylor montgomery clift un posto al sole
Stevens cambiò il titolo originale in “Un posto al sole” (“A place in the Sun”) perché la prima versione del film, diretta nel 1931 da Josef von Sternberg con Philips Holmes e Sylvia Sidney fu un flop commerciale. Shelley Winters ricordava che Stevens cercava di fare improvvisare sempre gli attori per avere più spontaneità nelle riprese. Non risentiva neanche le battute, ma si fidava dei suoi attori, a cominciare da Clift e Winters, legati al Metodo dell’Actor’s Studio. Girava moltissimo, tanto che stette al montaggio un anno e i costi lievitarono. Film adorato da Chaplin e da Mike Nichols, che lo vide, sosteneva, 50 volte.
mio fratello e' figlio unico 1
Su Cine 34 alle 21 avete il film giusto per il governo Meloni, “Mio fratello è figlio unico” diretto da Daniele Luchetti, ma tratto dal romanzo di Antonio Pennacchi “Il fasciomunista”, titolo ritenuto impossibile dalla produzione, basato sulla sua strana crescita politica nell’Agro Pontino tra comunisti e fascisti. Protagonisti sono Riccardo Scamarcio, nel pieno del suo glam giovanile, Elio Germano, Diane Fleri, Luca Zingaretti.
Su Canale 20 alle 21, 05 avete “Io sono leggenda” di Francis Lawrence con Will Smith, Alice Braga, Charlie Tahan, Sally Richardson, ennesima versione del celebre romanzo di Richard Matheson. Piuttosto curiosa anche il fantascientifico “Source Code” di Duncan Jones con Jake Gyllenhaal, Michelle Monaghan, Vera Farmiga, Jeffrey Wright, dove ritornare indietro nel tempo porterà il protagonista a impedire un terribile attentato a un treno, Rai Movie alle 21, 10.
il grande match de niro e stallone
Su Canale 27 alle 21, 10 è comunque un piacere ritrovare sullo stesso ring De Niro e Stallone invecchiato non poco nel curioso “Il grande match” di Peter Segal con Kevin Hart, Alan Arkin, Kim Basinger. Abbiamo capito bene? De Niro vs Stallone!? Cioè Jake La Motta vs Rocky Balboa? Un match atteso 30 anni.
IL GRANDE MATCH STALLONE DE NIRO E ALAN ARKIN
Magari sono un po’ ridicoli. Perché né Stallone né De Niro sono più li stessi. E Peter Segal e i suoi autori non sono né Scorsese né Avildsen. Per non parlare delle critiche americane (“questo match non è degno di essere combattuto”, “il film è un freakshow”, “le battute sono confuse”, “le scene drammatiche sono senza vita”), ma ci si diverte parecchio lo stesso solo a vederli assieme questi due dinosauri che si lanciano frecciatine. “Sei grasso e sei vecchio!”. E se Stallone non è mai stato così bravo, De Niro fa tripli salti mortali per farci ricordare che sa bene di essere stato Jake La Motta in gioventù.
il grande match de niro e stallone
E gli basta un’occhiata per dimostrarci quanto possa ancora essere pericoloso. Non solo. I due dinosauri si trascinano, a parte una Kim Basinger un po’ svaporata che nel film fu causa dei loro litigi trent’anni prima, un incredibile Alan Arkin come “Lightning”, vecchio allenatore di Stallone che esce dall’ospizio e cerca di rimettere in sesto il suo campione correndogli dietro con la carrozzella e gli fa bere pure piscio d’asino.
il grande match de niro e stallone
Va detto che Alan Arkin è uno spettacolo nello spettacolo e ha sempre le battute migliori: “Buttalo giù, svelto, devo pisciare!”. Non sono male però neanche le battute che De Niro, appesantitissimo, molla al suo ciccionissimo allenatore che mangia e legge giornaletti mentre lo allena: “Qualcosa di interessante sul giornale a parte le briciole del burrito?”.
Su Canale 5 alle 21, 20 avete il film che vincerà la serata, probabilmente, “Odio l’estate” con Aldo Giovanni Giacomo, dove si fanno rubare la scena dalle mogli, Lucia Mascino, Carlotta Natoli, Maria Di Biase, ma è ben diretto dal loro vecchio socio (alla regia) Massimo Venier. Giacomo è un dentista che non riesce a comunicare né col figlio né con la moglie e aspetta come una manna la flat tax berlusconiana, Giovanni ha un negozio di accessori per scarpe che non funziona più bene e dovrà probabilmente chiudere, Aldo è quello che sembra più allegro di tutti, ma la moglie pensa che nasconda un segreto.
