GRANT MURDOCH E TROVI LO SQUALO - L’ATTORE BRITANNICO A PALLETTONI CONTRO MURDOCH E L’ETERNO INCIUCIO CON I GOVERNI INGLESI: LO SCANDALO ‘NEWS OF THE WORLD’? SOLO LA PUNTA DI UN ICEBERG. “PIÙ SCAVIAMO E PIÙ SCOPRIREMO SU UNA RELAZIONE CHE DALLA THATCHER IN POI HA COINVOLTO TUTTI I PRIMI MINISTRI. NON C’È SOLO QUEL TABLOID E NON CI SONO SOLO LE INTERCETTAZIONI - PERCHÉ SE CHIAMO LA POLIZIA PER UN FURTO IL PRIMO A SUONARMI ALLA PORTA È UN GIORNALISTA?”...

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Dagoreport da "The Independent"
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Rupert MurdochRupert Murdoch HUGH GRANT SU MURDOCHHUGH GRANT SU MURDOCH

Basta con il sistema di relazioni tra giornalisti e polizia, basta con gli strettissimi legami tra Downing Street e Rupert Murdoch, basta con i tabloid si fanno beffe della privacy delle persone. Hugh Grant alza la posta. Il caso intercettazioni illegali di cui è accusato il tabloid inglese "News of the World", denuncia, non è che la punta di un iceberg. L'attore britannico allarga il campo a tutto il sistema dei media d'Oltremanica specializzati nel gossip, un sistema malato da ben prima che esplodesse l'"hacking scandal".

David CameronDavid CameronMargaret ThatcherMargaret Thatcher

Grant parla per aver testato alcune anomalie sulla propria pelle: perché, chiede retoricamente, quando un personaggio famoso chiama la polizia per denunciare una cosa qualsiasi, un furto o una rapina, il primo a suonare alla porta subito dopo è un giornalista di tabloid? "Piccole cose", ammette al "The Independent" (il più raffinato e snob tra i quotidiani inglesi) che tuttavia sono segnali di un sistema sottotraccia. "Voglio che Levenson (il titolare delle indagini sullo scandalo intercettazioni, ndr) scopra la reale estensione delle relazioni tra i giornali di gossip e la polizia perché ritengo che finora non abbiamo grattato via che la superficie di tutto quanto". Il grosso, suggerisce insomma Grant, va ancora scavato.

E l'attore ce l'ha anche con l'eterno sodalizio tra il magnate Rupert Murdoch e Downing Street: "Più scaviamo e più scopriremo cose sulla relazione tra il Primo ministro e l'organizzazione di Murdoch". Una relazione che Grant definisce "sinistramente stretta, fino ad apparire profondamente insalubre". Ma "non riguarda solo Cameron - continua - riguarda ogni capo del governo inglese dalla Thatcher in poi, con la possibile eccezione di John Major che si oppose alla tirannia mediatica di Murdoch e infatti ne raccolse i frutti. Sono molto ansioso di capire se vi sia una reale volontà da parte del Primo ministro di fare quelle riforme dei media di cui parlavano a luglio o se il loro istinto li porterà a nascondere tutto quanto nell'erba alta per tornare alla vecchia e accomodante routine dell''andare a letto con Murdoch'."

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Grant vuole che venga fuori tutto, insiste dicendo che "non erano solo le intercettazioni, ma tutta una serie di metodi. Che non era solo il ‘News of the World': gran parte dei quotidiani erano avvezzi a questi sporchi trucchi. Voglio che Levenson provi che i modi intimidatori usati dalla stampa popolare con i politici, attraverso la compilazione di dossier sulla loro vita privata, erano, di fatto, dei ricatti". Hugh Grant è stato in prima linea contro il "News of the World" fino alla sua chiusura, il 10 luglio scorso. Nel 2010 scoprì di essere stato intercettato, strappando al giornalista Paul McMullan una confessione registrata con un microfono nascosto in un pub e passata al settimanale "New Statesman".

 

 

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