Caroline McGuire per “The Sun”
La maggior parte della gente, in un albergo cerca un letto confortevole e una buona colazione, ma per molti giapponesi la scelta riguarda esclusivamente il sesso. Ogni giorno quasi un milione e mezzo di giapponesi visita un ‘love motel’ (ce ne sono 37.000).
Nacquero negli anni ’60 e da allora sono usati da giovani coppie, adulteri, single. Spesso hanno stanze tematiche: nave-pirata, prigione, tempio greco, aula scolastica, vagone della metropolitana, a seconda delle fantasie sessuali. Alcuni sono stati immortalati nelle fotografie di Misty Keasler e raccolti nel libro ‘Love Hotels’.
Poi ci sono gli extra, tipo i vibratori, che si possono comprare al distributore automatico nell’atrio. Non si tratta di bordelli, ma di luoghi dove esplorare certe fantasie. Si usano anche per le serate karaoke e per le feste.
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