Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Alternative a “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti in sala? Beh, ci sarebbe su Rai Tre alle 21, 20 “Tre piani”, il penultimo film di Nanni Moretti con Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti. Un film, scrivevo quando uscì, sulla solitudine di Prati. La solitudine di Prati. Il primo giorno in sala lo vedemmo in 11 mila, con un incasso di 69 mila euro, terzo incasso dietro i 167 mila di “Dune” e i 136 mila di “Space Jam”.
A un certo punto del film un Nanni Moretti in pigiama color tortora, un marroncino che nessuno dei presenti in sala, al Quattro Fontane di Roma, penso avesse mai avuto l’ardire di comprare, urla alla moglie Margherita Buy un “Non lo voglio più vedere. Mai più!” riferito al figlio degenere, che aveva messo sotto ubriaco una donna, uccidendola, e poi aveva riempito di calci il padre che gli aveva detto che sarebbe finito giustamente in galera e lui non lo avrebbe mai aiutato chiamando qualche giudice amico.
Il pigiama color tortora e l’interpretazione fuori controllo di Nanni Moretti davano a questa scena un aspetto surreale, quasi ironico, in un film che non ha proprio nulla di ironico, a parte la citazione dei gelati di Antonini gusto mandorla e mandarino. Più che le contraddizioni di un modello educativo sbagliato, l’urlo di Moretti in pigiama dava l’idea piuttosto della chiusura totale verso qualsiasi relazione con un mondo più giovane. Da mettere in parallelo alla scena, un po’ imbarazzante, di Riccardo Scamarcio con la minorenne Charlotte di Denise Tantucci, dove il mondo dei giovanissimi e i loro desideri sembrano qualcosa di sconosciuto sia per il regista sia per il personaggio che risponde nell’unico modo che gli è possibile, cioè tirandosi giù i pantaloni.
nanni moretti margherita buy tre piani
Da quel punto di vista, Scamarcio è una sicurezza. Tratto da un romanzo dell’israeliano Eshkol Nevo, massacrato dalla critica internazionale a Cannes, “Tre piani”, scrivevo, sembra più il remake italiano di un film straniero, sudamericano o greco piuttosto che un film di Moretti. Non senti mai Prati. Eppure, bastava che spostasse di qualche centinaio di metri la camera e avrebbe trovato il residence dove ha a lungo abitato Freccero, per dire, o il palazzone della Rai o il Teatro delle Vittorie o il caffè Vanni che fanno davvero Prati. E’ freddo e distante, anche se qualche assolo e qualche primo piano di Margherita Buy e Alba Rohwacher ci portano un po’ di umanità.
Magari preferirete su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 il sofisticato “Noi”, secondo film scritto e diretto da Jordan Peele dopo il capolavoro Get Out, è un altro grande horror politico sugli americani, anzi sugli americani neri e sull’altro da sé che nascondono dentro di loro pronto a uscire fuori. Come in tutti gli horror che si rispettino c’è una sequenza pretitoli che si svolge molti anni prima. Siamo nel 1986, sulla spiaggia di Santa Cruz.
La famiglia della piccola Adelaide Wilson, Madison Curry, la perde un attimo di vista. Lei finisce in una casa degli orrori e si vede riflessa in uno specchio con tanto di treccine nere. Ma quella che vede non è la sua immagine, è il suo doppio. Cosa sia capitato a Adelaide in quei quindici minuti nella casa degli orrori non c’è dato saperlo.
Sappiamo che quando si ripresenta in quel di Santa Cruz da adulta, a interpretarla è una strepitosa e bellissima Lupita Nyong’o, con famigliola al seguito, il marito cazzone, Winston Duke, la figlia Josephine, Shahadi Wright, il figlio Jason, Evan Alex, capisce che c’è qualcosa che non va e che questo qualcosa è legato ai quei quindici minuti. Poi arrivano gli altri Wilson pronti a ucciderli. E la vacanza va in malora. Ma è solo l’inizio della storia.
Mi sembra interessante anche “Ma mére”, adattamento di Christophe Honoré del difficile testo di Bataille con Louis Garrel, Isabelle Huppert, Emma de Caunes, Joanna Preiss. Il giovane Pierre è iniziato alla perversione dalla mamma, che le presenta la sua amante… annamo bbene. Molto bello “Le ricette della signora Toku” di Naomi Kawase con la strepitosa Kirin Kiki, Masatoshi Nagase, Kyara Uchida, Tv2000 alle 21, 10. Ricordo che a Cannes i vecchi critici erano tutti commossi per i dolcetti con la marmellata di fagioli rossi proposta dalla vecchia signora Toku nel bellissimo film giapponese An, da noi ribattezzato appunto Le ricette della signora Toku.
