LILLI GRUBER DAVIDE CASALEGGIO
Maria Teresa Meli per il Corriere della Sera
E se fosse Davide Casaleggio la carta segreta dei grillini? Se fosse il figlio del fondatore il vero candidato premier a cui stanno pensando i Cinque Stelle anche per evitare che scoppi la rivalità, per ora sopita, tra Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista? All' inizio, al Pd, non ci credeva nessuno.
Anzi, Renzi utilizzava la sua figura per seminare zizzania nel campo avversario: «È lui il capo, non mister congiuntivo Di Maio o il povero Di Battista».
Ma ultimamente al Pd si sono convinti che i grillini possano veramente puntare sul figlio del fondatore. Per questa ragione la sua performance televisiva dell' altro ieri, a Otto e mezzo , da Lilli Gruber, è stata analizzata fin nei dettagli. Il modo di parlare, ciò che diceva e ciò che non diceva. I punti deboli, come, per esempio, quando non ha risposto alla giornalista che lo incalzava per sapere quali fossero, secondo lui, le «pensioni d' oro».
E l' indomani mattina, al Pd, hanno subito controllato i dati dello share di quella puntata. E sono rimasti assai contenti quando hanno visto che quella con Casaleggio si è piazzata solo al centoventesimo posto tra le puntate più viste del programma. Ha avuto quasi metà dei telespettatori della puntata più vista con Renzi.
Ma questo non è bastato a far tirare un sospiro di sollievo: «Casaleggio è giovane, e, al contrario di Di Maio e Di Battista, è presentabile e rassicurante», sostengono al Nazareno. Perciò ieri è partito un fuoco di fila di dichiarazioni e tweet contro di lui. «Parla come un Tom Tom e svicola dalle questioni che riguardano il Paese», ha affermato Alessia Morani. E nel frattempo il monitoraggio di Casaleggio da parte del Pd continua...
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