Ilaria Sacchettoni per il Corriere della Sera
Più che nel «Peccato e la vergogna», fiction della Ares ai bei tempi, dietro le quinte del suicidio dello sceneggiatore Teodosio Losito, affiorano passioni e rancori, delusioni e malinconie, fragilità e frustrazione. Giovani leve della recitazione, maturi divi del piccolo schermo e officianti del maquillage totale raccontano (e si raccontano) agli investigatori che indagano su Alberto Tarallo, patron della società televisiva e, secondo l'ipotesi di alcuni - ma non i pm che hanno avviato verso l'archiviazione il reato di istigazione al suicidio - con un ruolo "morale" nell'impiccagione di «Teo» l'8 gennaio 2019 nella villa di Zagarolo, fra anelli scomparsi, domestiche indiscrete e molte ambizioni.
Fa mettere a verbale Gabriel Garko, decano degli sceneggiati tivvù: «Noi eravamo tutte pedine di Tarallo, lui decideva il bello e il cattivo tempo e se non si faceva come detto eravamo tutti sotto ricatto psicologico. Voglio precisare che io quando andai da lui già nel 1992 a Roma ero gay e Tarallo mi diceva che dovevo nasconderlo assolutamente per la mia carriera di attore agli inizi. Mi indusse a lasciare un mio compagno dell'epoca senza impormelo ma conducendomi a tale decisione sulla base di quello che mi diceva ogni giorno circa la mia futura carriera. Mi diceva che facendo questo lavoro non potevo dire di essere omosessuale...»
Soffriva e lavorava il bel Garko, che il pm Carlo Villani ha ascoltato per ore. Così come Eva Grimaldi, sua partner per finta e per fiction: «Ho avuto delle restrizioni che, all'epoca, a me non piacevano ma che mi facevano comodo - dice la protagonista di "Abbronzatissimi" -. All'epoca di Zagarolo non potevo conoscere nessuno, ero chiusa come in una gabbia». Fuggita dal recinto per amore, spiega oggi: «Me ne sono andata nel 2011 perché mi sono innamorata di Imma Battaglia... Alberto mi disse che non potevo innamorarmi di Imma perché altrimenti sarei stata attaccata mediaticamente, diciamo screditata, e non avrei più lavorato perché lesbica».
ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO
Così i verbali depositati al Tribunale del Riesame che dovrà pronunciarsi sulle presunte false lettere e il testamento olografo di Losito esibiti da Tarallo, raccontano scorciatoie, arbitrii, ipocrisie e rinunce più che reati. Pur di mantenere «il controllo» sugli attori della propria scuderia Tarallo, secondo alcuni che inizialmente si professano seguaci tipo Rosalinda Cannavò (la Adua Del Vesco delle fiction) e Massimiliano Morra, sarebbe arrivato a cupe messinscene e invocazioni lunari. Così riferisce Brigitta Valesch, estetista dei vip: «Ricordo che Teo un giorno mi chiese, in virtù della mia conoscenza dell'argomento (antroposofia, ndr ), se la morte di Sergio (ex fidanzato di Teo, ndr ) potesse essere attribuita a dei riti di magia nera che il signor Tarallo metteva in atto talvolta...
Teo mi confidò che aveva assistito in prima persona a dei "rituali di magia nera" fatti da Tarallo nel giardino nella villa di Zagarolo. In particolare mi raccontava che Tarallo la sera, quando vi era la luna piena, spesso si inginocchiava per effettuare delle invocazioni verso di essa». Parole che fanno sorridere la difesa del patron della Ares - «Ciarpame» dice il legale Daria Pesce- ma non Giuseppe Losito, fratello di Teo, dubbioso e perplesso. Scettico anche Omero Sacco, il medico intervenuto sulla scena del suicidio che parla (ma per sentito dire) «di un termosifone troppo basso per un ipotetico tentativo di impiccagione». Tra tante incertezze la lealtà di Ursula Andress. É lei a dare agli amici la notizia delle lettere ritrovate di Teo e a difendere Tarallo dall'assalto mediatico.
