Luca Dondoni per “la Stampa”
Il Dorfman National Theatre di Londra sta ospitando un musical da consigliare a chiunque passi qualche giorno nella capitale inglese. Il titolo di questa novità è Here lies love e racconta parte della vita e delle passioni di Imelda Marcos. La moglie del dittatore delle Filippine, anni prima che Sex and the City facesse diventare la passione delle donne per le scarpe un soggetto narrativo, nel suo intimo si sentiva una «disco diva».
Oltre alla scarpe infatti - ne possedeva 1060 paia - , Imelda, detta la farfalla di acciaio o la farfalla di ferro in riferimento alla sua forte influenza politica sul paese, andava letteralmente pazza per la musica da discoteca; nella mansarda del palazzo presidenziale la first lady aveva fatto costruire una pista da ballo con tanto di luci stroboscopiche, consolle per disc-jockey e quant’altro le potesse servire per sentirsi la regina delle sontuose feste che organizzava almeno una volta al mese.?
Queste e altre notizie diventarono di dominio pubblico quando nel 1986 la première dame e il marito-dittatore Ferdinand scapparono da Manila a bordo di un elicottero che li portò in esilio alle Hawaii salvandoli dalle forche dei rivoluzionari che rovesciarono la dittatura.?
«Il numero di scarpe possedute da Imelda ha sempre colpito la mia immaginazione - ha detto David Byrne, che ha scritto le canzoni della colonna sonora e ne ha affidato la musica al dj e produttore Fatboyslim -. Quando ho saputo che in realtà la sua passione segreta era la discoteca ho telefonato subito a Norman (Cook il vero nome di Fatboyslim; ndr) per proporgli di trovare dei beats che sostenessero la storia che avevo in testa».?Il risultato del lavoro di Byrne e Cook non solo è eccezionale, ma con l’interpretazione di Natalie Mendoza nei panni di Imelda si raggiungono momenti altissimi.
A New York, dove è stata rappresentata per la prima volta, Here lies love è stato un successo e anche i critici di Broadway più caustici hanno applaudito la performance. In particolare, visto che nella pièce si racconta la storia di Imelda e della sua trasformazione da ragazza di campagna a megalomane senza freni, si apprezza la versatilità vocale della protagonista.
Il corpo di ballo è di quelli che lasciano a bocca aperta e se per un attimo la mente corre al più famoso Evita, va scritto che seppur nei novanta minuti di Here lies love non ci siano i pezzi memorabili della colonna sonora sulla vita della Peron, l’energia che passa dal palco alla platea è piacevolmente devastante. «Abbiamo voluto mettere l’unica ballata della storia nel finale - ha detto Byrne - perché l’idea è proprio quella di proporre uno spettacolo che tolga il fiato e dia l’impressione, anche fisica, di cosa significhi vivere una vita incredibile».