“HO AVUTO UN CANCRO ALLA BASE DELLA LINGUA” - DANIELE BOSSARI RACCONTA IL SUO DRAMMA: “QUANDO E’ ARRIVATA LA DIAGNOSI LE GAMBE TREMAVANO. MA OGGI LA SCIENZA DÀ POSSIBILITÀ DI GUARIGIONE. LE CURE PER IL TUMORE SONO STATE BELLE INVASIVE: HO PREGATO. ORA STO BENE. MIA MOGLIE FILIPPA? MI HA SALVATO. LE LITI CON LEI? PER COLPA MIA. SONO UNA TESTA CALDA" – LA DEPRESSIONE: “RIMANE SEMPRE, ANCHE SE..."

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Estratto dell'articolo di Chiara Maffioletti per corriere.it

 

daniele bossari daniele bossari

«Quando arriva la diagnosi ti tremano le gambe». E, a Daniele Bossari, l’anno scorso sono tremate. Cancro. Un carcinoma alla base della lingua. Per affrontarlo, il conduttore ha dovuto sottoporsi a pesanti cure. «Oggi sai che la scienza ti dà più possibilità di guarigione, ma all’inizio mi sembrava di vivere in un incubo, si disintegrano tutte le certezze. Il primo risultato è la distruzione dell’ego: di colpo non puoi fare niente se non affidarti agli altri». 

 

E gli altri, per lui, ci sono stati. «Ho ricevuto l’amore immediato di Filippa (Lagerbäck, sua moglie da cinque anni e compagna di vita da 22), ma anche della mia famiglia, che ho sentito ancora più vicina: mio padre, che era da sempre un esempio di forza, un uomo tutto d’un pezzo, impostazione rigida, una carriera militare, non faceva che ripetermi “ti voglio bene”. Mia mamma pregava. Trovo affascinante notare come in queste tempeste si cerchi sempre un aiuto trascendentale».

 

Lo ha fatto anche lei?

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«Io mi sono affidato completamente alla scienza per il corpo ma non ho chiuso la speranza metafisica. Ho pregato anche io, come mia mamma, e mi sono rifugiato nell’amore. Dopo le cure, che sono state belle invasive, ho deciso di raccontare questa esperienza che avevo tenuto riservata con il pensiero che potesse fare bene ad altri, visto che anche io ero alla costante ricerca di altre esperienze simili da leggere».

 

Ora come sta?

«Sto bene, sono in una fase molto bella, produttiva. Ho voglia di solarità, di vita e amore: sto esplorando la sua potenza a livello universale. E ho sperimentato una interconnessione profonda con l’universo; mi fa ridimensionare i problemi e le arrabbiature: scivola tutto più velocemente. Intervisto ricercatori, scienziati ma con consapevolezza diversa rispetto al passato».

 

 

(...)

 

In quegli anni è arrivata Filippa Lagerback.

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«L’avevo vista la prima volta in un poster pubblicitario e forse anche lì ho visualizzato, visto che ho pensato subito: ok, sarà la donna della mia vita. Ho avuto modo di incontrarla proprio a Fuego e ho cominciato a chiedere agli autori di invitarla il più spesso possibile. Era il mio corteggiamento. Lei ci ha messo un po’ più di tempo a decidersi».

Cosa l’ha conquistata oltre all’immagine su quel poster?

«La sua ironia. La capacità che ha di farmi ridere fino alle lacrime con sagacia e acume: è velocissima nel fare battute su tutto e questa cosa non l’avevo trovata in nessuna. Penso che lei, in generale, sia molto più evoluta di me come essere umano e lo è naturalmente, senza leggere tutti i libri che leggo io: lei ha innato il rispetto per gli altri, l’amore, la dolcezza, la responsabilità, il senso civico, il legame con la natura. In tutti questi anni mi è sempre stata vicina e per sempre intendo dire sempre, anche nei miei momenti di depressione e dolore: lei c’era».

 

Litigate mai?

«Capita di discutere ed è sempre per colpa mia. Davvero: sono una testa calda. In più, avendo un carattere ipersensibile, alterno picchi di gioia a momenti di sconforto: è una oscillazione difficile da gestire per chi mi sta vicino, anche se l’ho capito solo dopo con un percorso terapeutico e psicologico».

 

Ha parlato della sua depressine in televisione, durante il «Grande Fratello Vip».

bossari lagerback bossari lagerback

«Penso sia giusto parlarne, che ci sia una certa urgenza di cercare una condizione di felicità: per ottenerla bisogna parire da noi stessi, provare a meditare anche se si pensa di non avere tempo. Nessuno si apre ai mondi interiori: appena c’è un momento di pausa si prende in mano il cellulare e non ci si ferma mai ad ascoltare i propri pensieri. Ma farlo apre già una porta».

 

La sua depressione appartiene al passato?

«Secondo me rimane sempre, anche se l’ho curata. Adesso ne riconosco i segni: è come se fosse un ciclo, un respiro. Quando capisco che ricominciano ad affacciarsi gli spettri, so però come affrontarli: ci sono arrivato dopo anni di terapia e ricerca introspettiva. Ma la depressione è come una fiammellina: resta sempre lì».

 

Quando si è accesa?

«Negli anni del grande successo mi sentivo onnipotente: ero solare, affrontavo la vita in modo propositivo, avevo soldi, fama, tutto. E pensavo che sarebbe stato così per sempre. E invece le botte le ho prese ed è stata una delle lezioni della vita: è nata lì la crepa che mi ha fatto scivolare giù, nella depressione».

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Come mai ha deciso di chiedere a Filippa di sposarsi dopo tanti anni insieme?

«Prima non ne sentivamo l’esigenza in effetti: il sigillo del nostro amore è stata Stella, nostra figlia. Gliel’ho chiesto durante il Grande Fratello ma, nonostante sia avvenuto sotto gli occhi delle telecamere, avevo maturato in me questo desiderio e mi sono buttato: per fortuna ha detto sì ed è stato bellissimo proprio perché eravamo maturi e consapevoli della nostra scelta».

 

Cosa visualizza ora, nel suo futuro?

«Considero un traguardo aver imparato a concentrarmi sul presente: questo è il mio vero cambiamento interiore. La mia focalizzazione è legata all’amore, al circondarmi di persone interessate a fare del bene, curando le emozioni: siamo sommersi da tempeste emotive ma nessuno ci insegna a gestirle. Vorrei provare a farlo».

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