IL DIVANO DEI GIUSTICHE VEDIAMO STASERA? CON QUESTI PROBLEMI DI BENZINA E DI ACCISE CHE UN GIORNO CI SONO E L’ALTRO PURE E I VECCHI VIDEO DELLA MELONI DAL BENZINARO CHE FUNZIONANO DA TORMENTONI, I FILM DELLA SERATA POTREBBE ESSERE PROPRIO “INTERCEPTOR – IL GUERRIERO DELLA STRADA DI GEORGE MILLER CON MEL GIBSON, CHE POI SAREBBE “MAD MAX 2”, E “FAST & FURIOUS 6” - NELLA NOTTE TORNA UN CLASSICO DEL PORNO ESOTICO ALLA JOE D’AMATO, “EVA NERA”. GRANDI SCENE LESBO E OTTIME LE SCENE COL SERPENTONE… - VIDEO  

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Marco Giusti per Dagospia

 

Che vediamo stasera? Possibile che abbiate già visto tutte le nuove serie che sono arrivate? Io devo assolutamente vedere stasera su Netflix le prime nove puntate della serie ideata e diretta da Hirokazu Kore-Eda, premiatissimo regista giapponese al suo clamoroso esordio nel seriale, “The Makanai: Cooking for the Maiko House” con Nana Mori e Natsuki Deguchi, dove due ragazze, Kyo e Sumire, lasciano il paesello e arrivano a Kyoto per diventare maiko, cioè apprendiste geishe.

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Leggo tra le poche critiche internazionali che la serie è “Sottile, contemplativa, malinconica, bella, intima, sensibile e decisamente tenera, in tutti i suoi episodi The Makenai conserva il marchio minimalista e austero di Hirokazu Kore-eda...”. Già questo mi basta. Come il fatto di sapere che porti “una sensibilità del tutto diversa rispetto a quello che vediamo in televisione di solito”.

pedro pascal bella ramsey the last of us pedro pascal bella ramsey the last of us

Devo vedere su Sky anche i primi episodi del lanciatissimo post-atomico “The Last of Us”, ideato da Neil Druckmann e Craig Mazin, dove i due protagonisti, Pedro Pascal e Bella Ramsey cercano di sopravvivere in un mondo pieno di mostri e pericoli. Una storia già sentita, vero? Però ha critiche buonissime. Ieri, mezzo addormentato, ho cercato di vedere una serie da veri maschi, la seconda stagione di “Viking Valhalla”, ideata da Michael Hirst e Jeb Stuart, ma non ce l’ho fatta.

paola cortellesi chiami il mio agente paola cortellesi chiami il mio agente

 

E infine arriva la versione italiana di "Chiami il mio agente", prodotta da Palomar e visibile su Sky. Già nel trailer capiamo che tra le guest star troveremo Paola Cortellesi, Pierfrancesco Favino e Paolo Sorrentino. Da vedere? Odio i remake, e la versione originale francese della serie con Camille Cottin e Laure Calamy è favolosa, però so già che me la vedrò. E’ così. Ci casco sempre.

pane, amore e fantasia 2 pane, amore e fantasia 2

 

E in chiaro stasera che vediamo? Ci sarà sicuramente qualche film con Gina, almeno “Pane, amore e fantasia” di Luigi Comencini con Vittorio De Sica, che penso sia il suo film più bello, ma anche “pane, amore e gelosia”, sempre di Comencini.

mad max interceptor2 mad max interceptor2

Magari con questi problemi di benzina e di accise che un giorno ci sono e l’altro pure e i vecchi video della Meloni dal benzinaro che funzionano da tormentoni, direi che il nostro film della serata con le bande di motociclisti mutanti (magari da Fratelli d’Italia a Cinque stelle) in cerca di benzina potrebbe essere proprio il bellissimo e violentissimo “Interceptor – Il guerriero della strada” di George Miller con Mel Gibson, che poi sarebbe “Mad Max 2”, molto più ricco e costruito del primo film, che troviamo su Warner tv alle 21.

