Marco Giusti per Dagospia
Stasera che vediamo? Non so voi, ma io mi sto dividendo tra le serie “Staircase” di Antonio Campos con Colin Firth e Toni Collette su Sky, con tanto di polemica sulle docuserie che diventano fiction (dicono che è scorretto, boh…), “Obi Wan Kenobi” su Disney+, un filo deludente alla quarta puntata, “Stranger Things” su Netflix, sempre notevole e più horror del previsto, e “Shining Girls” con Elisabeth Moss, che non si ricordo nemmeno chi è, a caccia di un serial killer, Jamie Belle, assieme al giornalista ubriacone brasiliano Wagner Moura, che inizia molto bene, però… Devo vedere anche “The Boys”, però… Per non parlare di “Gaslit” e “Notte stellata” con Sissy Spacek e J.K.Simmons su Pime.
Mi sono visto anche le prime puntate di “Ms Marvel” su Disney+, che è molto divertente, ma identica, a parte il budget ovvio, alla serie italiana “Bangla”. I problemi della ragazza sono più o meno gli stessi. Ci sarebbe da vedere, pagando un biglietto di 13 euro, credo, “Troppo cattivi”(The Bad Guys) su Amazon prime, uno dei migliori cartoni animati della stagione. Ai fan del rock ricordo che su Netflix trovate perfino il vecchio documentario del 1971 “Stamping Ground”, diretto da Hans Jurgen Pohland e George Sluizer, sul Kralingen Music Festival del 1970 in Olanda, un anno dopo Woodstock, dove si esibirono i Pink Floyd, i Jefferson Airplane, Dr. John, Marc Bolan, Carlos Santana.
i segreti di brokeback mountain
In chiaro stasera, con questo caldo e questa poca voglia di andare a votare i referendum, cosa vediamo? Francamente il film più sbracato e divertente della prima serata mi sembra il solito “Ricchi, ricchissimi… praticamente in mutande” di Sergio Martino con Pippo Franco, Pozzetto, Edwige, Janet Agren, Lino Banfi, Cine 34 alle 21, che traduce bene la situazione economica italiana attuale. Tanto mi rivedo sempre lo stesso episodio, quello di Pippo Franco, Adriana Russo e famiglia che vanno al mare e incontrano i nudisti capitanati da certo Batacchio… Non male però l’episodio con lo sceicco Omar Abdul, interpretato dal povero George Hilton, che rifiuta la bellissima Edwige Fenech perché ha già adocchiato il marito, Renato Pozzetto. Il francese “Dark Places.
Nei luoghi oscuri” diretto da Gilles Paquet-Brenner, tratto da un romanzo di Gillian Flynn con Charlize Theron, Nicholas Hoult, Chloe Grace Moretz, Tye Sheridan, Iris alle 21, sembra un invitante giallo costruito sulla memoria della protagonista, Charlize Theron, che a sette anni è sopravvissuta al massacro della famiglia e ha indicato nel fratello l’assassino. Trent’anni dopo, però, una nuova tesi rischia di sconvolgere la donna e capovolgere la situazione. Stroncatissima dalla critica americana, malgrado il grande cast. Ricordo come molto carino “Lo straordinario viaggio di T.S.Spivet" di Jean Pierre Jeunet con Kyle Catlett, Helena Bonham Carter, Callum Keith Rennie, Judy Davis, accolto con grande calore al Festival di Roma, dove Jean-Pierre Jeunet, il regista di “Il mondo di Amelie”, si scagliò contro il potente Harvey Weinstein reo di avergli massacrato un film da 33 milioni di dollari per l’uscita in America. Tratto da un libro di Reif Larsen, “The Selected World of T.S.Pivet”, dove T.S., T sta per il glorioso capo indiano Tecumseh, e la S per Sparrow, passerotto, è un bambino di 10 anni, interpretato dal prodigioso Kyle Catlett, che vive con i suoi genitori, un padre cowboy, Calum Keith Rennie, e una mamma scienziata, una strepitosa Helena Bonham Carter, e la sorella maggiore, Niamh Wilson, in un ranch nel Montana.