Alberto Tarallo con Michela Miti e Tini Cansino al club 84 - 30 gennaio 1984- ph Marcellino Radogna
LA MORTE DI LOSITO "NELLA VILLA DI ZAGAROLO RITI E MAGIA NERA"
Andrea Ossino per Repubblica - Roma
L'omosessualità come un ostacolo alla carriera degli attori, l'anoressia come conseguenza dell'estetica richiesta, gli amori, i rancori e i racconti che assumono connotati inquietanti, con tanto di riti magici e invocazioni alla luna. Tra le memorie affidate dalle star della Ares Film ai pm di Roma che indagano sul suicidio di Teodosio Losito, c'è anche spazio per i sospetti del medico legale presente nella villa di Zagarolo l'8 gennaio del 2019: " il termosifone utilizzato per l'impiccagione da parte di Losito sarebbe un po' troppo basso considerando l'altezza del soggetto", annota la finanza spiegando che i carabinieri non hanno trovato riscontri e "stante la cremazione del corpo, ad oggi non è possibile poter stabilire ulteriori scenari investigativi".
alberto tarallo con ursula andress all easy going 1977 foto marcellino radogna
Misteri, racconti e 34 pagine di " omissis". Una narrazione che sembra venir fuori dalle delle serie televisive prodotte dalla stessa società cinematografica finita nel mirino del pm Carlo Villani. A parlare del mondo Ares è stata anche la beauty coach delle star, Brigitte Valesh. Il suo interrogatorio è stato depositato davanti ai giudici del Riesame, in occasione dell'udienza in cui Alberto Tarallo ha chiesto di riavere ciò che la procura ha sequestrato quando ha scoperto che il testamento con cui il suo compagno gli aveva lasciato circa 5 milioni di euro era falso. Esperta in medicina estetica, la Valesh vanta esperienze televisive con Ilari Blasi e collaborazioni con marchi del calibro di Chanel e Dior.
alberto tarallo non e' l'arena
Ha conosciuto Teodosio Losito in occasione di alcuni trattamenti estetici. E ha raccolto le sue confidenze: « Teo mi confidò che aveva assistito in prima persona del rituale di magia nera fatti dal Alberto Tarallo in giardino nella villa di Zagarolo. In particolare Teo mi raccontava che Alberto Tarallo la sera, quando c'era la luna piena spesso si inginocchiava per effettuare delle invocazioni verso di essa», ha detto la beauty coach ai pm. Losito le avrebbe raccontato anche di un suo amore passato che « morì in circostanze misteriose» .
ursula andress alberto tarallo foto di bacco (2)
E le chiese, « in virtù della mia conoscenza dell'argomento, se la morte di Sergio potesse essere attribuita dei riti di magia nera che il signor Tarallo metteva in atto talvolta». « Potrebbe essere che Alberto è così potente energicamente da poter aver causato la morte di Sergio? » , avrebbe chiesto Losito alla donna. Una circostanza che non ha riscosso la curiosità dei pm, interessati invece a conoscere il clima che si respirava dentro la villa di Zagarolo.
Mentre alcuni attori hanno spiegato che lo scandalo sarebbe dovuto solo a «rancori contro Tarallo » e a ragioni mediatiche, Gabriel Garko ha spiegato di essere stato « tenuto in pugno » perché omosessuale, Eva Grimaldi si sentiva « chiusa come in una gabbia » e Adua del Vesco, in arte Rosalinda Cannavò, che parlando di una « setta satanica » durante il Gf Vip ha portato all'apertura dell'inchiesta, ha narrato i suoi « incubi dovuti al passato » con la Ares. k Beauty coach Brigitte Valesch, esperta di estetica e riferimento di tanti Vip.
eva grimaldi imma battaglia foto di bacco ursula andress alberto tarallo foto di bacco alberto tarallo adua del vesco non e' l'arena alberto tarallo con pamela prati hotel hilton 1985 ph marcellino radogna alberto tarallo foto di bacco eva grimaldi con alberto tarallo ph marcellino radogna Tarallo, Losito, Garko, Clemente Mimun alberto tarallo - LA BANDA DEL GOBBO gabriel garko, adua del vescovo e il produttore storico di garko, tarallo(2) alberto tarallo - 'UOMO DELLA STRADA FA GIUSTIZIA alberto tarallo tarallo ed alberto tarallo alberto tarallo adua del vesco e il sorriso di alberto tarallo teodosio losito ursula andress e alberto tarallo foto di bacco