 

race – il colore della vittoria race – il colore della vittoria

Una bomba che lanciò regista e protagonista a Hollywood. Doveva essere il capitolo conclusivo della saga di Mad Max, ma non fu così. Mel Gibson ha solo sedici battute in tutto il film, e la più clamorosa è “Sono venuto qui solo per la benzina”. Maledette accise! “Race. Il colore della vittoria” di Stephen Hopkins con Stephan James, Jason Sudeikis, Jeremy Irons, Carice van Houten, Iris alle 21, è il biopic sull’atleta afro-americano Jesse Owens, che vinse le Olimpiadi di Berlino nel 1936 alla presenza di Hitler mentre la geniale regista tedesca Leni Riefenstahl, interpretata qui dall’olandese Carice van Houten, filmò tutto per farne il suo documentario “Olympia”, che avrebbe dovuto celebrare le olimpiadi ariane.

 

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Eviterei francamente “L’ultimo dei templari” di Dominic Sena con Nicolas Cage, Claire Foy, Ron Perlman, Stephen Graham, Canale 20 alle 21, 05, mentre è un grande western, come tutti i fan del genere sanno, “Bravados” diretto da un maestro come Henry King con Gregory Peck, Joan Collins, Stephen Boyd, Henry Silva, Lee Van Cleef, Andrew Duggan, Rai Movie alle 21, 10. E’ qualcosa che non avete mai visto prima, recita il trailer. Di fatto parte come un revenge movie classico alla Budd Boetticher, con Gregory Peck che deve uccidere i quattro violentatori e assassini della moglie.

joan collins gregory peck bravados joan collins gregory peck bravados

Solo che i quattro bravados, Boyd, Salmi, Silva e Van Cleef, che non sono dei santarellini, non sono però i responsabili della morte della moglie. E Peck se ne accorge un po’ tardi. Il film, scritto da Philip Yordan, è una sorte di metafora del maccartismo americano. Peck trovavo il suo personaggio piuttosto odioso. Ma noi amavano alla follia la sua camicia scura coi bottoncini. Lee Van Cleef, che muore ucciso da Peck mentre gli mostra la foto della moglie racchiusa nel suo orologio, farà lo stesso con Gian Maria Volonté in “Per qualche dollaro in più”. Leone, Leone…

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Su Canale 27 alle 21, 10 trovate Sandra Bullock in “Miss FBI. Infiltrata speciale” di John Pasquin con una strepitosa Regina King, Enrique Murciano, William Shatner, Ernie Hudson e camei di Octavia Spencer e di Dolly Parton. Non lasciò grande ricordo la commedia coi ragazzini uscita sette anni fa “Banana” di Andrea Jublin con Marco Todisco, Beatrice Modica, Camilla Filippi, Gianfelice Imparato, Giselda Volodi, che troavte su Rai5 alle 21, 15.

LO HOBBIT LA DESOLAZIONE DI SMAUG LO HOBBIT LA DESOLAZIONE DI SMAUG

Adorai quando uscì “Lo Hobbit: la desolazione di Smaug” di Peter Jackson con Martin Freeman, Ian Mckellen, Evangeline Lilly, Richard Armitage, Cate Blanchett, Luke Evans, Orlando Bloom. Come scrissi allora nel lontano 2013: Altro che i cornetti rossi antisfiga di Christian Se Sica, la zazzera di Francesco Mandelli, gli arti finti di Raoul Bova, il canino di Panariello, gli occhioni roteanti di Diego Abatantuono e le sue imitazioni di Giginho do Brasil, le mosse da giaguara renziana di Claudia Gerini, le botte in testa che prendono tutti, da Claudio Bisio a Luca e Paolo, gli sponsor dei salami, delle banche vicentine.

 

LO HOBBIT LA DESOLAZIONE DI SMAUG LO HOBBIT LA DESOLAZIONE DI SMAUG

Altro che le primarie del PD e il trionfo la desolazione di D’Alema per la vittoria di Renzi. No, la tribù variopinta e multidialettale del cinema comicarolo italiano e della nostra politica renziana nulla potrà contro il dragone Smaug, il suo alitaccio di fuoco e la sua dotta pronuncia (“I’m the Fire, I’m the Death!”). Perché questo “Lo Hobbit: La desolazione di Smaug” di Peter Jackson è un capolavoro che farà impazzire non solo i tolkeniani di stretta osservanza, ma tutto il pubblico natalizio.