L’idea di Venier e degli sceneggiatori, è che per la disattenzione di una agenzia, le tre famiglie si ritrovino su un’isola non precisata del sud (ma siamo in Puglia), a dover dividere la stessa casa. Ma la vacanza, malgrado il disastro che sembrerebbe all’inizio, si dimostrerà più interessante del previsto, grazie anche ai buoni rapporti che si stabiliscono tra i figli e tra le mogli. Ottime le apparizioni di un divertente Michele Placido come maresciallo dei carabinieri alla Vittorio De Sica e di Massimo Ranieri nei panni di se stesso.
Rai 2 risponde alla stessa ora, 21, 25, con un buon film, “Jojo Rabbit” di Taika Waititi con Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Scarlett Johansson, Sam Rockwell. Intanto, scrivevo quando lo vidi, un film che inizia con “I Want to Hold Your Hand” dei Beatles in tedesco (Komm, gib mir deine Hand) e chiude con “Heroes” di David Bowie sempre in tedesco (Helden), non può che farci piangere. Come se non bastassero, sentiamo anche “I Don’t Want Grow Up” di Tom Waits e “Mama” di Roy Orbison.
Quanto alla stravaganza dell’idea, quella di costruire un film su un bambino di 10 anni, il piccolo Jojo, interpretato da Roman Griffin Davis, cresciuto nella Germania nazista come piccolo Hitler Jugend che ha come amico immaginario Adolf Hitler, diciamo che non sarà tipico humour ebreo, ma forse tipico humour maori-ebreo, perché il regista, Taika Waititi, celebrato per il fracassone “Thor:Ragnarok”, qui anche sceneggiatore e attore nel ruolo di Adolf Hitler, è appunto di padre maori e di mamma ebrea.
Di fatto tutto il film è pieno di amore per la mamma del piccolo Jojo, interpretata da un’incantevole Scarlett Johansson con le sue scarpette bianche e marroni e il suo buffo cappellino. Non è un film facile e non potrà piacere a tutti, ma se entrate dentro al tipo di umorismo beffardo e amaro di Taika Waititi, diciamo un po’ alla Wes Anderson, ma anche alla Mel Brooks, che infatti è fan del film, ve ne innamorerete.
In seconda serata torna il favoloso horror in treno con gli zombi coreani “Train to Busan” di Sang-ho Yeon con Yoo Gong, Dong-seok Ma, Yu-mi Jeong, Woo-sik Choi, Rai Movie alle 22, 40. Meglio di un videogioco. Warner tv alle 23 si spara “La Passione di Cristo” di Mel Gibson con James Caviezel come Gesù Cristo, Monica Bellucci come Maddalena, Claudia Gerini come la moglie di Ponzio Pilato, Maia Morgenstern come Maria, Sergio Rubini come ladrone, Sabrina Impacciatore come la ragazza del sudario, Rosalinda Celentano come Satana e perfino Michelle Bonev!
Mel Gibson impose la messa ogni mattina a tutti prima di iniziare le riprese. Jim Cavaziel si fece male a più riprese, fra frustate e luce che gli cadevano addosso. La scena chiave, puro horror, è quella delle frustate. Ultrarealistica. Con le comparsacce romane che dicono improperi in dialetto ma sono poi doppiate in latino per la versione finale. Un delirio. Tutto girato a Matera. Con 30 milioni di budget ne fece 620 di incasso in tutto il mondo. Una sorta di violentissima Passione di Cristo Django-style.
Su Cine 34 alle 23, 10 avete invece “Immaturi. Il viaggio” di Paolo Genovese, sequel di “Immaturi”. Ci sono Ambra, Raoul Bova, Barbora Bobulova, Luisa Ranieri, Ricky Memphis, Luca e Paolo. Incassò 11 milioni di euro nel lontano 2012, che allora non sembrarono neanche moltissimi (eh…). Il film, insomma, era quello che era. Ricordo che scrissi “Aridateci i cinepanettoni!”.
il culo di rocio munoz morales in immaturi il viaggio.
Ma nel ruolo di due ragazze spagnole scatenatelle si distinguono Rocio Munoz Morales, futura moglie di Bova, e Aurora Cossio, colombiana al tempo presentata come fidanzata di Silvio Berlusconi. Grazie a Silvio fece una serie di capolavori come “Ti stramo”, film diretto da Pino Insegno, portabandiera culturali della Meloni, “Il figlio più piccolo” di Pupi Avati, già chiamato al ministero di Genny Sangiuliano e il fondamentale “Faccio un salto all’Avana”. Dopo scompare nel nulla.