Piccolo inventore, ha costruito una macchina a moto perpetuo che gli ha fatto vincere il premio Baird dallo Smithsonian Institute di Washington. E dovrebbe andare a prenderlo, rivelando così di avere solo 10 anni. Ma non è il suo unico problema, visto che in un incidente, avvenuto solo un anno prima, è morto suo fratello gemello, Layton, del tutto diverso da lui e molto legato al padre. T.S. deciderà di intraprendere da solo, su un treno merci, come al tempo degli hoboes e dei vagabondi, il viaggio per Washington e per il suo premio. Girato da Jeuneut dopo la lunga e inutile lavorazione per “Vita di Pi”, al quale ha poi dovuto rinunciare a girare per problemi di budget, è un film che cresce poco a poco negli occhi dello spettatore. Su Canale 27 alle 21, 10 trovate la commedia con grandi vecchi “Insospettabili sospetti” di Zach Braff. La storia la sapete. Tre vecchietti, Joe, Willie e Albert, interpretati da Michael Caine, Morgan Freeman e Alan Arkin, decidono di andarsene con classe e, visto che non hanno nulla da perdere, rapinano una banca.
ricchi, ricchissimi… praticamente in mutande 4
E’ il remake addolcito del ben più duro e riuscito “Going in Style”, scritto e diretto nel 1979 da Martin Brest con tre star dello spettacolo americano come Art Carney, George Burns e Lee Strasberg. Stavolta i tre vecchietti non si mettono le maschere da Groucho Marx per rapinare la banca, ma quelle del Rat Pack, cioè Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr. Non solo. L’azione non si sposta più da New York a Las Vegas, la regia non ha più nulla della New Hollywood anni ’70, e l’idea è di farne un film di vecchi ma decisamente meno triste e duro dell’originale. Albert, il grande Alan Arkin, ha qui addirittura una fidanzata, una Ann-Margret ancora in forma, al punto che fanno pure sesso e si esibiscono in un numerino cantato niente male, mentre tra gli amici vecchietti del trio compare un Christopher Lloyd svitato ma molto divertente. Mettiamoci anche un Matt Dillon poliziotto che indaga sulla rapina. Non vale l’originale, però… Rai Storia ci presenta alle 21, 10 un non fortunatissimo film di peter Weir, “The Way Back” con Colin Farrell, Jim Sturgess, Mark Strong, Saoirse Ronan e Ed Harris, dove tre uomini scappano da un gulag siberiano nel 1941 e arrivano in India. Mai arrivato su grande schermo, mi sa.
la dottoressa sotto il lenzuolo
Su Rai Tre alle 21, 15 un buon giallo del 2016, “Una doppia verità”, diretto da Courtney Hunt con Keanu Reeves, avvocato, che su richiesta di Renée Zellweger cerca di capirci qualcosa sull’omicidio del marito di lei del quale è stato accusato il figlio. Ci sono anche Gugu Mbatha Raw, James Belushi, Jodi Lyn Brockton. Cielo alle 21, 15 propone un divertente (insomma…) squalo movie, “47 metri” di Johannes Roberts, dove due sorelle, Mandy Moore e Claire Holt, in vacanza in Messico rimangono intrappolate nel fondo del mare, appunto a 47 metri sotto, e devono risalire in fretta evitando i dentoni aguzzi degli squali. Magari è meglio del film militare con cane eroe “Sergente Rex” di Gabriela Cowperthwaite con Kate Mara, Bradley Whitford, Tom Felton dedicato all’amicizia tra una soldatessa, caporale della marina americana, e i suoi cane da combattimento. Bau. Italia 1 alle 21, 20 ripropone il sempre funzionante “Una notte da leoni” di Todd Phillips con Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Heather Graham.
In seconda serata, tra una pioggia di repliche, segnalo “A Beautiful Day” di Lynne Ramsay con Joaquin Phoenix che protegge dai birbaccioni una bambina, la piccola Ekaterina Samsonov, Rai 5 alle 22, 45, “Fai come ti pare” di Buddy Van Horn con Clint Eastwood, Sondra Locke e Geoffrey Lewis, Rai Movie alle 23, “Colazione da Tiffany” di Blake Edwards con Audrey Hepburn e George Peppard nella New York di Warhol e Capote, Canale 27 alle 23, 10. Imperdibile lo stracultissimo “Femina Ridens” di Piero Schivazappa con Philippe Leroy scocciato di testa che pensa che le donne vogliano ucciderlo dopo che hanno fatto l’amore con lui. Finge così di torturarle o di ucciderle per vendicarsi. Poi incontra la fatalona Mary, Dagmar Lassander, che non solo starà al suo gioco, ma finirà per dominarlo completamente eliminandolo, in quanto maschio, come una mantide. Da ricordare le folli scenografie “vaginali” che dominano continuamente la scena, sculture di Niki De Saint Phalle, Claude Jaubert, ecc., Cielo alle 23.
