Cristiana Lauro per Dagospia
Divertirsi a Dubai è piuttosto facile, basta avere un po' di risparmi da sputtanare in cazzeggio e diversivi di varia tipologia o corporatura. In effetti non è una meta culturale fondante, ma non si campa di soli musei, soprattutto in questo contemporaneo che ci capita di vivere.
In vista di Expo 2020, la città è tutta un cantiere, Un po' come accadde a Milano prima del 2015; opere che hanno restituito una città molto più bella di prima, al netto di polemiche sterili.
Ho visitato molti ristoranti, provato ogni genere di cucina, cocktail bar e locali notturni. A Dubai il consumo di alcol è sotto gli occhi di tutti, con qualche comprensibile restrizione durante il periodo del Ramadan. Questa mia incomputabile fatica ha prodotto, prima di tutto, il più profondo rispetto per i mestieri logoranti e ingrati che la maggior parte delle persone svolgono ogni giorno, ovunque nel mondo, a qualsiasi condizione economica e di trattamento. In seconda battuta, questa piccola guida di locali imperdibili, per tutti i gusti, nella ricca e megalomane Dubai.
PLAY RESTAURANT & LOUNGE, Sheikh Zayed Rd 36th floor, The H hotel
Il ristorante è all'interno del lussuoso hotel H e ha al suo ingresso un cocktail bar con ampio bancone frequentatissimo da pubblico giovane e brillante.
Della cucina fusion segnalo ottime carni, salmone tataki, shrimp tempura da accompagnare con drink a base tequila molto buoni. Purtroppo gli altri cocktail, dei giovani e virgulti bartender, hanno uno sbilanciamento dolce che rende acrobatico l'abbinamento su qualsiasi pietanza. A parte il fatto che il concetto di equilibrio contrapposto a sbilanciamenti o cuspidi, dovrebbe essere dato per assioma da qualsiasi barman che non sia una pippa. Nel complesso Play è uno dei migliori locali di Dubai: bello, buono e divertente.
Segnalo qualche piccolo fastidio durante la serata come l'esibizione di un cantante dal vivo col brano "'O sole mio" e la proposta di un brano de "Il Volo" al bancone del bar.
LA SERRE BISTROT & BOULANGERIE, Mohammed Bin Rashid Boulevard, Downtown
Sempre aperto, senza sosta dal breakfast in poi, ma suggerisco il lunch per via di quell'impronta francese negli arredi e nel servizio notoriamente poco incline al libero cazzeggio serale.
Bistrot, boulangerie e banco organic vegetables. La cucina francese è molto buona, la sala si affaccia sul viale alberato di downtown che vale una passeggiata senza tanta fretta su viali profilati di palme illuminate. L' atmosfera è decisamente suggestiva. Insalata di lenticchie, tartare di tonno con avocado, prosciutto iberico e salmone affumicato home made, sono i piatti che segnalo sopra a tutti.
BLUE JADE, Hotel Ritz-Carlton, Jumeirah beach
L'Hotel nell'insieme ha un'aria un po' âgée, nonostante non sia così datato l'ultimo restyling. Il ristorante ha un balcone con affaccio su un bel giardino, ma i tavoli migliori sono nella sala interna, ampia, comoda e con una bella illuminazione.
Cucina oriental fusion, buoni sushi e sashimi, ottimo il pollo, un po' meno i Dim Sum, decisamente grossolani.
And close to it...LIBRARY BAR
Uscendo dal Blue Jade, per un after dinner, è facile scivolare nel bellissimo Library bar. Tutto bene, ma i cocktail sono un'altra cosa.
TORO TORO, Al Sufouth road, Grosvenor house
Imperdibile, bello e si mangia benissimo. L'impatto architettonico è imponente, ma senza eccessi sgraziati. Il polo Grosvenor House (two towers) di solito garantisce una serata brillante, ma Toro Toro è decisamente una punta di diamante. Guacamole in versione affumicata (la moda del momento un po' ovunque, speriamo si riposizioni in equilibrio perché non tutti i sapori si sposano con questo tipo di tecnica).
Nippon Cevice, una versione fusion interessantissima che suggerisco e poi un'eccellente parilla di carne, fra le migliori in circolazione. Eleonora in sala è una buona ragione per farsi vanto di essere italiani. Buona e intelligente carta dei vini con ricarichi un po' meno spaventosi che altrove e alcune proposte italiane tutt'altro che banali.
And close to it, upstairs ...Cocktail bar al piano superiore di Toro Toro con discoteca molto ben frequentata da ragazze bellissime di ogni nazionalità e poi dj bonazzo e tutto il resto. Non si beve molto bene, mi è piaciuto poco anche il gin tonic, provato sia con Tanqueray Ten che con Sipsmith, entrambi adeguati considerando che anche la tonica non era male e poco invasiva. Purtroppo il ghiaccio era un disastro. Il ghiaccio è un elemento fondamentale nella miscelazione. Consistenza, colore, trasparenza e odore, sono parametri importantissimi, come ci ricorda il maestro Antonio Parlapiano (il Professore del Jerry Thomas Project di Roma, uno dei migliori bar al mondo) ma non tutti ci fanno caso, a partire da alcuni barman. Peccato!
