Estratto dell’articolo Valeria Robecco per “il Giornale”
La comunità nera è «un gruppo che pratica l’odio», «i bianchi dovrebbero starne alla larga». Con queste frasi il creatore del celebre fumetto Dilbert ha scatenato una bufera negli Stati Uniti, spingendo centinaia di giornali e media americani a cancellare la striscia.
Scott Adams, che ha pronunciato i commenti accusati di incoraggiare la segregazione razziale in uno streaming su YouTube, ha già affrontato critiche in passato per le sue opinioni estremiste e per le provocazioni online, tanto che il San Francisco Chronicle ha smesso di pubblicare Dilbert mesi fa a causa di alcune battute.
Ora però sono stati moltissimi i media ad aver scaricato la striscia a fumetti comica pubblicata su oltre 1000 testate in 65 nazioni e 19 lingue, con oltre 150 milioni di potenziali lettori. Il network Usa Today, che possiede centinaia di quotidiani in tutti gli Stati Uniti, ha annunciato che non pubblicherà più il fumetto ambientato in un ufficio e incentrato sui vari aspetti del lavoro impiegatizio, del quale mette in luce vizi e difetti, a causa dei commenti «discriminatori» del suo creatore.
Stessa decisione è stata presa da Washington Post, Los Angeles Times, New York Times (la striscia compariva sull’edizione cartacea internazionale), The Plain Dealer, Boston Globe, San Antonio Express-News e MLive Media Group, che ha otto pubblicazioni di notizie nel Michigan. […]