UN PECHINO DI CENSURA PER GUADAGNINO - ‘CHIAMAMI COL TUO NOME’ È STATO CANCELLATO DAL PROGRAMMA DEL BEIJING INTERNATIONAL FILM FESTIVAL. NON È STATA FORNITA UNA MOTIVAZIONE UFFICIALE, MA LA RAGIONE È CHIARA: L’AMORE GAIO NEL REGNO DEL DRAGONE SI FA MA NON SI DICE. SOPRATTUTTO NON SI AFFRONTA AL CINEMA… - A TV E PIATTAFORME È VIETATO TRASMETTERE STORIE LGBT

-

Condividi questo articolo


 

Claudia Casiraghi per www.vanityfair.it

 

CHIAMAMI COL TUO NOME CHIAMAMI COL TUO NOME

Non importa ai cinesi l’importanza di una pellicola, il suo richiamo internazionale. Chiamami col tuo nome, film «americano» del nostro Luca Guadagnino, è stato rimosso dal programma del Pechino International Film Festival. E se il film dovesse essere giudicato non conforme ai rigorosi canoni della politica locale, non ci sarebbe alcun modo di vederlo al cinema.

 

Quale che sia la ragione di questa censura, la Sony Pictures non lo ha detto. La casa di produzione si è limitata a confermare la non ammissione del film italiano al concorso.

 

È stata una fonte anonima a dire di più: a rivelare che Chiamami col tuo nome sarebbe stato inserito nel programma originale e poi cancellato. Gettato nel piccolo baratro scabroso nel quale la Cina ha ficcato Brokeback Mountain, e con questa ogni pellicola con protagonisti gay.

 

 

una scena da chiamami col tuo nome una scena da chiamami col tuo nome

Sebbene l’omosessualità non sia illegale in territorio cinese, mai una volta è stato proiettato in Cina un film che raccontasse l’amore tra coppie gay. Le televisioni, in quella parte di Estremo Oriente, non hanno ancora ottenuto il permesso di veicolare contenuti che possano contenere allusioni omosessuali. E così i servizi streaming, dai quali lo scorso anno sono state bandite le storie gay.

una scena da chiamami col tuo nome 3 una scena da chiamami col tuo nome 3 una scena da chiamami col tuo nome 2 una scena da chiamami col tuo nome 2 luca guadagnino chiamami con il tuo nome luca guadagnino chiamami con il tuo nome CHIAMAMI COL TUO NOME IL DISCORSO DEL PADRE AL FIGLIO CHIAMAMI COL TUO NOME IL DISCORSO DEL PADRE AL FIGLIO una scena da chiamami col tuo nome una scena da chiamami col tuo nome

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…