Maria Bruno per leggo.it
«Torna in Cina, Roma è dei romani». «Si sono comprati tre quarti di mondo, gli regaliamo l'Italia?». «Ma gli africani non ce la fanno più da soli a supportarvi». «Ci faranno mangiare vermi scarafaggi e topi». Questo è solo un piccolo orripilante campione di insulti razzisti che si sono riversati contro Yifan Lin, candidata alle comunali di Roma, sommersa dal fango perché di origine cinese. Lei, comunque, ha denunciato il tutto e ha replicato con fermezza e signorilità.
«Io rappresento una minoranza nelle minoranze, perché sono una donna italiana di origine cinese, per questo sono stata un facile bersaglio agli attacchi di una piccola minoranza xenofoba e razzista». A scriverlo è Yifan Lin, giovane imprenditrice romana di origine cinese candidata PD a Roma nelle liste a sostegno di Roberto Gualtieri. La candidata ha subito offese razziste sui social a cui risponde personalmente tramite il suo profilo Facebook. E non per le sue idee politiche. È stata insultata per le sue origini cinesi.
A chi, attraverso i social l'ha coperta di fango, lei ha risposto con garbo e fermezza:
«Io sono per una Roma inclusiva, multietnica e che sappia accogliere le diversità, dove la voce di ognuno possa contribuire al miglioramento della città, soprattutto quello sociale. Roma deve accogliere le idee ed i programmi a prescindere dal genere, dall’etnia, dall’orientamento politico, sessuale e religioso».
In sua difesa interviene lo stessso candidato sindaco Gualtieri, che scrive: «Tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla candidata Lin - Yifan, vittima di una serie di insulti barbari ed incivili sui social indegni di una capitale europea. Lin é una giovane imprenditrice romana di origine cinese che si presenta con Gualtieri per cambiare la nostra città.
Roma è e sarà sempre una città aperta, ospitale e inclusiva nella quale tutte le persone perbene di qualunque etnia e religione devono e possono trovare accoglienza e diritti, compresi ovviamente quelli elettorali. Lin non si farà intimorire e continuerà la sua campagna elettorale nella consapevolezza che tutta la coalizione di centrosinistra e la stragrande maggioranza dei cittadini romani sono solidali con lei. Perché a Roma non c’è - e non ci deve essere - spazio per odio, discriminazioni e xenofobia».