le ricette della signora toku 4
Come tutti voi esperti di dolcetti giapponesi saprete, si chiama appunto an il ripieno composto da marmellata di fagioli rossi del dorayaki, il macaron giapponese. In pratica è l'anima del dolce. Se sbagli quello, inutile mangiarlo. Il protagonista del film, tratto da un racconto di Durian Sukegawa, il silenzioso e depresso Sentaro, interpretato dal Nagase Masatoshi che fu protagonista di Mystery Train di Jim Jarmusch, non solo non sa cucinarsi l’an da solo, ma lo prende dai barattoloni confezionati. Una vera schifezza.
le ricette della signora toku 6
Sarà la vecchia adorabile Toku (in originale era Tokue), interpretata da Kiki Kirin, a insegnargli come si fa l'an. Il problema è che quando gli affari del negozietto di dorayaki di Sentaro stanno finalmente andando a gonfie vele grazie alla signora Toku, si viene a sapere che la vecchia pasticciera con le mani un po' deformi è stata malata di una terribile malattia che non voglio dirvi. Questo non solo farà precipitare le vendite dei dorayaki, ma obbligherà Sentaro a farle perdere il posto.
Su Cine 34 alle 21 torna la commedia sexy a episodi “Sabato, domenica e venerdì” di Sergio Martino, Pasquale Festa Campanile, Castellano & Pipolo con Lino Banfi, Michele Placido, Adriano Celentano, Edwige Fenech, Barbara Bouchet, mentre su Iris alle 21 avete “Salvate il soldato Ryan” di Steven Spielberg con Tom Hanks, Matt Damon, Tom Sizemore, Edward Burns, Barry Pepper. Visti e rivisti. Più raro “Il concorso” di Philippa Lowthorpe con Keira Knightley, Gugu Mbatha-Raw, Jessie Buckley, Greg Kinnear, Lesley Manville, Rai Movie alle 21, 10, dove un gruppo di femministe rivoluzionarie disturba nel 1970 il concorso di Miss Mondo presentato da Bob Hope che, per la prima volta in assoluto, premierà una ragazza nera.
Per i fan del cinema bang-bang ci sarebbe “Run All Night – Una notte per sopravvivere” di Jaume Collet-Serra con l’immancabile Liam Neeson, Ed Harris, Joel Kinnaman, Boyd Holbrook, Vincent D'Onofrio, Italia 1 alle 21, 20. Mettiamoci anche, su Warner tv alle 21, 30, lo scatenato “Interceptor – Il guerriero della strada”, cioè il secondo Mad Max diretto da George Miller con Mel Gibson, Bruce Spence, Michael Preston, Max Phipps, molto più ricco del precedente. E su 7Gold alle 21, 45 “In the Bedroom” dramma con tradimenti coniugali e omicidio ideato e diretto dal Todd Field di “Tar” con Sissy Spacek, Tom Wilkinson, Nick Stahl, Marisa Tomei. Poco visto.
In seconda serata avete su Rai Movie alle 23, “Il mio profilo migliore” diretto nel 2019 da Safy Nebbou con Juliette Binoche, Nicole Garcia, François Civil, Charles Berling, Guillaume Gouix, storia di una cinquantenne che non si fida troppo del suo giovane amante. Così si crea un profilo falso su facebook al quale abbocca il miglior amico del suo fidanzato. Pasticcio… Su Cielo alle 23, 15 si ricorre al vecchio Walerian Borowczyk di “Tre donne immorali?” per scaldare il pubblico.
Tre episodi con Marina Pierro, François Guétary, Gaëlle Legrand, Hassan Fall, Pascale Christophe. Il più celebre è quella della Fornarina che tradisce Raffaello con un banchiere. Me lo ricordo vagamente. Da rivedere. Occhio alla bellissima Marina Pierro. Su Iris alle 0, 40 trovo un avventuroso australiano non male, “In viaggio con Charlie” di Dean Murphy con Paul Hogan, Shane Jacobson, Roy Billing, Morgan Griffin, Alan Powell, dove padre e figlio, alla morte della mamma del ragazzo, attraversano l’Australia per andare a pescare nel punto più settentrionale del paese.
Cine 34 all’1, 30 ci propone la commedia sexy “La svergognata” di Giuliano Biagetti con Philippe Leroy, Leonora Fani, Stefano Amato, Barbara Bouchet. Non male. Esordio di Leonora Fani come Lolita del cinema italiano che sconvolge la vita di uno scrittore in crisi in quel di Ischia, già amante della più matura Barbara Bouchet che fa l’attrice e non può più delle porcherie che le propongono. La Fani qui non ha neanche vent’anni, viene da Cornuda, provincia di Treviso. Il suo vero nome è Eleonora Cristofani.
