LA RISPOSTA DI FRANCESCA BARRA ALLA MAMMA DI DILETTA
Gentile mamma di Diletta Leotta, per lei alcune donne che “contano” avrebbero attaccato sua figlia perché motivate dall’odio verso altre donne. Per altri casi non posso parlare. Io parlo per me: non ho mai preso in giro nessuno o offeso. Non ho pubblicato la foto dei presunti “prima e dopo” per evidenziare i ritocchi chirurgici, ridicolizzando Diletta. Non ho attaccato lei, mai, anzi! Quante volte l’ho difesa anche in televisione.
Io, proprio io, che ovunque esprimo solidarietà a chi si mostra libera, fiera di ciò che è. Appunto, di ciò che si è. Ad esempio, Diletta mostra il suo corpo sui social esponendosi a commenti di ogni sorta e se ne infischia. Commenti violenti, volgari . Inevitabili o meno, non è ciò che conta (strano però che quello non ferisca una mamma! Non si è mai espressa in tal proposito?!). Ma è proprio la mancanza di coerenza e di corrispondenza fra ciò che ha sempre mostrato e trasmesso e quello che ha detto che strideva, su quel palco.
diletta leotta con i genitori 2
Io ho espresso un giudizio sul contenuto del suo monologo per il quale mi sono sentita presa in giro per la mancanza di onestà. Ed è anche il mio lavoro. Se sei un personaggio pubblico e comunichi qualcosa non puoi aspettarti assenza di critica. Se vuoi essere la protagonista di un momento di tv verità devi dirla fino in fondo con coraggio, la tua verità. E lo fai con l’esempio, non solo con le tue parole. Per me quando si raccontano storie personali non si può delegare agli autori la responsabilità della propria commozione. Altrimenti si chiama affabulazione.
Non ho apprezzato il presuntuoso monologo di Diletta Leotta: un finto “smascheramento” che ha cercato la complicità del pubblico, senza riscontro perché non ha abbassato l maschera. Perché risulta solo retorica.
lei poteva liberarci dall’ipocrisia e raccontare che sì, si può avere paura di invecchiare. Di non corrispondere ai canoni estetici che sognavamo e di essere libere di ristrutturarsi quando non ti “capita” la bellezza che desideravi per te stessa. Perché ritoccarsi è una libera scelta di buon senso, buon gusto, ma pur sempre una libera scelta.
FRANCESCA BARRA CLAUDIO SANTAMARIA
E se l’avesse ammesso sarebbe diventata la paladina di un’altra verità, seppur scomoda. Avrebbe sdoganato un sacrosanto diritto al libero arbitrio sul proprio corpo, manifesto vero di emancipazione. Anche perché la differenza la fa sempre chi indossa un abito, come lo si indossa. Si può essere naturali e volgari allo stesso tempo, infatti.
Ma se mi dice che le rughe non le fanno paura non serve, non le credo e non basta la nonna a renderla credibile. Perché se non sei la Magnani e le rughe non le mostri, allora sí, hai paura cara Diletta. E qualcuno te lo doveva suggerire che non c’è nientedi male. Il male è nell’inganno e non è estetico. Ma se menti si vede, e non c’è trucco (o trucchetti) che servano.
diletta leotta con la madre ofelia castorina
E poi che noia quando ha detto “non ci prendiamo in giro sul palco ci stai se sei bona”, perché fortunatamente esistono innumerevoli qualità e talenti da mostrare.
Io ho avuto tante paure di: ingrassare, invecchiare. Ma sono quelle paure, superate a modo nostro, che ci rendono uniche.
barra santamaria prima alla scala tosca BARRA SANTAMARIA barra santamaria diletta leotta con la madre ofelia castorina 1 diletta leotta bambina con la madre diletta leotta con i genitori francesca barra nuda ritratta da claudio santamaria
Francesca
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