 

LO HOBBIT LA DESOLAZIONE DI SMAUG LO HOBBIT LA DESOLAZIONE DI SMAUG

Davvero nessuno ha il senso dell’avventura e del fantastico come Peter Jackson, sembra di vedere un vecchio film di Riccardo Freda o di Mario Bava. Perfino i suoi orchi sono qui dei cattivi perfetti che ci riportano ai suoi primi eccessi trash come “Bad Taste”. Ma è il dragone Smaug, doppiato nell’edizione originale da Benedict Cumberbacht, che sorveglia il tesoro dei nani esattamente come in una storia di Paperon De Paperoni, la carta vincente del film. Chissà perché Claudia Gerini la definivo giaguara renziana…Chiedo scusa.

FAST & FURIOUS 6 FAST & FURIOUS 6

 

Su Italia 1 avete alle 21, 20 il potente “Fast & Furious 6” di Justin Lin con Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Jordana Brewster, Michelle Rodriguez. E su Canale Nove alle 21, 25 trovate la commedia “Ex” di Fausto Brizzi con Alessandro Gassman, Cécile Cassel, Claudia Gerini, Angelo Infanti, Cristiana Capotondi.

la ballata di cable hogue la ballata di cable hogue

In seconda serata vi consiglio, su Rai Movie alle 22, 55, “la ballata di Cable Hogue” di Sam Peckinpah con Jason Robards, Stella Stevens, David Warner, Strother Martin, L. Q. Jones, Slim Pickens. Bellissimo e tristissimo western crepuscolare ambientato tra il 1908 e il 1912 con Jason Robards, fresco di “C’era una volta il West” come il vagabondo Cable Hogue che trova un pozzo d’acqua nel deserto e potrebbe diventare ricco, Stella Stevens come una simpatica prostituta bionda, e David Warner come uno strano predicatore inglese.

 

david warner la ballata di cable hogue david warner la ballata di cable hogue

Girato subito dopo il capolavoro che fu “Il mucchio selvaggio” in pieno ’68, al punto che due personaggi dai fan molto amati, Strother Martin e L.Q.Jones passano senza pensarci da un film all’altro, venne massacrato dalla distribuzione della Warner che lo ridusse a un flop. Da parte sua Peckinpah, che considera questo il suo miglior film, sembra che fosse sempre ubriaco sul set, e nei 19 giorni di pausa forzata per il maltempo lui e la sua troupe si scolarono qualsiasi cosa lasciando un conto alla produzione spropositato (mezzo milione di dollari di oggi di alcol).

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 Il film venne a costare 3 milioni di dollari più del previsto con Peckinpah che sul set si comportava come un pazzo, licenziò 36 persone della troupe in un delirio di onnipotenza. Per giunta gli animali uccisi sul set sono davvero uccisi. David Warner partì subito dopo per Roma con la moglie per girare “L’udienza” di Marco Ferreri da protagonista, ma non sopportando i tradimenti di lei, mi ha raccontato Dante Matelli, si gettò dalla finestra dell’albergo e si ruppe tutto. Venne sostituito da Enzo Jannacci. Appena si rimise un po’ raggiunse Peckinpah in Inghilterra sul set del violentissimo “Cane di paglia” dove si vede che è claudicante.

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Su Iris alle 23, 45 trovate l’ottimo bellico “Jarhead” diretto da Sam Mendes con Jake Gyllenhaal, Peter Sarsgaard, Scott MacDonald, Jamie Foxx, Kevin Foster. “The Search” di Michel Hazanavicius con Bérénice Bejo, Annette Bening, Maksim Emelyanov, Abdul Khalim Mamutsiev, Rai Movie all’1, 05, è un film oggi di estrema attualità, anche se girato nel 2014. Con tutto quello che sta accadendo in Ucraina e in Russia andrebbe visto con un occhio un po’ meno distratto da come venne accolto quando uscì.

 

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Inoltre non si può dire neanche un vero e proprio remake del vecchio film di Zinnemann, ne prende un po' l'idea centrale, ma non certo la struttura. La verità è che quello che dispiaceva di più di questo film, ricco e non facile da mettere in piedi, un progetto inseguito da anni dal regista e ritenuto come un’opera maggiore, era l'assoluta mancanza di una struttura funzionante in fase di sceneggiatura e di nessuna tensione interna della storia. Inoltre non c'è neanche una vera e propria ricerca (the search), perché ognuno dei personaggi sembra andare per proprio conto.

