Marco Giusti per Dagospia
appunti di un venditore di donne 78
E in chiaro che vediamo? Non so davvero cosa sia questo thriller avvocatizio&farmaceutico, “Conspiracy – La cospirazione” diretto nel 2016 da Shintaro Shimosawa con Josh Duhamel, Anthony Hopkins, Al Pacino, Malin Akerman, Julia Stiles, Alice Eve. Leggo che è qualcosa di terribile, 7% di gradimento critico su Rotten Tomatoes. Al Pacino inguardabile. Ahi! Su Canale 27 alle 21, 10 vi sembrerà di respirare con “Conan il distruttore” di Richard Fleischer con Arnold Schwarzenegger, Grace Jones, Wilt Chamberlain, Mako, Tracey Walter, Sarah Douglas, che pure non è bellissimo. Vi consiglio invece “L’udienza” di Marco Ferreri con Enzo Jannacci, Claudia Cardinale, Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Vittorio Gassman, Rai Storia alle 21, 10, scritto con la macchina da scrivere sul set ogni giorno da Dante Matelli. Jannacci venne chiamato in sostituzione di David Warner, grande attore inglese, che aveva tentato il suicidio a metà lavorazione del film buttandosi dalla finestra sentendosi tradito dalla moglie.
Warner, ancora malconcio, venne recuperato da Sam Peckinpah , ma per finire il film Ferreri preferì rigirare le sue scene con Jannacci, un mito per tutti, ma incapace di fare l’attore. Su Rai Movie alle 21, 10 avete “Appunti di un venditore di donne” di Fabio Resinaro, un thriller totalmente stracult ambientato nella Milano anni ’70, quella dei duri alla Fernando Di Leo, prima della Milano da bere e della Milano berlusconiana poi formigoniana poi fontaniana.
appunti di un venditore di donne 5
Visto così, in pantofole davanti alla tv, il film, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Faletti, che deve essere ancora più incasinato come trama del film, prodotto ancora da Luca Barbareschi (e Rai Cinema) e interpretato dal cupo ma credibile Mario Squeglia, il Maurizio di “Summertime” e l’Ezio Quirino di “Suburra”, dall’affascinante Miriam Dalmazio, da Francesco Montanari in versione barista cieco e cantante (è così…), da Libero De Rienzo come poliziotto con la barba mal fatto, dai sempre notevoli Paolo Rossi, Michele Placido e Antonio Gerardi, ricordo che un po’ c’ero cascato. Insomma, una Milano vuota e notturna di raro splendore (girato durante la quarantena?), le ragazze che fanno la vita e i ruccheté, come cantava Jannacci, i locali, le BR, il rapimento Moro, i senatori corrotti, gli inseguimenti alla simil Stelvio Massi (magari eh?), gli uomini della mala meridionali, i duri romantici alla Gastone Moschin, un po’ di tarantinate qua e là, fino a quando la trama non si incasina con una serie di colpi di scena e di ribaltamenti di campo assurdi, ci credi. E ti fa anche piacere. Certo gli inseguimenti alla Stelvio Massi sono modesti, Mario Sgueglia, che fa il protagonista pappone di nome Bravo non è né Gastione Moschin né Mario Adorf, dominano gli effetti in digitali per rifare i cartelloni del tempo, Francesco Montanari non canta come Demetrio Stratos, però il tutto è così gradevole che va giù. Il film ci offre anche una grande scena con le pistole in pugno tra Michele Placido e Antonio Gerardi degna davvero di un Di Leo. Temo che il problema vero sia la storia scritta da Faletti, che non si riesce in due ore a rendere credibile, con un intrigo di Sisde, servizi deviati, casini vari. Su Cielo alle 21, 15 avete invece “Lolita”, la versione di Adrian Lyne con Jeremy Irons, Dominique Swain, Melanie Griffith, Frank Langella.
Ricordo così così “La maschera di ferro” di Randall Wallace (che fine avrà fatto?) con Leonardo DiCaprio, Jeremy Irons, John Malkovich, Gérard Depardieu, Gabriel Byrne. Bel cast, però. Occhio che era un gran bel film il gomorresco “La paranza dei bambini”, Cine 34 alle 21, 15, diretto dal Claudio Giovannesi di “Fiore”, “Alì ha gli occhi azzurri” e di due bellissime puntate di Gomorra, prodotto dalla Vision e dalla Palomar de Il commissario Montalbano, scritto da Maurizio Braucci, dallo stesso regista e da Roberto Saviano, che lo ha tratto dal suo omonimo romanzo, fotografato dal Daniele Ciprì, che era giustamente esploso al Festival di Berlino non solo perché è un gran bel film, girato come Dio comanda con la camera a mano per i quartieri di Napoli, ma perché ha anche una carica di umanità e di desiderio di raccontare delle storie esemplari di un’Italia assurda e capovolta che nessun documentario o reportage giornalistico riuscirebbero a fare. Giovannesi, Braucci, Saviano e Ciprì ci riescono grazie al cinema. La piccola invenzione del giovanissimo boss del quartiere Sanità che questiona col fratellino minore perché gli ha nascosto le crostatine a colazione, dopo che lo abbiamo visto dare ordini e sparare per metà film, spiega bene il nodo centrale del film.
appunti di un venditore di donne 77
Non tanto un Gomorra giovani, come Sanremo giovani, quanto il ritratto di un gruppo di ragazzini di 15-16 anni, che si ritrovano a essere boss e camorristi quasi naturalmente perché vogliono crescere, vogliono faticà. E la fatica sembra che possa essere solo quella. Su Italia 1 alle 21, 20 avete “Dragon Trainer, cartone animato di Dean Deblois, mentre su Tv2000 alle 21, 20 avete “papà, ho trovato un amico” di Howard Zieff con Jamie Lee Curtis, Dan Aykroyd, Anna Chlumsky, Macaulay Culkin. Occhio che su Rete 4 alle 21, 25 passa la nuova, ultimissima versione de “Il padrino” di Francis Coppola con Al Pacino, Diane Keaton, Talia Shire, Andy Garcia, Eli Wallach, Joe Mantegna, 157’. Solo per completisti. E su Canale Nove alle 21, 35 torna “per qualche dollaro in più” di Sergio Leone con Clint Eastwood, Lee Van Cleef, Gian Maria Volonté, Klaus Kinski, Mario Brega. Sempre un capolavoro.
In seconda serata vi segnalo “Pericle il Nero” di Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio, Marina Foïs, Valentina Acca, Gigio Morra, Maria Luisa Santella, Rai Movie alle 23, 30, “Il paziente inglese” di Anthony Minghella con Ralph Fiennes, Juliette Binoche, Kristin Scott Thomas, Willem Dafoe, Naveen Andrews, La7 alle 23, 45. Stanotte chiudo con “Accattone” di Pier Paolo Pasolini, La7D all’1.
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