1 – MARIO ADINOLFI A LA ZANZARA
“Tra 17 provvedimenti di Biden ce ne sono tre che riguardano i trans. Dunque per dire: io sono questa cosa qui politicamente. Il primo è la nomina del viceministro della Sanità, metto uno che sostiene che cambiare sesso è una cosa normale. Fino a due anni fa l’Oms sosteneva che la transessualità era un disordine mentale. Un problema dunque c’è.
Il secondo è dire sì ai trans nell’esercito, il terzo è la possibilità di far gareggiare i transessuali con le donne”. Lo dice Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia a La Zanzara su Radio 24. “Esiste una lobby ultra potente di gay che riesce a influire sul maggior centro di maggior potere nel mondo, cioè la presidenza Usa. Ed è una lobby estremamente pericolosa”, dice Adinolfi.
“Mettere un trans alla Sanità – prosegue ò- è una scelta politica. E io non manderei mai i miei figli da una pediatra transessuale. Mai. Non è normale che guidino le polemiche sulla sanità le persone che erano considerate dei disturbati mentali fino a poco tempo fa. E’ una pazzia, ed è una pazzia mettere a correre una trans con una struttura maschile con una donna”.
“Il trans può fare quello che vuole- dice Adinolfi – ma io ho il diritto a non mandare mio figlio da un pediatra trans. Levine è un uomo con la parrucca. Quando fa il pediatra è sempre un uomo con la parrucca. E tu mandi i tuoi bambini lì tranquillamente. E ricordiamo che secondo gli studi dell’Oms un transessuale ha l’istinto di suicidio otto volte maggiori rispetto agli altri”
2 – LA ZANZARA, ANCORA TRANSFOBIA RADIO: “LA NUOVA SOTTOSEGRETARIA USA È UN UOMO CON LA PARRUCCA”
Federico Boni per www.gay.it
Un mese e mezzo dopo aver insultato Elliot Page (“Uno è uomo o donna, punto, questa mica s’è messa il ca*zo“), su Radio24 durante La Zanzara Giuseppe Cruciani è tornato a diffondere via etere transfobia a buon mercato, ospitando il solitamente ‘cordiale’ Mario Adinolfi per parlare di Joe Biden e della comunità transgender. Pronti, via e Cruciani ha immediatamente dettato la strada da seguire.
Parliamo di transessuali un secondo, perché c’è una roba che mi ha fatto incazzare. Biden ha dato il via libera al fatto che i transessuali possano gareggiare con le donne. Secondo te è possibile che un trans possa gareggiare con le donne? Quello è un uomo. Quellè un uomo! Chiaro che diventa una follia. Una roba impari.
Imboccato dal presentatore, Mario Adinolfi c’è andato a nozze, sottolineando i provvedimenti presi da Biden nei primi giorni da Presidente degli Stati Uniti d’America. Vedi la nomina a sottosegretario della salute della dottoressa trans Rachel Levine, la cancellazione del divieto alle persone trans nell’esercito e la possibilità di assegnare borse di studio ad atlete transgender. “Questa è una follia!“, ha risposto Giuseppe Cruciani. “Il Governo Biden è un governo transessuale?“, ha domandato in modo del tutto insensato il conduttore de La Zanzara, ancora una volta tornato su argomenti legati alla comunità LGBT con parole becere e discussioni indegne di una diretta radio nazionale, soprattutto se cavalcate al fianco di Mario Adinolfi, che deve la propria esistenza politica alla sua conclamata omotransfobia.
“Secondo me esiste una lobby ultra potente che riesce ad influire sul centro di potere del Pianeta indicando quelle come politiche caratterizzanti. Esiste una lobby gay molto forte negli Stati Uniti estremamente pericolosa“, ha insistito Adinolfi, con Cruciani a rintuzzarlo come al suo solito, alla disperata ricerca della solita ridicola polemica mascherata da politicamente scorretto. “Assolutamente mai manderei i miei figli da un medico transessuale, mai!“, ha tuonato il leader del Popolo della Famiglia, scatenando l’ira di David Parenzo, che pochi mesi fa definì “melati mentali” chi andava a letto con le persone trans.
mario adinolfi con la moglie silvia pardolesi in fase due
“Quando guardi quel viceministro alla salute“, ha proseguito Adinolfi in riferimento a Rachel Levine, “vedi evidentemente un uomo con la parrucca. Non affiderei mai la politica di un Paese a quel medico lì perchè potrebbe orientarla in una direzione molto precisa. Se noi diciamo che è normale, anzi che devono guidare le politiche pubbliche della sanità coloro che fino a due anni fa erano compresi nella tabella dei disturbati mentali dico che c’è qualcosa che ha a che fare con la pazzia “. Tutto ciò, duole ricordarlo, al cospetto di 2.357.000 ascoltatori medi quotidiani per Radio24.
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