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Eppure, riconosciamo, che l’esplosione della guerra in Ucraina rende il film di Hazanavicious decisamente urgente. Siamo infatti alla fine del 1999 e la Russia di Eltsin e Putin, allora primo ministro, ha invaso la Cecenia facendo passare un'azione di guerra come un'operazione di polizia contro i terroristi. Esattamente come oggi con l’Ucraina. Col massacro di Grozny, si è capito invece, che le intenzioni di Putin erano ben diverse. Anche qui un gruppo di militari russi fuori di testa, stermina gli abitanti di un villaggio.

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 Si salvano i bambini, il piccolo Hadji, Abdul Khalim Mamatsuevi, col fratellino in fasce, che vengono miracolosamente risparmiati e si mettono in fuga. Pensando di non poter essere di grande aiuto al fratellino, lo abbandona davanti alla casa di una famiglia cecena e continua il viaggio da solo. Hadji ha visto morire dalla finestra di casa i suoi genitori e pensa che anche la sorella, Raissa, Zukhra Duishvili, sia morta. Non lo è. E, appena può, cerca di capire che fine hanno fatto i fratellini e trova quello più piccolo.

 

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 Intanto Carole, cioè Berenice Bejo, che lavora come osservatrice per la Comunità Europea, trova il piccolo Kolia, che sembrerebbe diventato muto per lo shock e lo porta a casa. Parallelamente anche Raissa arriva nella città dove sta Carole in cerca del fratellino, ma Helen, Annette Bening, a capo degli aiuti umanitari, le dice che lo ha visto e se ne è andato via.

 

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Già così la storia è, assieme, inerta e complessa. Hazanavicious ci mette dentro una terza situazione. Quella di un ragazzo russo che viene arruolato di forza, è stato trovato con un po' d'erba dalla polizia e rischia la prigione. Così viene trasformato in mostro e spedito sul fronte ceceno.

EVA NERA 5 EVA NERA 5

 

Nella notte torna un classico del porno esotico alla Joe D’Amato, “Eva nera”, diretto da Joe, prodotto da Franco Gaudenzi e montato da Bruno Mattei, con Laura Gemser, Jack Palance, Gabriele Tinti, Michele Stark, Ely Galleani, Dirce Funari, Ziggy Zanger, Rete 4 alle 2, 10. Laura Gemser non è più Emanuelle, ma Eva, ballerina in quel di Hong Kong che incontra il bel Julius, Gabriele Tinti, che la porta da un mascalzone internazionale, tal Judas, interpretato da Jack Palance, che si rivelerà poi come il padre della ragazza.

 

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Ma Eva si vendicherà anche di lui dopo aver danzato per lui con un serpentone velenoso che alla fine morderà il vecchio rattuso. Grandi scene lesbo e ottime le scene col serpentone. “Arrivarono con sto serpente che pesava un quintale e iol dovevo ballare stringendomelo sul corpo: Ora, premetto, iol ballo già male di mio, figuriamoci col serpente. Finita la scena sta bestiaccia mi ha fatto anche la pipì addosso. Non puoi capire la puzza che c’era”, dice Laura Gemser a “Nocturno”.

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Ottimo, su Ci e 34 alle 2, 15, “Apocalypse domani”, horror di Antonio Margheriti con John Saxon, Tony King, Venantino Venantini, Elizabeth Turner, Giovanni Lombardo Radice. Chiudo con “La storia vera della signora delle camelie” diretto da Mauro Bolognini, sceneggiato da Jean Aurenche con Isabelle Huppert, Gian Maria Volonté, Clio Goldsmith, Fabrizio Bentivoglio, Fernando Rey, Bruno Ganz, Carla Fracci e perfino Gina Rovere, Rai Movie alle 5. Che cast… Leggo che voleva fare lo stesso film anche Zeffirelli, che lo aveva pensato prima per Olivia Hussey protagonista, ma non trovò i soldi, poi per Liza Minnelli, ma ormai Bolognini era già partito.

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