Su Tv8 alle 2, 30 avete il curioso “Butter” di Jim Field Smith con Olivia Wilde, Hugh Jackman, Ashley Greene, Jennifer Garner, Alicia Silverstone, dove assistiamo allo scontro fra scultrici di statue di burro nel Midwest americano. Su Cine 34 alle 2, 50 il rarissimo esotico-erotico “La moglie giapponese” di Gian Luigi Polidoro con Gastone Moschin, Paul Esser, Michiko Iwasaki. Venne molto spinto all’epoca, siamo in pieno ’68, ma non funzionò benissimo. Lo ideò e lo scrisse Rodolfo Sonego. Angelo Rizzoli gli propone un documentario da girare in Oriente, Sonego ribatte con un piccolo film di viaggio “con una storiella e una troupe leggera. Budget quaranta milioni, un’inezia: partiamo in quattro, regista Polidoro”.
frank sinatra gina lollobrigida sacro e profano
Su Rai Movie alle 3 avete il bellico sentimentale “Sacro e profano” di John Sturges con Frank Sinatra, Gina Lollobrigida, Peter Lawford, Steve McQueen, Charles Bronson, Dean Jones,. E’ ricordato come il film che Frank Sinatra girò per arrivare a Gina Lollobrigida. Era pazzo di Gina. Ci arrivò grazie a Minnelli e Judy Garland. Già sul trailer si legge “Sinatra meets Lollobrigida”, Ma il film non funziona per nulla e non funzionava neanche allora. Steve McQueen ebbe la parte che era stata promessa a Sammy Davis Jr. Ma Sammy Davis osò dire di essere un cantante migliore di Sinatra e perse immediatamente il ruolo, che andò a McQueen. Grazie a questo film lui e Bronson arriveranno a “I magnifici sette” e al successo.
ammazzali tutti e torna solo 2
Su Rete 4 alle 3, 05 arriva il grande western di Enzo G. Castellari “Ammazzali tutti e torna solo” con Chuck Connors, Frank Wolff, Franco Citti, Leo Anchoriz, Giovanni Cianfriglia. Divertentissimo, scatenato, violento, tutto giocato sul ritmo, l’azione e la costruzione dei personaggi. Fortemente aiutato dalla bella fotografia di Ulloa e dalla musica di De Masi, non è altro che un film di guerra alla Robert Aldrich trasportato nel west.
Le sporche canaglie che il protagonista, il pestilenziale Chuck Connors, che fa qui il suo esordio nello spaghetti classico, reduce da buoni western in patria ma invedibile a cominciare dalla dentiera, mette su sono un buon concentrato di attori di culto come Franco Citti (fantastico!), Leo Anchoriz e il gigantesco Hercules Cortes, vero campione di lotta libera spagnola nel suo unico spaghetti, una specie di montagna semovente di scarsa mobilità facciale. Enzo G. Castellari ha raccontato spesso le avventure comiche di Franco Citti in Spagna ospite del miglior ristorante di Madrid, El Nuevo Valentino.
ammazzali tutti e torna solo 3
“Citti volle una stanza per due. Così pensavamo venisse con la moglie. Invece si presentò col fratello Sergio. Gli facemmo fare pure una parte di soldato nel film. Si vede bene”. Castellari racconta anche lo scherzo che fecero in proiezione a Amati mostrandogli un pezzo di dialogo originale di Citti che se ne esce con un “Mortacci tua e de sto fijo de ’na mignotta!”. Purtroppo Citti non venne più usato nello spaghetti.
Su Iris alle 4 avete “Il passo sospeso della cicogna” diretto nel 1991 da Theo Anghelopoulos con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau, Gregory Karr, Dora Chrysikou. Solo per cinephiles. Cine 34 alle 4, 40 ripropone l’ottimo “Appassionata” di Gian Luigi Calderone con Gabriele Ferzetti, Valentina Cortese, e le teen-agers Ornella Muti e Eleonora Giorgi in versione lolitesca. Chiudo su Rai Movie alle 5 con il capolavoro avventuroso di George Stevens “Gunga Din” con Cary Grant, Victor McLaglen, Douglas Fairbanks jr., Sam Jaffe, Joan Fontaine, oggi poco proponibile perché il giovane trombettiere indiano è interpretato da un attore russo-ebreo-americano di 47 anni (!) come Sam Jaffe. E per gli indiani il personaggio non è un eroe, ma un traditore.
Per di più oggi il Sam Jaffe colorato ci ricorda non poco Hrundi V, Bakshi, il personaggio politicamente scorretto (ahi…) di Peter Sellers nel capolavoro comico “Hollywood Party” di Blake Edwards. Come ricorderete, proprio interpretando il trombettiere Gunga Din e non volendo morire il personaggio di Peter Sellers rovina una costosissima scena e solo per sbaglio verrà invitato alla festa hollywoodiana. La campagna contro Sam Jaffe e “Gunga Din” iniziò in india addirittura durante la lavorazione del film.
In realtà la scelta di Sam Jaffe fu un ripiego. La prima scelta era quella di Sabu, che non riuscì a farlo. Magari proprio perché era il personaggio di un traditore.. Anche Stevens non era la prima scelta, visto che il regista doveva essere Howard Hawks, ma il suo “Susanna” non funzionò così bene. Leggo che sia Indira Gandhi che il regista indiano Satyajit Ray erano fan di "Hollywood Party” e del personaggio di Peter Sellers.
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