Alessandro Della Guglia per ilprimatonazionale.it
La statua di Roberto Benigni eretta nel 1999 a Manciano, frazione di Castiglion Fiorentino (Arezzo), è stata imbrattata con della vernice rossa. La scultura in bronzo fu realizzata dallo scultore Andrea Roggi e collocata nel parchetto del paese natale di Benigni.
Spesso è stata al centro di polemiche, perché secondo molti residenti l’attore da tempo snobba il paese dove è nato. In ogni caso, al momento non c’è stata nessuna rivendicazione del gesto compiuto nella notte e che non sembrerebbe proprio collegabile al moto iconoclasta Black lives matter.
Nel frattempo, su Twitter, Vittorio Sgarbi ha commentato così la notizia della statua vandalizzata: “Chi l’ha imbrattata con la vernice è un coglione. Andava semplicemente abbattuta”.
Sgarbi da anni chiede di rimuoverla
Anche in questo caso il critico d’arte non strizza certo l’occhio agli antirazzisti, anzi. Difatti da anni Sgarbi chiede la rimozione del monumento dedicato a Benigni e già nel 2016 avanzò la sua proposta al sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, di cui il critico d’arte è molto amico.
“Se c’è una cosa che porta male ed è contro ogni logica è fare un monumento a uno vivo – disse Sgarbi – se poi quello non gradisce, non è mai venuto e ti snobba pure allora devi fare un favore a lui e a te, quel monumento lo devi togliere. Agnelli lo doveva fare d’imperio come primo atto da sindaco.
Quindi gli consiglio di metterlo in un deposito, non come gesto polemico ma affettuoso visto che a lui non piace ed è iettatorio, e magari ritirarlo fuori quando sarà morto”.
Il sindaco toscano replicò senza indugio, ponendo l’attenzione sull’atteggiamento snobistico di Benigni: “E’ innaturale non tornare mai più dove si è nati e a questo punto vedremo il da farsi, lo dovrei togliere? Non lo escludo”. La statua rimase comunque al suo posto, ignorata dai più fino all’imbrattamento odierno.
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