La bisessualità è molto più antica di quanto possa sembrare. Così in onore della “Settimana della consapevolezza bisessuale”, ecco una lista di otto personaggi storici di cui probabilmente conosci il nome, ma la cui bisessualità è rimasta fino ad oggi segreta (e, in alcuni casi, tutt’ora contestata). Tra loro, troverai uno Jedi, un vincitore del Premio Pulitzer e un economista.
1. Hans Christian Andersen è famoso per le fiabe che ha lasciato in eredità al mondo. Ma lo scrittore condusse anche un’interessante vita amorosa che in pochi conoscono: decise di astenersi dai rapporti sessuali, ma finiva per innamorarsi di continuo, di uomini e di donne (e scriveva loro lettere appassionate), tra cui il giovane granduca di Sassonia-Weimar-Eisenach.
2. La poetessa statunitense Edna St. Vincent Millay viene ricordata soprattutto per aver vinto nel 1923 il premio Pulitzer per la poesia, tra cui il famoso verso "La mia candela brucia da entrambi i lati, non durerà tutta la notte, ma ai miei nemici e ai miei amici, dona una luce incantevole!”. Insolitamente per il suo tempo, Millay era apertamente bisessuale. Secondo una voce che circolò sul suo conto, una volta uno psicologo le disse che i suoi mal di testa potevano essere dovuti a un lesbismo represso, e lei rispose: "Oh, vuoi dire che sono omosessuale! Certo che lo sono, ma anche eterosessuale! Ma ciò che cosa ha a che fare con il mio mal di testa? "
3. Alfred Kinsey, uno dei più grandi ricercatori sul comportamento sessuale umano nella storia, era bisessuale. Ricordiamo la sua celebre Scala Kinsey, dove poneva eterosessuali e omosessuali in un continuum, numerandoli da uno a sei: “Il mondo non è diviso in pecore e capre. Non tutte le cose sono bianche o nere. La natura raramente ha a che fare con categorie, soltanto la mente umana inventa categorie e cerca di forzare i fatti in gabbie distinte. Il mondo vivente è un continuum in ogni suo aspetto. Prima apprenderemo questo a proposito del comportamento sessuale umano, prima arriveremo ad una profonda comprensione delle realtà del sesso”. Kinsey aveva un matrimonio aperto, andava a letto con diverse persone, inclusi uomini. Un atteggiamento illuminato per gli anni '50.
4. Questo personaggio potrà shoccarvi, ma è così: Malcolm X, attivista per la libertà e i diritti civili, si era discostato dalla posizione "eterosessuale" sulla Scala Kinsey. Le prove arrivano dalle diverse biografie e interviste dei suoi amici e collaboratori. Sembra praticamente certo che Malcolm avesse relazioni omosessuali (e che lavorava come “professionista sessuale”) durante tutti i suoi 20 anni. Il dubbio è se fosse semplicemente "gay per i soldi", ma il quadro generale sembra essere più complicato. Probabilmente non sapremo mai la verità esatta.
5. Il premio Oscar Alec Guinness, conosciuto per il suo ruolo di Obi-Wan Kenobi nella trilogia originale di Star Wars, aveva un rapporto conflittuale con la propria sessualità. Condannato per un "atti omosessuali" nel 1946, riuscì comunque a mantenere segreta la sua bisessualità, fino a che nel 2000, un anno dopo la sua morte, la BBC pubblicò la notizia in base a nozioni biografiche di amici e conoscenti.
6. Il brillante economista John Maynard Keynes era gay ed ebbe amanti esclusivamente maschili, fino a che a 40 anni non si innamorò della ballerina Lidija Vasil'evna Lopuchova e la sposò. Ma a quanto pare, il suo primo partner sessuale fu Duncan Grant, un giovane e bellissimo pittore che fu anche l’amante a lungo termine della sorella di Virginia Woolf, Vanessa Bell. Insomma la vita intima del bohèmien inglese del 20esimo secolo fu tutto tranne che lineare.
7. Joan Crawford per molti anni fu l'epitome del fascino della vecchia Hollywood. Secondo le fonti, l’attrice era probabilmente bisessuale ed ebbe rapporti sessuali con alcune delle star (donne) più desiderate del momento, come Barbara Stanwyck e forse anche Marilyn Monroe.
8. Shakespeare fu probabilmente lo scrittore la cui sessualità è stata più ossessivamente studiata dagli storici. Esistono un sacco di prove per la sua bisessualità, come i sonetti indirizzati alla Dark Lady e alla “Fiera della Gioventù”. Le teorie sull'identità dei personaggi in questione sono varie, ma convergono quasi tutte su alcuni giovani aristocratici londinesi che Shakespeare cercava di sedurre.