INDEGO, Al Sufouth road, Grosvenor house
Cucina indiana fra le migliori e non solo entro i confini degli Emirati Arabi; ambiente romantico e chic.
Ottima selezione Biryani e perfetto anche Smoked Lamb. Molto buono il pollo proposto in diverse varianti. Servizio elegante, disponibili tavoli all'aperto.
BUDDHA BAR, Grosvenor House Tower 1
Il locale che tutti ricordiamo nelle varie versioni di successo di una quindicina di anni fa, è stato sottoposto a un opportuno restyling. Molto bello e merita un bonus per la cura delle toilette, ripulite dopo ogni visita. Nonostante questo non vale la pena di fermarsi al Buddha bar se non per una visita al volo, giusto il tempo di un drink, obiettivamente mediocre. Anche un minimo sindacale sul dress code non guasterebbe.
ESPANA LOUNGE BAR, Jumeirah Creekside Hotel, Casablanca street
Maxim Rokhman è un giovane e bravissimo barman. Lo avevo conosciuto al Four Season di Mosca, proprio davanti al Cremlino, su suggerimento di Leonardo Leuci, sempre del Jerry Thomas Project e delle cui dritte in giro per il mondo mi fido ciecamente. Provate questo bar perché è qualitativamente fra i migliori di Dubai, malgrado l'albergo non sia in cima alle mie preferenze. Lasciatevi consigliare da Maxim sulle proposte della lista decisamente originali oppure, fidatevi di uno dei tanti classici perché qui ne vale la pena.
COYA, Restaurant village Four Seasons Resort, 2 Jumeirah beach road
Un ottimo ristorante peruviano, divertente, vivace e con un servizio eccezionale. Bellissimo bancone a vista nella sala ristorante per i drink, ambiente giovane e brillante non privo di buon gusto. Il servizio e l'accoglienza rasentano la perfezione. Guacamole preparato al tavolo con avocado a maturazione perfetta e, dalla cucina a vista, Pulpo Rostizado tenerissimo e saporito, pollo al Josper che si scioglie in bocca, godurioso, merita un bis. E per chiudere Bife Ancho Wagyu versione ribeye. Un capolavoro assoluto per chi ama i sapori decisi e appaganti. Accompagnate la cena con ottimi drink, ne vale la pena, anche perché la carta dei vini ha proposte decisamente inavvicinabili.
HENDRICKS BAR, Hotel Four Seasons, 2 Jumeirah beach road
Proprio a fianco al restaurant village, entrando nell' elegante struttura del Four Seasons, potete scegliere e godervi un buon sigaro in santa pace nella cigar room dell'Hendricks bar. La selezione di gin è molto ampia, stesso discorso per le acque toniche e, soprattutto, ghiaccio perfetto, impeccabile che non cede a quelle insopportabili diluizioni repentine che peggiorano la qualità del vostro drink, annacquandolo anzi tempo.
NUSR. ET, Restaurant village Four Seasons Resort, 2 Jumeirah beach road
Proprio a fianco a Coya c'è un'ottima Steak House, genuina, verace e perfetta per il pranzo. Personale di sala simpaticissimo, attento e veloce. Birre di ogni genere servite belle fredde e col bicchiere gelato, non tiepide come le intendono alcuni fighetti della birra artigianale. Ottime le carni e imperdibili french fries.
Al MUNTAHA, Burj Al Arab (La Vela), 27th floor, Jumeirah road
Vale la pena per la vista spettacolare ai piani alti del Burj Al Arab, altrimenti noto come La Vela. Ristorante di cucina europea con impostazione francese, un po' affettato. Impegnativo anche esteticamente per via di un'aria elegante un po' formale anni '80 sia negli arredamenti che nell'illuminazione e per quanto riguarda la gestione della sala.
Ribeye di carne giapponese saporita, tenerissima, cotta alla perfezione. Le solite insalate alla francese e una buona zuppa di cipolle con o senza foie gras. Io non lo mangio più, ma fate voi.
Ottima carta dei vini con diverse proposte soprattutto francesi, ma un po' carente sulla profondità di annate e dai ricarichi spaventosi. Sezione italiana ben rappresentata dai vini di Angelo Gaja cui è dedicato un intero capitolo della wine list. Ristorante adatto per una serata di coppia, romantica ed elegante. Sconsigliato a single o gruppi di amici.
E per chiudere un doveroso omaggio ad Heinz Beck, lo chef trestellato Michelin della Pergola dell'hotel Cavalieri Hilton a Roma che ha messo la sua firma sul Social di Dubai. Locale seducente, elegante senza pesantezze inutili anche nel servizio. L'impronta del nostro grande maestro Heinz ha portato una marcia in più al concetto di ristorazione a Dubai. Adatto trasversalmente, dalla serata di coppia alla cena di lavoro.
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