Andrea Silenzi per la Repubblica
«Non si può fermare il rock' n'roll. È come cercare di fermare la vita». Così Ron Wood sintetizza decenni di repressione politica e culturale nei paesi del Sud America devastati dalle dittature. Nel documentario Olé Olé Olè!- Viaggio in America Latina (lunedì per un giorno in 100 sale italiane), diario di viaggio del tour dei Rolling Stones nei primi mesi del 2016 che ha toccato 9 paesi e che si è concluso con lo storico concerto a L' Avana, il regista Paul Dugdale mette in scena un road movie che ha come filo conduttore il potere rivoluzionario della musica e il suo impatto nei paesi latinoamericani.
Tra immagini di backstage, cronache degli attimi che precedono l' ingresso della band sul palco, confidenze intime (come quella di Charlie Watts, che rivela di non aver mai sopportato il mondo dello spettacolo) e la cronaca delle difficili trattative per portare la band a Cuba (a quello show lo stesso Dugdale ha dedicato l' altro documentario Havana moon in Cuba), il film mostra la band nel suo inimitabile corto circuito mediatico e culturale: la rivoluzione accanto al lusso, la musica come arma di riscatto ma anche come pura rappresentazione del passato.
Le tappe del tour diventano l' occasione per un viaggio antropologico alla scoperta delle culture locali e l' occasione per tirare le somme di una carriera infinita. Come dice Keith Richards: «è inevitabile lasciarsi trascinare dalla follia».
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