NETFLIX SI INCHINA AI PERMALOSI DEL POLITICALLY CORRECT – IL CO-CEO DI NETFLIX TED SARANDOS SI SCUSA PER LE POLEMICHE DELLA COMUNITÀ LGBTQ+ SULLO SHOW “THE CLOSER” DI DAVE CHAPPELLE - LO SPETTACOLO ERA STATO ACCUSATO DI ALIMENTARE PREGIUDIZI CONTRO LA COMUNITÀ LGBTQ, SCATENANDO ANCHE UNA PROTESTA INTERNA TRA I DIPENDENTI DELLA PIATTAFORMA - SARANDOS HA REPLICATO CON UNA MAIL FATTA TRAPELARE ALL’ESTERNO (E I “WHISTLEBLOWER" SONO STATI LICENZIATI)

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IL COMICO DAVE CHAPPELLE E'STATO COLPITO DA UNA “SHITSTORM” PER AVER RICORDATO COME IL RAPPER “DABABY” VENNE “CANCELLATO” PER ALCUNI COMMENTI SUI TRANS, MA QUANDO NEL 2018 UCCISE UN UOMO “LA SUA CARRIERA NON HA AVUTO CONTRACCOLPI” - https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/america-peggio-essere-quot-scorretto-quot-che-286397.htm

TED SARANDOS TED SARANDOS

 

Paola Italiano per www.lastampa.it

 

«Ovviamente la narrazione ha un impatto reale nel mondo reale. Un impatto che può essere estremamente positivo ma può anche essere negativo. Chiaramente ho rovinato la comunicazione interna all’azienda, avrei dovuto gestirla con più umanità. Voglio dire che avevo un gruppo di dipendenti che stavano provando un grande dolore per via di una nostra decisione. E questo doveva essere capito prima di agire e io non l’ho fatto».

 

Con queste dichiarazioni rilasciate a Variety il co-Ceo di Netflix Ted Sarandos si è scusato con i dipendenti dopo le polemiche della comunità Lgbtq+ innescate dallo show “The Closer” del comico Dave Chappelle, accusato di transfobia.

 

dave chappelle 3 dave chappelle 3

Sarandos aveva replicato con una mail aziendale nella quale affermava che non è vero che i contenuti di uno show generino conseguenze nella vita reale, facendo l’esempio della violenza che, sempre stando alle sue dichiarazioni, è aumentata negli ultimi 30 anni all’interno dei prodotti dell’industria culturale e dell’intrattenimento, senza per provocare un aumento della violenza nella vita reale. Dichiarazioni a uso interno che erano state divulgate all’esterno, generando nuove polemiche.

 

PROTESTE DIPENDENTI NETFLIX CONTRO LO SHOW DI DAVE CHAPPELLE PROTESTE DIPENDENTI NETFLIX CONTRO LO SHOW DI DAVE CHAPPELLE

Lo show di Chappelle è stato accusato di alimentare pregiudizi e stereotipi contro la comunità Lgbtq. Sarandos aveva difeso il gigante dello streaming sottolineando anche la pluralità dei contenuti ospitati sulla piattaforma e citando tra gli altri gli show di Hannah Gadsby, attrice comica che aveva messo in scena con il pluripremiato “Nanette” la storia a tratti tragica del suo coming-out e che aveva seccamente replicato mandando a quel paese Sarandos senza giri di parole.

 

PROTESTE DIPENDENTI NETFLIX CONTRO LO SHOW DI DAVE CHAPPELLE PROTESTE DIPENDENTI NETFLIX CONTRO LO SHOW DI DAVE CHAPPELLE

L’intervista a Sarandos esce a poche ore dallo sciopero indetto dai dipendenti di Netflix con un presidio di protesta davanti alla sede di Sunset Boulevard. La prima a scagliarsi contro lo show di Chappelle era stata una persona trans dipendente di Netflix, Terra Field, successivamente sospesa dal lavoro e poi reintegrata. Un altro dipendente è stato invece licenziato con l’accusa di aver divulgato dati riservati dell’azienda, in particolare il costo dello show di Dave Chappelle, 24,1 milioni di dollari.

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