Nella notte, alle 0, 50 su Rai Movie ricompare “Il conformista” di Bernardo Bertolucci con Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda, Pierre Clementi, mentre alla stessa ora, su rete 4, avete il bellissimo film di Roman Polanski “Il pianista” con Adrien Brody, Thomas Kretschmann, Emilia Fox, Ed Stoppard, dove rivive gli orrori del nazismo a Varsavia. Cine 34 all’1, 25 presenta l’erotico-con-idee “Femmina” di Giuseppe Ferlito con una Monica Guerritore bomba sexy che gira per Roma nuda sotto un cappottone maschile e ogni tanto mostra tutto.
”Avevo voglia di mettermi in gioco senza sovrastrutture, di essere semplicemente me stessa anche nelle poche scene in cui appaio svestita. Soltanto un corpo nudo che cerca un altro corpo”. Lei nel film è pazza d’amore per il bel trucidone Roberto Farnesi e pronta a cornificare il marito Alberto Di Stasio. Progetta anche di ucciderlo. Ultimo film erotico della Guerritore e ultimo prima di divorziare da Gabriele Lavia.
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Su Iris all’1, 45 passa la commedia francese “We Were Young – Destinazione Paradiso”, due titoli che traducono quello francese del tutto diverso, “On voulait tout casser”, diretto da Philippe Guillard con Benoît Magimel, Elsa Mollien, Kad Merad, Charles Berling. Tutto al maschile. Per i fan del cinema stracult propongo invece “Blastfighter”, avventuroso violento con revenge di Lamberto Bava con Michael Sopkiw, Valentina Forte, George Eastman, Stefano Mingardo, Ottaviano Dell'Acqua, Cine 34 alle 3, 05.
Ha più status (insomma…) il più horror “Apocalypse domani” di Antonio Margheriti con John Saxon, Tony King, Venantino Venantini, Elizabeth Turner, Giovanni Lombardo Radice, Iris alle 4, 40. Chiudo con lo strepitoso 007 all’italiana “Missione speciale Lady Chaplin” di Alberto De Martino con Ken Clark, Daniela Bianchi, Jacques Bergerac, Helga Liné, Mabel Karr, Cine 34 alle 4, 35. Terzo film della serie Dick Malloy alias 077 che vede come protagonista Ken Clark.
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Ma tra i migliori come ricordava Ken Clark: “Credo che fosse il migliore dei film di spionaggio che abbiamo prodotto, soprattutto come confezione. Spendemmo anche molto, sui cinquecento milioni. Avevamo due star, Ken Clark e Daniela Bianchi, che era nel suo momento di maggiore notorietà. Girammo in posti molto alla moda, come il Don Pepe di Marbella e riuscimmo anche a andare a New York. La produzione là ce la fece Grey Fredrickson, che era stato anni a Roma e che poi fu uno dei produttori del Padrino.”
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Oggi è soprattutto un folle film di spionaggio con una cattiva protagonista, Daniela Bianchi, che ne fa di ogni colore. Detto questo, probabilmente, è il migliore degli spionistici diretti da Alberto De Martino e sicuramente il miglior ruolo offerto a Daniela Bianchi nella sua carriera del dopo-Bond. È l’eroina del film. “Questo film è molto divertente”, ricorda oggi l’attrice, “perché ero proprio la protagonista, mi travestivo da vecchia, da suora, da tutto. Avevo voluto io gli abiti di Federico Forquet. A girarlo fu molto faticoso, molto impegnativo”.
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Enzo Castellari, allora aiuto regista di De Martino e maestro d’armi, ricorda che con Ken Clark c’era “poco dialogo. Si poteva parlà di muscoli, di palestra, finito lì. Mentre Daniela Bianchi era molto simpatica.”
Scena da Io sono leggenda io sono leggenda film poster hd salli richardson will smith il conformista we were young destinazione paradiso 1 missione speciale lady chaplin Blastfighter Blastfighter missione speciale lady chaplin 2 missione speciale lady chaplin Blastfighter il conformista 2 femmina 2 apocalypse domani. 2 apocalypse domani. 1 scena de il pianista di polanski femmina 3 Stefania Sandrelli e Jean Louis Trintignant source code il conformista 1 Stefania Sandrelli e Jean Louis Trintignant 4 source code source code 1 source code coverlg_homeodiO L ESTATE ODIO L ESTATE ODIO L ESTATE jojo rabbit train to busan train to busan 1 jojo rabbti jojo rabbit 1 adolf hitler jojo rabbit immaturi. il viaggio 2 lavinia longhi e aurora cossio immaturi. il viaggio jojo rabbit 8 immaturi. il viaggio rocio munoz morales immaturi il viaggio rocio munoz morales raoul bova immaturi il viaggio. immaturi. il viaggio liz taylor montgomery clift un posto al sole