Estratto dell’articolo di Paola De Carolis per “il Corriere della Sera”
Sorridente davanti al tribunale, serio di fronte al giudice. «Sono sconcertato da quello che ho scoperto: penso che questo giornale creda di essere al di sopra della legge». Il quotidiano in questione à il Sun, la principale testata britannica di Rupert Murdoch. Le accuse arrivano da Hugh Grant, che con film come «Quattro matrimoni e un funerale» e «Notting Hill» ha raggiunto il pubblico di tutto il mondo.
Nel 2011 l’attore aveva denunciato di essere stato vittima di un furto. I ladri avevano scassinato la porta del suo appartamento e si erano introdotti in casa sua. In realtà — ha spiegato all’Alta corte — si trattava di un’operazione orchestrata dal Sun per entrare in possesso di informazioni riservate e intercettare conversazioni e telefonate con cimici spie.
Grant ne ha avuto conferma l’anno scorso grazie a un investigatore privato che gli ha mostrato le ricevute dei pagamenti effettuati dal tabloid che simultaneamente aveva preso di mira non solo l’attore, ma anche suoi amici e famigliari. Ecco, dunque, la denuncia. […]
Si tratta, al momento, di udienze preliminari. Spetterà al giudice decidere se procedere o meno. I legali di News Group Newspapers, il braccio editoriale delle imprese Murdoch in Gran Bretagna, sostengono che sia Grant, sia il duca abbiano oltrepassato il limite di tempo – sei anni - per ricorrere ai tribunali.
L’attore e Harry dicono invece che i fatti erano stati occultati talmente bene che è stato possibile cominciare a raccogliere prove solo di recente. Per Murdoch una causa potrebbe pericolosa. Il gruppo ha sempre sostenuto che le intercettazioni – per le quali ha pagato risarcimenti pari a circa un miliardo di sterline — fossero un fenomeno circoscritto al News of the World. Se dovesse essere coinvolto legalmente anche il Sun potrebbe partire un’altra serie di procedimenti. […]
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