Estratto dell'articolo di Filippo Santelli per www.repubblica.it
il ritorno di ChatGpt in Italia
ChatGpt, l'intelligenza artificiale che parla (quasi) come un essere umano, riattiva il suo servizio in Italia. A comunicarlo è OpenAI, la società californiana che ha creato ChatGpt, due giorni prima del termine ultimo - il 30 aprile - fissato dal nostro Garante per la privacy per adottare una serie di misure per adeguare il servizio alle norme europee sulla protezione dei dati personali (Gdpr).
Lo scorso 12 aprile il Garante aveva inviato ad OpenAI un elenco di prescrizioni su trasparenza e trattamento delle informazioni sensibili, alcune delle quali urgenti.
la chatbot ChatGPT con intelligenza artificiale
E ora OpenAI è tornata con i compiti fatti, almeno i primi: le politiche sulla privacy esposte in maggiore evidenza sul suo sito e sulla pagina di login di ChatGpt, un filtro per la verifica dell'età specifico per l'Italia, un formulario con cui i cittadini europei - anche non utenti - possono chiedere di escluldere i loro dati personali dall'addestramento degli algoritmi, la cancellazione delle informazioni errate.
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L'affondo del nostro Garante era arrivato lo scorso 31 marzo. L'Autorità aveva imposto a OpenAI di non toccare più i dati degli italiani, rilevando una serie di violazioni della normativa sulle informazioni sensibili, provvedimento a seguito del quale la società americana aveva deciso di spegnere ChatGpt.
Dopo questo botta e risposta era iniziata una trattativa tra le parti, che aveva portato il Garante a formulare una serie di prescrizioni per ChatGpt: esporre una chiara informativa per il trattamento dei dati personali, prevedere un sistema di filtro per gli Under13, permettere sia agli utenti che ai non utenti di escludere i propri dati personali dall'addestramento dell'algoritmo e dare la possibilità alle persone di correggere eventuali risposte errate sul proprio conto fornite dal chatbot, l'algoritmo di conversazione.
Nel frattempo anche altre autorità europee, pur senza bloccare il servizio, hanno aperto il dossier ChatGpt e i regolatori comunitari hanno creato una task force per agire in modo coordinato.
Di fronte al rischio di una tempesta regolatoria in Europa, OpenAI si è mostrata fin da subito molto dialogante. Già nei giorni scorsi ha rilasciato un aggiornamento di ChatGpt che permette agli utenti di disattivare la cronologia delle chat, in modo da escludere i dati delle conversazioni dall'addestramento dell'algoritmo: un primo passo in direzione delle richieste italiane. Ora sono arrivati gli altri […]
ChatGpt deve ancora adempiere ad altre prescrizioni, per esempio organizzare una campagna informativa entro il 15 maggio sui diritti di utenti e non utenti e proporre entro il prossimo novembre un sistema di filtro per età con reale verifica della data di nascita degli utenti. […]