Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per il Fatto Quotidiano
"Di Maio avanza dentro il Quirinale come il modello antropologico del populismo addomesticato di governo, il sobrio cappellano della rabbia italiana, con il cantore ed esegeta Travaglio, un duro ma facile alle cotte di potere, 'un surrogato' che si traveste da Benedetto Croce e re-incarna la vecchia maschera italiana del giornalista picchiatore di regime ma rivoluzionario" (Francesco Merlo, Repubblica, 6.4).
Parola di uno che ha leccato pressochè tutti i governi degli ultimi vent' anni, meritandosi una "consulenza" da 240 mila euro dalla Rai renziana. Ma lui non è facile alle cotte di potere. Lui è il cotto del potere, anzi il bollito.