Charlie Moore per “Mail On Line”
Nel 2016 c’è stata una abbondanza di notizie virali false. A quali avete creduto? Forse a quella del serpente a sette teste ritrovato in Centro America, che però si capiva fosse falsa perché la testa era la stessa, copiata e moltiplicata. Nemmeno il serpente arcobaleno era vero, ma colorato con photoshop.
Putin che cavalcava un orso in Siberia? Nemmeno un macho come lui può farlo. Il totano gigante spiaggiato in California? L’immagine vera era di una balena sulla riva del Cile nel 2011. Molti hanno creduto alle piscine incantate di Skye, isola scozzese, con acqua turchese e vegetazione viola: sono belle, ma non così belle. Virale anche la foto di Venezia ghiacciata, in realtà le era stato sovrapposto il lago russo di Baikal.
Non era vera la foto della autostrada cinese 110, che mostrava chilometri di macchine in fila, in realtà era la statale di Los Angeles. Per sensibilizzare sulla situazione della gente del Nepal a seguito del terremoto, andò virale lo scatto di due bimbi che si abbracciano, ma era uno scatto che il fotografo Na Son Nguyen aveva fatto in Vietnam nel 2007.
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L’angelo di Kobane, la bella militare curda che aveva ucciso gli estremisti dello stato islamico, era un fake per ammissione della giornalista svedese che ne parlò: era una ex studentessa di legge arruolata volontaria in polizia. Il bimbo siriano che dorme fra le due tombe dei genitori? Era un progetto di arte concettuale dell’Arabia Saudita.
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