Molto amato da tutti i cultist boys internazionale. Di culto un po’ più classico e anticotto “Come sposare un milionario” di Jean Negulesco con Marilyn Monroe, Lauren Bacall, Betty Grable, Rory Calhoun, Cameron Mitchell, Tv2000 alle 23, 05. Siamo sul trash alvarovitaliani con “Il tifoso, l’arbitro, il calciatore” di Pier Francesco Pingitore con Alvaro Vitali arbitro cornuto, Carmen Russo come sua moglie non castissima, Marisa Merlini come suicera sboccata (“Fija mia, come ti sei imputtanita!”), Pippo Franco come figlio del supertifoso romanista Mario Carotenuto, titolare del bar “Forza Lupi”, ma anche fidanzato con la figlia bona, Daniela Poggi, di un supertifoso laziale, tal Pecorazzi, un grande Gigi Reder che ordina al suo pappagallo di fare l’aquila, che il giorno del derby dovrà muoversi da uno spalto all’altro fingendosi ora tifoso della Roma ora della Lazio. Succede di tutto, perfino uno sturbo di Carotenuto presto sanato dal gol di Di Bartolomei.
“Le pareva che poteva morì mentre giocava la Roma”. Ci sono anche Enzo Cannavale, Lucio Montanaro, Salvatore Baccaro, Bobby Rhodes. Aprite gli occhi su Tv8 alle 23, 40 quando passa “Don Jon”, rilettura moderno di Don Giovanni come porno-addict diretto e interpretato da Joseph Gordon Levitt. Con lui anche una favolosa Scarlett Johansson, Julianne Moore, Brie Larson, Glenn Heady. E cammei di Anne Hathaway e Channing Tatum. Pesantissimo, anche perché il Don Jon di Joseph Gordon Levitt sta fisso su porn-hub, con grandi video hard girato per l’occasione da certa Alexis Texas. La copia del Sundance e del Festival di Berlino aveva scene molto più spinte, che Gordon-Levitt ha dovuto alleggerire, ahimé. Nella notte passa “Argo” di e cn ben Affleck, Canale 5 alle 00, 10, ma ci sono anche Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, dove per portare a casa un gruppo di 52 ostaggi americani chiusi nell’ambasciata canadese di Teheran durante la rivoluzione iraniana del 1979, un uomo della Cia, Affleck, finge di produrre un film di serie Z americano di fantascienza in Iran e che i 52 uomini rinchiusi nell’ambasciaa sono i membri della sua troupe. Rubano la scena a tutti Alan Arkin e John Goodman. La7D alle 00, 50 propone invece “I segreti di Brokeback Mountain” di Ang Lee con Jake Gyllenhaal e Heath Ledger, perfetto per i giorni del Pride.
Contemporaneamente su Rete 4 sempre alle 00, 50 trovate “Vita & Virgina” di Chanya Button con Gemma Arterton, Elizabeth Debicki. Per il pubblico etero vecchio tipo ci sarebbe invece “Il merlo maschio” di Pasquale Festa Campanile, Cine 34 all’1, 05, tratto da un romanzo di Luciano Bianciardi (lo stesso Biancardi fa una apparizione come attore) con Lando Buzzanca ossessionato dal sesso e dalla moglie Laura Antonelli che sogna nuda in ogni posizione possibile. Pensa di suonarla nuda come fosse un violoncello. Ha provato anche a comporre una sinfonia, “Il merlo maschio” e sogna di eseguirla. E’ uno dei migliori film di Pasquale Festa Campanile, che lo gira tra i due “cavernicoli”, e il trionfo definitivo di Laura Antonelli, nudissima come ogni star dell’erotico italiano anni’70, prima del salto verso Malizia. Buzzanca disse: “Io la Antonelli non la conoscevo.
