1 - A MILANO DUE INCHIESTE SULLO SCANDALO BIGLIETTI E IL BAGARINAGGIO ONLINE
Paolo Colonnello per “la Stampa”
Non una ma due indagini sono state aperte dalla Procura sullo scandalo del bagarinaggio online. Una punta alla truffa denunciata dalla trasmissione Le Iene sui biglietti dei grandi concerti venduti da Live Nation Italia a Viagogo e ad altri siti del mercato secondario a prezzi aumentati: si vuole capire a chi vadano a finire poi effettivamente questi soldi.
E per questo verrà presto interrogato l' amministratore delegato della società nel mirino, Roberto De Luca, l' uomo che in televisione, tre sere fa, ha spiegato chiaramente che quei soldi finirebbero «agli artisti». Quali artisti, per ora non è chiaro. Di certo la vicenda, che ha scatenato un putiferio negli ambienti della musica, avrà strascichi legali pesantissimi, anche sul piano civile.
La seconda indagine è stata aperta già un paio di settimane fa e per ora non ha indagati, però riguarda, potenzialmente, tantissime persone e si basa su una corposa relazione della Guardia di Finanza depositata lunedì scorso al pm Adriano Scudieri, uomo del pool Reati finanziari.
VASCO ROSSI SECONDARY TICKETING
Le ipotesi d' accusa ipotizzate parlano infatti di truffa informatica e sostituzione di persona. Il bagarinaggio 2.0 è entrato nel mirino e la sensazione è che questa inchiesta porterà lontano, perché non ci sono solo i grandi concerti ma anche le partite di calcio. E soprattutto c' è una prima e unica «fonte» comune, ed è la denuncia che Claudio Trotta, uno dei più esperti promoter milanesi di concerti con la Barley Arts, ha presentato ad aprile in Procura, lanciando pesanti sospetti sul modo in cui erano stati acquistati i biglietti per il concerto di Bruce Springsteen a San Siro.
«C' è un giro dietro questi acquisti di massa che va smascherato», aveva denunciato poi in diverse interviste. Non per niente i biglietti per il concerto del Boss, venduti lo scorso febbraio, erano spariti in un istante dal sito ufficiale delle vendite, TicketOne, l' unico che in teoria dovrebbe essere autorizzata alle vendite online.
Poi è intervenuta la trasmissione Le Iene che ha smascherato il giro delle forniture ai siti di bagarinaggio, chiamando in causa la Live Nation Italia, la più grandi società di organizzazione di eventi del genere. Rimane sospesa però questa domanda: perché TicketOne, pur assistendo regolarmente a una depauperazione delle proprie vendite, non ha mai fatto una denuncia? Anche su questo aspetto gli investigatori delle Fiamme Gialle vogliono vederci chiaro.
Inchiesta che andrà in parallelo a quella promossa un mese fa dall' Autority per la concorrenza e il mercato che ha aperto un' istruttoria per verificare se siano state violate anche le regole del mercato, non a caso mandando il Nucleo speciale antitrust proprio nella sede di TicketOne e di un' altra società per verificare le procedure seguite. Domanda, a questo punto, quasi retorica, visto che biglietti che dovevano costare non più di 150 euro, in alcuni casi, vedi il concerto dei Coldplay, sono arrivati a costare quasi mille.
Le Fiamme Gialle intanto hanno acquisito i dati dei siti a cui la Barley Arts si era affidata per la distribuzione dei biglietti del concerto di Bruce Springsteen, rintracciando a ritroso coloro che hanno fornito i dati bancari e anagrafici per gli acquisti. Un lavoro informatico immane che dunque rivela la profondità dell' inchiesta che ha già visto sfilare nella caserma della Gdf di Milano diversi testimoni. L' inchiesta è appena cominciata.
2 - DAVID ZARD: "ORA CAPITE PERCHÉ MI SONO RITIRATO"
Luca Dondoni per “la Stampa”
David Zard è un nome importante nel mondo della musica dal vivo del nostro Paese, anche se assicura di essere intervenuto all' incontro stampa organizzato da Ferdinando Salzano per accompagnare il figlio Clemente, che ha seguito le sue orme: «Non me la sento di fare la iena e saltare al collo di De Luca - ci spiega -. Live Nation è americana: quando ho visto la sua intervista ho subito pensato che Roberto stava seguendo le direttive che gli erano state impartite.
È inutile mettere in croce un uomo che ha dato molto alla musica italiana. Io, del resto, mi sono ritirato da questa attività quando sul mercato sono arrivate multinazionali come Live Nation. E non per caso».
Il promoter racconta con una certa rabbia come, grazie a budget enormi, colossi come Live Nation rendano quasi impossibile la concorrenza. «L' ho già detto tempo fa: quando si offrono agli artisti compensi che non permettono il raggiungimento del punto di pareggio nemmeno con la vendita del 100% dei biglietti, è ovvio che entri in gioco un' altra fonte di reddito.
Come il secondary ticketing. Sono stati i vertici mondiali di Live Nation, Michael Rapino e Artur Fogel, a dire che il secondary ticketing è il futuro... Ma andiamo! Così la connivenza diventa evidente. Il secondary ticketing nacque con i "meet and greet", biglietti a prezzo maggiorato che permettevano ai fan di incontrare l' artista nel backstage. Ora però è diventato qualcos' altro, un enorme problema che stiamo soffrendo».