1 - DICHIARAZIONE DI MASSIMO GILETTI
MASSIMO GILETTI ALESSANDRA MORETTI
Chiedo scusa ad Alessandra e alla sua famiglia se si sono sentiti offesi dalle mie parole. Parlavo di amore inteso come affetto sincero tra esseri umani e non di relazione o di altro tipo di sentimento vista la grande stima che nutro da sempre per lei come donna e come madre.
2 - ALESSANDRA MORETTI: «NELL’INTERVISTA A GILETTI UNA VIOLENZA INTOLLERABILE CONTRO DI ME. LO DENUNCIO»
Lettera di Alessandra Moretti, pubblicata da www.corriere.it
massimo giletti alessandra moretti
Esistono molti modi di fare violenza a una donna. Lo sappiamo tutte perché tutte ci siamo passate. Non c’è soltanto la violenza più evidente, quella fisica che deve portare le donne a denunciare al primo schiaffo senza alcun cedimento; ci sono violenze spesso più subdole, manipolatorie. Quelle che sanno di gogna, che tentano di screditare o infangare il nome di una donna, tanto per cominciare facendo il suo nome, esponendolo in publico, tentando di isolare quel nome con le bugie, mettendo in piazza le sue vicende personali.
alessandra moretti e massimo giletti 3
Puntare il dito contro una donna per accendere un faro su di lei, sulla sua vita privata e famigliare, senza alcun rispetto dei sentimenti e delle sensibilità delle persone coinvolte, come ha fatto Massimo Giletti con la sottoscritta, è una forma di violenza intollerabile. I miei figli hanno sempre avuto un padre e una madre che si sono occupati di loro insieme, non è certo un di più perché ci sono tante mamme o tanti papà che fanno tutto da soli, ma è deplorevole togliere una figura paterna sulle colonne di un giornale a dei bambini, è una cosa inaccettabile.
alessandra moretti e massimo giletti
Denuncerò come faccio ogni volta che ho subito insulti e violenze ma in questo caso lo faccio per t utelare i miei figli che non possono essere sbattuti sul giornale invadendo la loro sfera privata.
Chiedo ancora una volta a tutte le donne e sempre di non retroce dere di fronte a ogni genere di intimidazione, a ogni livello e in ogni ambiente professionale. Non fate mai il passo indietro che vogliono altri, mai. Fate ciò che volete e siate libere. I maschi che puntano il dito o alzano le mani contro una donna che dicono di amare sono un triste appannaggio del secolo scorso, eppure esistono ancora.
massimo giletti alessandra moretti
Lo dicono le cronache che raccontano ogni giorno diverse gradazioni di violenza, nessuna trascurabile, come le molestie del branco, gli stereotipi sulle mamme che lavorano, i tentativi di mobbing o marginalità professionale che ognuna di noi ha subito almeno una volta nella vita. I femminicidi, infine, una costante e inaccettabile perdita per il nostro Paese.
La mentalità e la cultura patriarcale sono lunghe e difficili da cambiare e si declinano in tanti modi ma se ognuna di noi fa il suo, reagendo a quel dito puntato, il cambio di paradigma che serve a una società ancora dispari può essere alla nostra portata. E farà bene a tutti.
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