Pasquale Festa Campanile in realtà voleva Marina Vlady che all’epoca era sposata e viveva a Mosca. La prima volta che l’ho incontrata mi son trovato con questa ragazza che aveva un’aria un po’ casalinga, Lei venne fuori senza vestiti e allora…”. Siamo dentro al grande cinema porno americano con il capolavoro di Paul Thomas Anderson “Boogie Night” con Burt Reynolds, Mark Wahlberg, Heather Graham, Julianne Moore, William Macy, John C. Reilly, Philip Seymour Hoffman e Heather Graham sui pattini a rotelle, Iris all’1, 30. Uno dei più grandi esordi alla regia che si siano mai visti, Paul Thomas Anderson aveva solo 27 anni.
il tifoso, l’arbitro, il calciatore
Ricostruzione precisa del mondo dell’hard di Los Angeles a cavallo tra la fine degli anni ’70 e i primi ’80 con tanto di ascesa di John Holmes. Imperdibile la scena finale… Per i fan della commedia all’italiana, avviso che su LA7 alle 2, 30 arriva “Un giorno in pretura” di Steno, dove, tra un Walter Chiari e una Sophia Loren, una Pampanini e Peppino De Filippo giudice nasce il Nando Moriconi di Alberto Sordi, l’americano a Roma. Nella notte più fonda arrivano altre perle come il rarissimo “La dottoressa sotto il lenzuolo” di Gianni Martucci con Karin Schubert, Gastone Pescucci, Orchidea De Santis, Alvaro Vitali, Italia 1 alle 2, 45, una dottoressa apocrifa, cioè non uno dei film regolari di Laurenti e soci per Martino, ma una piccola produzione della Flora Film diretto da Gianni Martucci alla sua seconda regia dopo “La collegiale”. Karin Schubert tenta senza gran successo di prendere il posto della Fenech, aiutata da Orchidea De Santis come infermiera. Per fortuna c'è Alvaro Vitali.
Il tutto in quel di Pisa!: Ricordava Gianni Martucci: “La Schubert veniva da un successo clamoroso con Barbablù con Richard Burton. Grazie a quel film, scelsi di metterci lei. […] Lei era molto bella, di una bellezza che rimane impressa, forte. Caratteristica fondamentale, prima ancora delle capacità recitative. Se non hai una fotogenia forte, un'importanza visiva, non vai da nessuna parte». Piuttosto raro, penso, anche se lo ricordo bene da quando uscì, anche il giallo-comico “7 volte 7” diretto da Michele Lupo, prodotto da Marco Vicario con Gastone Moschin, Lionel Stander, Raimondo Vianello, Gordon Mitchell, Cine 34 alle 2, 55. Sembra molto interessante il thriller sofisticato “Money” di Steven Hilliard Stern con Eric Stoltz, Maryam D’Abo, Bruno Cremer, Iris alle 3, 55. Occhio a “Fiorina la vacca”, Cine 34 alle 4, 35, Ruzante e il decamerotico di qualità secondo Galliano Juso, che affida il suo film a Vittorio De Sisti, allora regista un bel po’ impegnato, che civettava con il teatro di Vasilicò, avendo sposato la sorella Lucia, col clan Bertolucci, e infatti si porta dietro l’assistente al montaggio di Kim Arcalli, cioè Gabrielle Cristiani, che fa qui il suo esordio come montatore ufficiale, e si farà aiutare non poco da Kim. Ne viene fuori un decamerone dal gran cast, sia femminile che maschile.
“Era il tentativo di trasportare in cinema vicende contadine del padovano scritte in un dialetto quasi incomprensibile”, ricordava Gastone Moschin. “Solo che senza la lingua del Ruzante e senza rispetto filologico per il testo, alla fine si è scaduto un po’ nella volgare e nel gratuito”. Galliano Juso ricordava a “Stracult” che Montagnani amava molto il film, “forse perché era un testo del Ruzante e anche un personaggio popolare, un contadino, aveva amato molto farlo”. Di suo, Montagnani ricordava con grande piacere Ewa Aulin. “Era splendida… un corpo fantastico! Un panetto di burro messo lì”. Rai Movie alle 5 chiude le trasmissioni con un film di Anna Maria Tatò, scomparsa pochi giorni fa, “Desiderio” con Fanny Ardant, Francesca De Sapio, Leonardo Treviglio, Carlo Giuffrè. Ricordo solo che era uno dei trash preferiti di Giovanno Buttafava… La chiudo qui.
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